Vogliamo fare un'osservazione elementare su una equivalenza che compare in alcuni testi di Analisi 2 e che, così come è ivi riportata, può indurre una convinzione errata. In questi testi, infatti, si dice che una successione fn di funzioni reali definite in un insieme J di numeri reali converge uniformemente in J verso una funzione f se, per ogni epsilon, esiste un indice...
Salvatore Antonucci, Una osservazione sulla uniforme convergenza di successioni di funzioniUn'osservazione sulla uniforme convergenza di successioni di funzioni reali
Vogliamo fare un'osservazione elementare su una equivalenza che compare in alcuni testi di Analisi 2 e che, così come è ivi riportata, può indurre una convinzione errata. In questi testi, infatti, si dice che una successione fn di funzioni reali defi
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Anche secondo me non c'è nulla di così ingannevole... se esistono due epsilon che soddisfano due proprietà distinte, non c'è assolutamente nessun motivo per cui ritenere che siano uguali.
Non sono d'accordo con l'articolo scritto; non penso che ci sia alcuna ambiguità. Il punto è il quantificatore "esiste": se usato in parti distinte del testo esso si riferisce a parti distinte.
lungi da me la volontà di alimentare una questione con Nigro che, credo, sia un mio collega dell'università;la questione è essenziale e non frutto di pignoleria ed il motivo è spiegato qui http://www.mediafire.com/?etj6wvvtoczpawt
Tutto sommato la questione non mi pare così sostanziale. Sarebbe sufficiente sostituire "finizioni. In ogni caso mi pare, francamente, di stare spaccando il capello in quattro e penso che proporre riflessioni simili a degli studenti serva più che altro a confonderli.
Ma va in mona de to mare!