clovers-vetto.jpgÈ possibile imparare la matematica in movimento, attivando non solo la propria mente ma anche le mani, gli occhi, l’intero corpo? Quali vantaggi offre in matematica il lavoro di gruppo rispetto a quello individuale? Cosa c’è di matematico in una decorazione, una bandiera o un fiore? Cosa accomuna il segnale di divieto di fermata al quadrato? Sono solo alcuni degli interrogativi ai quali la presente relazione finale cerca di dare una risposta teorica e pratica.

Questo lavoro è nato infatti dal desiderio di mettere a frutto gli anni di studio universitario in un progetto che coniugasse l’apporto teorico ricevuto in ambito accademico al vissuto quotidiano di una normale realtà scolastica.

Ho avuto la possibilità di concretizzare le mie idee in un percorso sulla simmetria proposto ad una classe quarta di una scuola primaria di Milano.

 Oltre agli obiettivi specifici di apprendimento, rientra tra gli scopi del progetto la sperimentazione di una modalità di insegnamento della matematica che coinvolga in modo attivo i bambini e che li porti verso una nuova visione della disciplina.

Nelle attività che ho proposto ho sempre cercato infatti di mostrare agli alunni numerosi esempi di come la matematica non sia confinata nei libri di scuola ma pervada i diversi ambiti della realtà che ci circonda.

Ritengo infatti che la capacità di cogliere i “segnali matematici” presenti nel mondo intorno a noi debba essere coltivata e incentivata fin dalla scuola primaria e il mio progetto ha voluto concorrere verso questo obiettivo generale.

La prima parte del seguente lavoro ripercorre brevemente le conclusioni alle quali, nell’attuale panorama psicopedagogico e didattico, sono giunti differenti autori e correnti di pensiero. In particolare mi sono soffermata su quei contributi che hanno maggiormente influito la mia formazione, costituendo un punto di riferimento nelle fasi di progettazione, proposta e verifica del percorso sulla simmetria.

Nella seconda parte invece presento in modo più specifico il mio progetto, esaminando il contesto nel quale ho operato, raccontando come si sono svolte le diverse attività e motivando le scelte fatte. Infine propongo una valutazione generale del percorso.

INDICE

INTRODUZIONE p. 3

PRIMA PARTE
Riferimenti psicopedagogici p. 5
Riferimenti didattici p. 13
Didattica della matematica p. 25
Riferimenti matematici p. 33

SECONDA PARTE
Il contesto scolastico p. 41
Le mie scelte p. 47
Il progetto p. 52
Conclusioni p. 80

RINGRAZIAMENTI p. 84
ALLEGATI p. 85
BIBLIOGRAFIA p. 120

BIBLIOGRAFIA
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– BELLINGERI P., DEDÒ M., DI SIENO S., TURRINI C., Il ritmo delle forme, Milano, Ed. Mimesis, 2001
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– CACCIAMANI S., Psicologia per l’insegnamento, Roma, Carocci, 2002
– CAPONI B., FALCO G., FOCCHIATTI R., CORNOLDI C., LUCANGELI D., Didattica metacognitiva della matematica, Trento, Erikson, 2006
– CAPURSO M., Relazioni educative e apprendimento, Trento, Erikson, 2004
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– DE VECCHI G., CARMONA-MAGNALDI N., Aiutare a costruire le conoscenze, Firenze, La Nuova Italia, 1999
– GALLO P., VEZZANI C., Mondi nel mondo – Fra gioco e matematica, Milano, Ed. Mimesis, 2007
– FONZI A., (a cura di), Manuale di psicologia dello sviluppo, Firenze, Giunti, 2001
– FREUDENTHAL H., Ripensando l’educazione matematica, Brescia, Ed. La Scuola, 1994
– GENOVESE L., KANIZSA S., (a cura di), Manuale della gestione della classe, Milano, Angeli, 1991
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Siti internet
– Il sito della mostra “Simmetria, giochi di specchi” http://specchi.mat.unimi.it/users/specchi/notizie_labs.htm
– Il sito del progetto “Immagini per la matematica” www.matematita.it/materiale

 scarica la tesi Decorazioni, segnali stradali e poligoni: la simmetria a scuola e intorno a noi

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