Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 27
ESTETISMO: Il culto della bellezza Pag. 1 ESTETISMO: Il culto della bellezza Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
ESTETISMO: Il culto della bellezza Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
ESTETISMO: Il culto della bellezza Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
ESTETISMO: Il culto della bellezza Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
ESTETISMO: Il culto della bellezza Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
ESTETISMO: Il culto della bellezza Pag. 26
1 su 27
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: ESTETISMO: Il culto della bellezza

Autore: Pezone Tina

Descrizione: l'evolversi di questo movimento

Materie trattate: Inglese (oscar Wilde); Latino(Petronio); Italiano (D'Annaunzio), Filosofia (NIETZSCHE E KIERKEGAARD); storia (Fascismo, Nazismo); Storia Dell'arte (Bauhaus); Geografia Astronomica (Sole); Fisica (campo magnetico)

Area: scientifica

Sommario: inglese: Aestheticism and Oscar Wilde, latino: petronio, italiano: gabriele d'annunzio, filosofia: nietzche e kierkegaard, storia: fascismo e nazismo, storia dell'arte: il bauhaus, geografia astronomica: il sole, fisica: il campo magnetico

Lo scopo che mi sono prefissa con lo sviluppo di questo argomento è mettere in evidenza, un particolare modo di "fare arte" e di concepire l'esistenza che si diffuse all'interno del Decadentismo europeo. Mi è sembrato interessante scoprire come vi fosse una sostanziale osmosi tra gli esponenti delle culture dei vari paesi europei; non solo essi attingevano all'opera altrui rielaborando idee comuni,prendevano a modello e declamavano la produzione e lo spirito di una personalità  che ritenevano originale, ma intraprendevano anche delle relazioni di amicizia, di collaborazione e di più semplice confronto. Ho inoltre creduto affascinante approfondire il rapporto tra culto del bello, raffinatezza e ricerca dell'esotico con il senso di decadenza e morte insito nell'animo dell'esteta, figura emblematica del malessere psicologico e spirituale. Nella seconda metà  dell'Ottocento si ha la nascita dell'Estetismo, movimento artistico, ma soprattutto letterario. Rappresenta una tendenza al Decadentismo autonomamente sviluppatasi grazie a figure come Gabriele D'Annunzio e Oscar Wilde. Il principio fondamentale dell'Estetismo("arte per il gusto dell'arte" , "art for art's sake") consiste nel veder l'arte come rappresentazione di se stessa. Essa non ha alcun rapporto con l'epoca in cui si sviluppa, anzi è spesso contraria ad essa e l'unica storia che la concerne è la storia del suo progresso. Un'altra dottrina molto importante per gli esteti è che tutta la cattiva arte trae origine dal ritorno alla vita e alla natura e dal loro innalzamento al rango di ideali. Nel momento in cui l'arte rinuncia alla fantasia per la realtà , rinuncia a se stessa. Spesso Wilde nel suo saggio ci ricorda che è la vita ad imitare l'arte e questo deriva dal fatto che il fine cosciente della vita è quello di trovare espressione, e che l'arte è espressione stessa. L'estetismo presenta anche un continuo invito a godere della giovinezza fuggente, un edonismo nuovo in cui l'esaltazione del piacere è morbosamente collegata alla corruzione della decadenza e in cui la bellezza è intesa come manifestazione del genio ma superiore, al contempo, al genio stesso. La figura dell'esteta, è stata consacrata dall'Andrea Sperelli di Gabriele D'Annunzio, oltre che dal Dorian Gray di Oscar Wilde. È l'artista che vuole trasformare la sua vita in opera d'arte, sostituendo alle leggi morali del bello e andando continuamente alla ricerca dei piaceri raffinati, impossibili per una persona comune. L'Esteta ha infatti orrore della vita comune, dei ceti inferiori, della volgarità  borghese, di una società  dominata dall'interesse materiale, e si isola, così, in una sdegnosa solitudine circondato solo da arte e bellezza.

