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Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: FRAMMENTI DI CONOSCENZA PER UNA RIFLESSIONE ETICA

Autore: Rigoni Andrea miguel

Descrizione: ci si chiede come ci si debba interfacciare con una realtà  che ci circonda che è complessa, dinamica e sistemica. dopo una breve raccolta di "frammenti" di conoscenza ci si chiede quale sia l'approccio, di conseguenza le finalità , con le quale si af

Materie trattate: Filosofia,fisica,letteratura Italiana,storia Dell'arte,cinema

Area: umanistica

Sommario: Letteratura italiana, Luigi Pirandello, La trappola. Letteratura italiana, Alessandro Baricco, La mutazione. Fisica, Werner Heisenberg, Il principio di indeterminazione. Filosofia, Galilei, La scienza moderna. Filosofia, Cartesio, Il dualismo. Filosofia, Il positivismo. Storia dell'arte, M.C. Escher, La ricollocazione dell'osservatore. Storia dell'arte, Joseph Kosuth, Arte concettuale. Storia dell'arte, René Magritte, Arte surrealista, la realtà  percepita. Cinema, La vita è bella, L'immaginazione. Cinema, The Matrix, Una realtà  fittizia. Cinema, The Truman show, Un mondo fittizio.

Estratto del documento

FRAMMENTI DI

CONOSCENZA PER UNA

RIFLESSIONE ETICA

Traccia sintetica della presentazione multimediale

Liceo Scientifico Tecnologico I.T.I.S. “A. Berenini” di Fidenza (Pr)

Anno scolastico 2008 / 2009 Classe V A

Studente Rigoni Andrea Miguel

slide 1 PREMESSA

Mediante un breve percorso attraverso l’ambito scientifico – –

filosofico e quello artistico

letterario ho provato a raccogliere alcuni frammenti della conoscenza umana che

maggiormente mi hanno interessato e colpito.

Il filo con il quale ho voluto legare questi frammenti, quindi il tema di fondo che

accompagna ogni frammento, è il rapporto tra l’uomo e ciò che lo circonda, la realtà.

Parlo di frammenti in quanto, il fine di questa breve ricerca, non mira ad effettuare

un’analisi esaustiva e completa di ciò che è la realtà, ma a comprendere come utilizzare

gli strumenti e le conoscenze che il percorso scolastico formativo finora svolto mi ha

fornito. Cosciente del fatto che questi sono per forza di cose strumenti e conoscenze

parziali, frammentarie, diventa indispensabile correlarli, metterli a sistema per potermi in

ogni caso relazionarmi, nel modo più consapevole possibile, con la realtà che mi circonda

e in cui sono chiamato a vivere. FRAMMENTI

Ho deciso di dividere questi frammenti in due filoni:

i frammenti provenienti dall’ambito scientifico e filosofico;

1. i frammenti provenienti, invece, dall’ambito artistico e letterario.

2.

slide 2 –

FRAMMENTI SCIENTIFICI FILOSOFICI

dell’uomo

La scienza intesa come attività investigativa sulla natura, come desiderio e

tentativo di spiegazione dei fenomeni naturali, ha origini molto antiche, in un certo senso si

può dire che nasca con l’uomo. Caratteristica peculiare e naturale dell’uomo è infatti il

nell’ambiente che lo circonda e in cui

desiderio di conoscere e capire quello che succede

L’uomo, infatti, tra tutti gli esseri viventi, si distingue per la facoltà

si svolge la sua vita.

dell’autocoscienza, facoltà che lo porta ad interrogarsi in continuazione per generare

significati che diano senso alla sua esistenza.

In particolar modo ho analizzato, con un punto di vista ampio e molto sinteticamente,

come è cambiato il rapporto tra lo scienziato e la realtà da lui indagata, prima e dopo

quella che può essere definita la seconda rivoluzione scientifica degli inizi del Novecento.

Questo primo approfondimento si articola in una prima parte, che si occupa di analizzare

gli sviluppi del pensiero scientifico dalla nascita della “scienza moderna”, con la

“Rivoluzione scientifica” avvenuta a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, fino alla concezione

di scienza che ha dominato l’Ottocento. Nella seconda parte, invece, si prende in

considerazione la Seconda Rivoluzione Scientifica avvenuta all’inizio del Novecento.

slide 3

Dalla prima rivoluzione scientifica:

LA SCIENZA MODERNA

La scienza moderna nasce dalla “Prima Rivoluzione scientifica”, iniziata con l’affermarsi di

nuove idee in campo astronomico, a partire dal XVI secolo, ad opera di scienziati come

Copernico, Keplero, Galileo (1564 1642).

