_antoniobernardo
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Le parole pi esaltanti per descrivere la statistica sono sicuramente quelle di David J. Hand dellImperial College di Londra. Lentusiasmo per questa disciplina erompe in tutta la sua forza nel libro Statistica Dati, numeri e linterpretazione della realt. La dichiarazione damore nei confronti della sua materia si scorge subito, tra le prime frasi, quando afferma: la statistica la pi appassionante delle discipline.

Bisogna soltanto procedere pi avanti di qualche altro paragrafo per imbattersi in suggestive rappresentazioni quali: la statistica moderna, come i telescopi, i microscopi, i raggi X, i radar e le analisi mediche, ci permette di osservare cose invisibili a occhio nudo.

Se gli si chiedesse quale dovrebbe essere unadeguata definizione di questa branca dei numeri, Hand risponderebbe dicendo: la statistica la tecnologia per estrarre significato dai dati.

La passione che lega Hand alla statistica diventa, in alcuni passi, ammirazione, quasi riconoscenza, e lo spinge ad affermare che: la statistica moderna, con il suo uso di sofisticati strumenti informatici per analizzare i dati, ci permette di compiere viaggi di scoperta paragonabili a quelli fatti dagli esploratori prima del XX secolo, per studiare nuovi mondi entusiasmanti Bisogna rendersi conto che la vera statistica consiste nellesplorare lignoto.

Mentre le pagine scorrono e le parole favoriscono il materializzarsi di immagini vivide e opportunit tutte da cogliere, si giunge al punto in cui Hand decide di chiarire quale sia la differenza tra lavere a disposizione dei dati e il saperli manipolare con le giuste precauzioni.

Decide di farlo con un esempio triste, tragico, una testimonianza di quanto sia deludente a volte latteggiamento umano.

I fatti che seguono sono riportati per come esposti nel libro.

Nel 1999 Sally Clark, una giovane avvocato britannico, fu processata e condannata allergastolo per aver ucciso i suoi due figli neonati. Il suo primo figlio mor nel 1996, a 11 settimane, e il secondo nel 1998, a 8 settimane. Il verdetto si bas su quello che sarebbe diventato un esempio canonico di uso errato e scorretto della statistica: il pediatra Sir Roy Meadow, consulente tecnico per laccusa, afferm che la probabilit che due bambini muoiano di morte in culla di 1 su 73 milioni. Arriv a questo numero semplicemente moltiplicando le probabilit per i due eventi considerati separatamente. Cos facendo, nella sua ignoranza della statistica di base, sorvol completamente sul fatto che una morte di questo tipo in una famiglia pu significare che unaltra morte dello stesso tipo sia pi probabile. Lanalisi dei dati pregressi mostra che la probabilit che un bambino scelto a caso sia vittima della morte in culla in una famiglia come quella dei Clark di circa 1 su 8500. Se si assume che il verificarsi di un caso non modifichi la probabilit di un altro caso, allora la probabilit di due morti in culla nella stessa famiglia sarebbe 1/8500 per 1/8500, cio circa 1 su 73 milioni (la probabilit di 1 su 73 milioni cos bassa da aver indotto la giuria a ritenere impossibile la fatalit dei due episodi). Ma questo presupposto molto forte, e unattenta analisi statistica dei dati suggerisce che, in realt, la probabilit di una seconda morte in culla aumenti significativamente quando se ne gi verificata una. Anzi, i calcoli suggeriscono che ci si debbano aspettare numerose morti multiple di questo tipo in una nazione delle dimensioni del Regno Unito.

Il sito web della Foundation for the Study of Infant Death dice molto raro che la morte in culla si verifichi due volte nella stessa famiglia, ma occasionalmente unanomalia ereditaria, come una disfunzione metabolica, pu fare s che pi di un neonato muoia inaspettatamente. In assenza di prove forensi certe, per valutare la probabilit oggetto del processo si sarebbe dovuto ricorrere al Teorema di Bayes e non al calcolo elementare del prodotto tra due probabilit distinte. Sally Clark fu prosciolta in appello nel 2003 dopo che venne chiarito che il suo secondo figlio aveva uninfezione batterica che predispone alla morte neonatale improvvisa. Quattro anni dopo, la sfortunata donna mor a soli 42 anni.

Il lascito di questa storia serve solo a confermare il fatto che i dati senza le giuste conoscenze rimangono al rango di dati e non evolvono in informazioni.

Domenico Signorelli