Indice Prefazione ..pag.1 Aestheticism and Oscar Wilde .pag.2 Petronio pag.3 Gabriele D'Annunzio .pag.7 Nietzsche e Kierkegaard .pag.11 Fascismo e Nazismo pag.14 Il Bauhaus ...pag.19 Il Sole ..pag.20 Il campo magnetico .pag.25

Estratto del documento

Lo scopo che mi sono prefissa con lo sviluppo di questo argomento è mettere in

evidenza, un particolare modo di “fare arte” e di concepire l’esistenza che si

diffuse all’interno del Decadentismo europeo. Mi è sembrato interessante scoprire

come vi fosse una sostanziale osmosi tra gli esponenti delle culture dei vari paesi

europei; non solo essi attingevano all’opera altrui rielaborando idee

comuni,prendevano a modello e declamavano la produzione e lo spirito di una

personalità che ritenevano originale, ma intraprendevano anche delle relazioni

di amicizia, di collaborazione e di più semplice confronto. Ho inoltre creduto

affascinante approfondire il rapporto tra culto del bello, raffinatezza e ricerca

dell’esotico con il senso di decadenza e morte insito nell’animo dell’esteta, figura

emblematica del malessere psicologico e spirituale. Nella seconda metà

dell’Ottocento si ha la nascita dell’Estetismo, movimento artistico, ma soprattutto

letterario. Rappresenta una tendenza al Decadentismo autonomamente

sviluppatasi grazie a figure come Gabriele D’Annunzio e Oscar Wilde. Il principio

fondamentale dell’Estetismo(“arte per il gusto dell’arte” , “art for art’s sake”)

consiste nel veder l’arte come rappresentazione di se stessa. Essa non ha alcun

rapporto con l’epoca in cui si sviluppa, anzi è spesso contraria ad essa e l’unica

storia che la concerne è la storia del suo progresso. Un’altra dottrina molto

importante per gli esteti è che tutta la cattiva arte trae origine dal ritorno alla

vita e alla natura e dal loro innalzamento al rango di ideali. Nel momento in cui

l’arte rinuncia alla fantasia per la realtà, rinuncia a se stessa. Spesso Wilde nel

suo saggio ci ricorda che è la vita ad imitare l’arte e questo deriva dal fatto che il

fine cosciente della vita è quello di trovare espressione, e che l’arte è espressione

stessa. L’estetismo presenta anche un continuo invito a godere della giovinezza

fuggente, un edonismo nuovo in cui l’esaltazione del piacere è morbosamente

collegata alla corruzione della decadenza e in cui la bellezza è intesa come

manifestazione del genio ma superiore, al contempo, al genio stesso. La figura

dell’esteta, è stata consacrata dall’Andrea Sperelli di Gabriele D’Annunzio, oltre

che dal Dorian Gray di Oscar Wilde. È l’artista che vuole trasformare la sua vita

in opera d’arte, sostituendo alle leggi morali del bello e andando continuamente

alla ricerca dei piaceri raffinati, impossibili per una persona comune. L’Esteta ha

infatti orrore della vita comune, dei ceti inferiori, della volgarità borghese, di una

società dominata dall’interesse materiale, e si isola, così, in una sdegnosa

solitudine circondato solo da arte e bellezza.

1

AESTHETICISM AND OSCAR WILDE

The Aesthetic Movement developed in the universities and intellectual circles in

the last decades of the 19th century. Originating in France with Gautier, it

reflected the sense of frustration and uncertainty of the artist, his reaction

against the materialism and the restrictive moral code of the bourgeoisie, his need

to re-define the role of art. The French artists withdrew from the political and

social scene and escaped into aesthetic isolation. An American painter, Whistler,

who worked in England though the origins of the English Aesthetic Movement

can be traced back to the Romantic poet John Keats. Also the writer John Ruskin

in his search for beauty in life and art, even while insisting upon moral values,