La scienza moderna ha queste caratteristiche: poiché si fonda sull’osservazione dei

- la scienza moderna è un sapere sperimentale

fatti e perché le sue ipotesi vengono giustificate su base empirica e non puramente

razionale, come avveniva invece nel Medioevo;

- la scienza moderna è un sapere matematico che si fonda sul calcolo e sulla misura,

la “quantificazione” si configura come una delle condizioni imprescindibili dello studio

della natura e come uno dei punti di forza del metodo scientifico inaugurato da Galileo

(non analisi qualitativa).

- la scienza moderna è un sapere universale poiché i suoi procedimenti vogliono

essere accessibili a tutti e le sue scoperte pretendono di essere valide, cioè

controllabili, in linea di principio, da ognuno;

- il finde della scienza moderna è la conoscenza oggettiva delle sue leggi (ordine

causale).

Le cose in natura sono viste come oggetti o eventi che obbediscono a leggi specifiche: il

mondo viene considerato alla stregua di una grande macchina, indagabile secondo le

leggi della meccanica e spiegabile in termini di materia e movimento, ossia secondo criteri

non più finalistici e qualitativi, bensì quantitativi e matematici. Questo è il

MECCANICISMO: la realtà è ricondotta a una relazione di corpi o particelle materiali in

movimento interpretabile secondo le leggi del moto, individuate dalla statica e dalla

meccanica.

slide 4

CARTESIO –

La teoria del meccanicismo fu accolta anche dal filosofo francese Cartesio (1596 1650).

l’universo in

Egli spezza due zone distinte:

- res cogitans (la sostanza pensante, che è inestesa, consapevole e libera);

- res extensa (la sostanza estesa che è spaziale, inconsapevole, determinata).

La sua concezione della realtà è quindi dualistica; la razionalità dell’uomo costituisce la res

cogitans per eccellenza, l’uomo è un soggetto pensante e il mondo esterno è l’oggetto di

indagine del pensiero umano.

Osservatore e osservato sono essenzialmente separati.

slide 5

POSITIVISMO

La scienza moderna raggiunge il la sua massima radicalizzazione con il diffondersi in

Europa del positivismo.

Il positivismo è un orientamento filosofico, o meglio una dottrina epistemologica e

che nasce nell’Ottocento ed influenza enormemente la

metodologica, scienza.

Per i positivisti la realtà conoscibile si esaurisce al dato scientifico, ha caratteristiche

quantitative, è regolata da precise regole; la scienza è animata da un programma di

ricerca che punta a ‘ridurre’ ai principi della meccanica l’intero sapere (RIDUZIONISMO).

In particolar modo, il positivismo pone le sue basi su una totale fede nel progresso:

- il sapere e il metodo scientifico sono gli unici validi;

- per questo il metodo scientifico va esteso a tutti i campi;

- il sapere scientifico ci permette di dominare la realtà (fede positivista nel progresso).

slide 6

NOVECENTO

E’ proprio con il raggiungimento del suo apice che la scienza moderna inizia a incrinarsi ed

‘800 – ‘900).

entrare in crisi con la seconda rivoluzione scientifica (fine inizio Le principali

cause sono dettate da:

e teorie tra la fine dell’Ottocento e la fine del Novecento che hanno

le scoperte

- provocato la trasformazione delle scienze;

dei fondamenti (matematica, geometrie euclidee,…);

la crisi

- delle “scienze umane” (psicologia, sociologia, antropologia,…)

la nascita

-

In particolar modo mi vorrei soffermare su un’importante e determinante conclusione alla

quale si giunse grazie al principio di indeterminazione del fisico tedesco Werner

Heisenberg (1927), premio Nobel per la fisica del 1932.

slide 7

W. HEISENBERG

Non è possibile determinare contemporaneamente, con precisione grande quanto si

vuole, sia la posizione sia la quantità di moto di un corpo.

Nella meccanica classica non esiste alcun limite teorico alla precisione con cui una

grandezza può essere misurata; infatti, secondo la meccanica classica, basta migliorare

sufficientemente gli strumenti e i metodi di misura per ottenere la precisione voluta nei

valori delle misure.

La meccanica quantistica ha tuttavia condotto a conclusioni diverse, che pongono dei limiti

alla precisione con cui è possibile conoscere contemporaneamente certe grandezze (in

questo caso, la quantità di moto e la posizione di un corpo in movimento).

L’indeterminazione derivava dalla perturbazione arrecata ad un oggetto nell’atto

dell’osservarlo.

Poiché lo strumento di misura è stato costruito dall’osservatore […] dobbiamo

rammentarci che ciò che osserviamo non è la natura in se, ma la natura sottoposta

al nostro metodo d’indagine.