made way for the works of Walter Pater who is regarded as the theorist of the

Aesthetic Movement in England. Pater’s message to the young generation was

subversive. He rejected religious faith and said that art was the only means to

stop time. Life should be lived in the spirit of art, filling each passing moment

with intense experience. The task of the artist was to feel sensations, not to

describe the world, the main implication of this new aesthetic position was that

art had no reference to life. Pater’s works had a deep influence on the poets and

writers of the 1890s, especially Oscar Wilde. A main features in the works of

decadent artists are: evocative use of the language of the senses; excessive

attention to the self; hedonistic attitude; perversity in subject matter; absence of

didactic aim. Wilde adopted the “aesthetic ideal”. He lived in the double role of

rebel and dandy. The dandy must be distinguished from the bohemian: while the

bohemian allies himself to the masses, the urban proletariat, the dandy is a

bourgeois artist, who, remains a member of his class. The Wildean dandy is an

aristocratic whose elegance is a symbol of the superiority of his spirit; he is an

individualist who demands absolute freedom. Since life was meant for pleasure,

and pleasure was an indulgence in the beautiful. He rejected the didacticism that

had characterised the Victorian novel in the first half of the century. The concept

of “Art for Art’s Sake” was to him a moral imperative and not an aesthetic one.

He believed that only “Art as the cult of Beauty” could prevent the murder of the

soul. Wilde perceived the artist as an alien in a materialistic world. His pursuit of

beauty and fulfilment was the tragic act of a superior being turned into an

outcast. “The Picture of Dorian Gray” is the only novel written by Wilde. When it

is first published in 1890, it is attacked by critics who judges it immoral. To reply

to these accusations the next year Wilde publishes another edition, with the

addition of six chapters and its famous “Preface” which becomes the Manifesto of

the Aestheticism. The novel is set in London at the end of the 19th century. The

protagonist is Dorian Gray, a young man whose beauty fascinates a painter,

Basil Hallward, who decides to portray him. While the young man’s desires are

satisfied, the signs of age, experience and vice appear on the portrait. Dorian

2

lives only for pleasure, making use of everybody and letting people die because of

his insensitivity. When the painter sees the corrupted image of the portrait,

Dorian kills him. Later Dorian wants to free himself of the portrait, and stabs it,

but he kills himself. In the very moment of death the picture returns to its

original purity. The story is told by an unobtrusive third-person narrator;

Dorian’s apparition in the second chapter allows a process of identification

between the reader and the character. The settings are described with words

appealing, the characters reveal themselves, according to a technique which is

typical of drama. The story is allegorical; it is a 19th-century version of the myth

of Faust, the story of a man who sells his soul to the devil so that all his desires

might be satisfied. This soul becomes the picture, which records the signs of time,

the corruption, the horror and the sins concealed under the mask of Dorian’s

timeless beauty. His variation on this theme is in his use of the magical portrait.

The picture isn’t an autonomous self: it stands for the dark side of Dorian’s

personality, his double. The moral of this novel is that every excess must be

punished and cannot be escaped; when Dorian destroys the picture, he cannot

avoid the punishment for all his sins, that is, death. The horrible, corrupting

picture could be seen as a symbol of the immorality and bad conscience of the

Victorian middle class, while Dorian and his pure, innocent appearance are

symbols of bourgeois hypocrisy. Finally the picture illustrates Wilde’s theories of

art: art survives people, art is eternal.

PETRONIO

Se le letterature moderne confermano a pieno la nascita di questo movimento

anche la letteratura latina dimostra l'esistenza già ai tempi di Nerone di canoni

di vita che possono rimandare al dandismo di Petronio, che espone nelle sue opere

sia l'esaltazione dei piaceri sia la critica nei confronti di una società corrotta e

avida in cui sono ormai espliciti i sintomi di un decadimento sociale. In seguito

all’instaurazione del principato in età giulio-claudia, la vita intellettuale è sempre

più strettamente condizionata e controllata dal potere politico. La dipendenza dei

letterati da personaggi socialmente, economicamente e politicamente influenti era