Heisenberg sviluppò per misurare il grado di incertezza specifiche regole che prendono il

nome di RELAZIONI D’INDETERMINAZIONE.

Esse affermavano che vi sono alcune coppie di quantità fisiche che non possono essere

determinate simultaneamente con qualunque precisione desiderata. Le misure stesse

possono essere tanto accurate quanto la sensibilità dello strumento permette; ma

successive misure ripetute non si accorderanno con esattezza, ed occorre assumere un

certo errore quando si usano tali misure per predire il futuro. Una coppia di tali variabili è

ad esempio da posizione e movimento, un’altra da energia e tempo.

formata

Non è quindi più possibile la distinzione tra oggetto osservato e soggetto osservante

che abbiamo visto prima con Cartesio.

slide 8 –

FRAMMENTI ARTISTICO LETTERARI –

Questi elementi di crisi convergono e trovano riscontro nel campo artistico letterario.

slide 9 (“Galleria di stampe”, litografia, 1956)

M. C. ESCHER

l’impossibilità di una distinzione tra oggetto osservato e soggetto osservante,

Ad esempio, –

fu rappresentata, in modo straordinariamente simile, da Maurits Cornelius Escher (1898

osservando attentamente l’immagine, ci

1972) in una litografia del 1956 dove

accorgeremo che il giovane che troviamo sulla destra che si pone come osservatore di un

si ritrovi all’interno del quadro stesso.

quadro, in realtà inferiore di destra l’entrata della galleria nella quale è

Partiamo osservando nell’angolo

allestita una mostra di quadri. Se volgiamo lo sguardo a sinistra, notiamo questo giovane

che osserva un quadro alla parete. Su questo vede una nave e, più in alto a sinistra,

alcune case lungo un molo. Se ci volgiamo verso destra, in alto, questa fila di case

prosegue, e , all’estremità destra, il nostro sguardo si sposta verso il basso per scoprirvi

una casa d’angolo, nella quale una porta conduce alla galleria d’arte nella quale ha luogo

la mostra. Così succede che il nostro osservatore sta proprio su quel quadro che sta

osservando! Come lo scienziato, di cui si parlava con Heisenberg.

slide 10

Tutto ciò ci porta al discorso iniziale: il rapporto tra uomo e realtà.

tradimento delle immagini”,

R. MAGRITTE (“Il 1928, olio su tela, 62,2 x 81 cm, Los

Angeles, County Museum)

Magritte, ad esempio, ci dice che la realtà che percepiamo visivamente non coincide

necessariamente la vera realtà.

I pittori non rappresentano la realtà.

In questo quadro Magritte dipinge, nel modo più realistico e verosimile, una pipa, ma sotto

a questa vi è una didascalia nella quale egli afferma che “Ceci ne est pas une pipe” =

“Questa non è una pipa” in quanto, come è facile dedurre, questa è la rappresentazione di

una pipa e non ha nulla a che fare con la pipa reale.

slide 11 e tre

J. KOSUTH (“Una sedie”, tecnica mista, 1965) americano Joseph

Discorso analogo ma più articolato è quello sviluppato poi dall’artista

Kosuth.

L’opera è composta da una sedia, dalla fotografia di una sedia e dalla definizione di

“sedia” data dal dizionario.

Kosuth stimola l’osservatore facendolo riflettere sulle molteplici possibilità di esprimere un

“concetto” e su quale sia la più aderente al “vero”: l’oggetto stesso, la sua raffigurazione o

la descrizione verbale? la sedia materiale, la sedia percepita o il concetto ideale di

“sedia”?

slide 12

THE MATRIX (Andy e Larry Wachowski, U.S.A., 1999)

questione è Thomas Anderson, il protagonista del film americano “The

A porsi la stessa

Matrix” del 1999, primo di una trilogia con la regia dei fratelli polacchi Andy e Larry

Wachowski. La trama si svolge in un indeterminato futuro in cui, la specie umana, è

controllata e sfruttata dalle macchine che, in forza del livello tecnologico che hanno

raggiunto, fanno credere agli esseri umani che questi vivano liberamente nel mondo del

XX secolo, mentre in realtà sono imprigionati in speciali contenitori, allevati unicamente

allo scopo di ottenerne l'energia necessaria alla sopravvivenza meccanica.

All'interno di Matrix la gente vive senza accorgersi minimamente della propria vera

condizione; soltanto poche migliaia di soggetti si sono svincolati dal giogo di "Matrix", il

sistema di controllo cerebrale che imprigiona gli individui: un sistema di impulsi elettrici

inviati al cervello umano, che creano l'illusione di vivere in un mondo che, ormai, non

esiste più da centinaia di anni.

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