stata assai rilevante già in età repubblicana; con l’impero tuttavia diviene

ancora più stretta e vincolante in conseguenza del fortissimo accentramento della

gestione del potere nelle mani dell’imperatore. Mentre in età repubblicana molti

uomini politici, oltre a essere scrittori essi stessi, erano stati attivi promotori di

cultura, animatori di circoli letterari e protettori di poteri, con l’impero tale

funzione viene assunta in primo luogo, se non esclusivamente, dai principi, il cui

potere è di fatto assoluto e la cui autorità tende a invadere tutto lo spazio

disponibile, controllando la vita intellettuale. Già sotto Augusto, quando venne

meno la preziosa opera di mediazione tra gli intellettuali e il principe attuata da

3

Mecenate sembrò spezzarsi quella sorta di miracoloso equilibrio che si era potuto

realizzare tra le esigenze e le pressioni del potere politico da una parte, e la

libertà e l’autonomia degli scrittori dell’altra. Negli ultimi anni del lunghissimo

principato augusteo si erano manifestati evidenti segni di disagio nei rapporti fra

i letterati e l’imperatore. Anche sotto Tiberio tra gli intellettuali e il potere si

verificarono numerosi conflitti, che provocarono interventi repressivi anche

molto gravi. Furono condannate al rogo le opere di due personaggi appartenenti

all’aristocrazia senatoria. Episodi analoghi non mancarono durante il regno di

Caligola: egli condannò all’esilio un retore che aveva “declamato” contro i tiranni

e fece bruciare vivo un poeta di atellane “per un verso che conteneva una battuta

a doppio senso”. Non risulta invece che Claudio abbia perseguitato gli scrittori: la

condanna all’esilio del filosofo Seneca fu provocata da motivi extraletterari. Tutti

gli imperatori della dinastia giulio-claudia proseguirono la tradizione, secondo cui

i più eminenti uomini politici romani si dedicavano volentieri, alla letteratura.

Tiberio fu oratore di notevoli capacità e di raffinata dottrina. Fu autore di

notevoli capacità e di raffinata dottrina. Fu autore di opere tutte perdute. Anche

Caligola ebbe un’ accurata formazione retorica e fu oratore facondo ed efficace.

Claudio coltivò in particolare la storiografia, scrivendo opere voluminose, sia in

latino sia in greco, di cui organizzava, per farle conoscere, pubbliche letture.

Nonostante l’interesse per le lettere che accomuna tutti gli imperatori

giulio-claudi non risulta che essi abbiano elaborato e realizzato una vera e

propria politica culturale. Nessuno di essi, fu capace di aggregare intorno a sé un

gruppo d’intellettuali, così da fare della corte imperiale un centro d’irradiazione

di cultura. Durante l’impero di Nerone ci fu una fioritura letteraria. Sotto

questo imperatore nascono opere di vari autori latini tra cui il romanzo di

Petronio. La letteratura dell’età di Nerone presenta caratteri di novità e

originalità specialmente con il Satyricon di Petronio. È lecito domandarsi se

questa fioritura letteraria si debba collegare alla politica culturale di Nerone e

alla sua opera di promozione delle arti. Tra gli imperatori della dinastia giulio-

claudia Nerone fu il più appassionato e interessato alle lettere, l’unico che abbia

seguito l’esempio di Augusto raccogliendo attorno a sé un gruppo di intellettuali e

di poeti. Nelle iniziative assunte da Nerone in campo artistico, è evidente la

tendenza all’ellenizzazione della cultura e del costume. Infatti instituì nuovi ludi

chiamati I Neronia, che comprendevano oltre a gare sportive anche concorsi di

musica, canto, e poesie. Queste iniziative suscitarono le critiche dei tradizionalisti,

scandalizzati dal fatto che l’imperatore costringesse rispettabili cittadini a

esibirsi in pubblico. È probabile che lo straordinario romanzo di Petronio sia nato

Dettagli
Publisher
27 pagine
5 download