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Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: Inchiuso da quel ch'Egli inchiude
Autore: Aiuola Chiara
Descrizione: Il mondo di Dante tra realtà e fantasia
Materie trattate: Italiano (Dante), Geometria, Filosofia (Cosmologia aristotelica), Geografia, Inglese (Milton)
Area: scientifica
Sommario: Italiano: la Divina Commedia (struttura dell'unioverso) Geometia:ipersfera Filosofia:la cosmologia aristotelica Geografia:origine ed espansione dell'universo Inglese: Milton: da Paradise lost: Satana's speech
Bibliografia: Con gli occhi di Beatrice; com'era davvero il mondo di Dante?" H. R. Patapievici
La geometria di Riemann e la Divina Commedia: http://www.itcserasmo.it/presidenza/Dante-Riemann.pdf
DIVINA COMMEDIA:
sintesi del sapere medievale
filosofica
Dante non era solo un filosofo; scientifica
Egli possedeva l’intera cultura: teologica
Commedia: esperienza del “vedere”
Dante manifesta la sua tensione a cogliere ogni aspetto della
realtà ma esprime anche le sue precise conoscenze dell’ottica:
“Come quando da l’acqua o
dallo specchio salta lo raggio La LEGGE DELLA
a l’opposita parte, salendo su RIFLESSIONE è evocata con
per lo modo parecchio a quel riferimento all’uguaglianza dei
che scende, e tanto si diparte due angoli formati dai raggi con
dal cader de la pietra in ugual –dal
la normale alla superficie
tratta, si come mostra cader della pietra-
esperienza e arte;”
[…]
Par XV 16-21
La quadratura del cerchio
Dante paragona
l’incapacità mana
di comprendere il
“Qual è ‘l geometra che tutto s’affigge mistero della
Per misurar lo cerchio, e non ritrova, trinità al
matematico che
Pensando quel principio ond’elli indige, inutilmente
Tal era io a quella vista nova …” tentava di
misurare il
rapporto
Par XXXIII 133-136 incommensurabile
tra il diametro e la
circonferenza del
cerchio
Cosmologia: l’apporto più significativo
cosmologia aristotelica
Modello base: la
Principi base:
le cose si comportano in virtù della propria natura;
Tutte nature formano un insieme gerarchizzato.
Queste COSMO:
gerarchia di nature distinte che si dispongono in sfere concentriche che
hanno la Terra come centro. diviso in:
ZONA SUBLUNARE ZONA CELESTE
-Tutto è formato dai -ETERE:quinto elemento,
quattro elementi:terra, di cui sono formati i
aria, acqua e fuoco; pianeti e le stelle;
CESURA
-tempo dei movimenti -tempo eterno;
COSMOLOGICA
violenti, che corrode e -moto circolare uniforme
distrugge. -successione di 8 sfere
-motore del mondo:
Dio/Primo Mobile
La visione dei padri della chiesa:
Unione tra Aristotele e la creazione biblica
Cosmo
medievale
Cosmo greco Cielo
cristallino
Sfere
concentriche Empireo
Terra al centro Cesura:
Visibile /invisibile
Primo mobile Cesura:
Cesura: Creato/increato
Sub-lunare/celeste Cosmologia dantesca
Dante trae le conseguenze
cosmologiche dalla teologia
medievale: presente
-Dio distinto dal cosmo ma :
interno
-Esterno ma
Centro ontenitore
c
- di tutto ma di
tutto
Cosa succede nel passaggio
all’empireo? “Come
in uno
specchi
-cambia la curvatura o”
-aumenta la velocità
-non cambia la direzione: salita verso
Dio L’universo dantesco si compone di due sfere distinte: una sensibile e una
celeste, i cui centri sono rispettivamente la Terra e Dio
I due universi sono simmetrici ma risultano separati e dislocati casualmente ….
Per rappresentare l’universo dantesco utilizzando la geometria piana dovremmo
soddisfare due punti:
-Il mondo deve avere un solo centro: Dio;
- la sfera celeste deve contenere la sfera visibile
Quindi …
Le due sfere devono essere:
tangenti in ogni punto …
Ma Dante ci dice anche che partendo da qualsiasi punti del
mondo e mantenendo invariata la direzione si dovrebbe arrivare
nello stesso punto ….
L’UNIVERSO DESCRITTO NON PUO ESSERE EUCLIDEO!!!
Punto … … o circonferenza?
Dall’altra
Da una afferma:
parte
immagina: L’Empireo
circonda il
Succession Primo
e di Sfere mobile e
angeliche tutto
convergenti l’universo
intorno al sensibile.
Punto
Divino QUESTO è
CONTRADDITTORIO!!
“luce ed amore d’un cerchio lui comprende, Perciò si tratta di
GEOMETRIA NON
Si come questo gli altri” EUCLIDEA
PAR XXVII
Dante intuisce un universo con la geometria di
un’ ipersfera a 4 dimensioni
Ipersfera:
sfera in uno spazio curvo a curvatura
positiva
Per noi abitanti del mondo tridimensionale risulta quasi impossibile
immaginare un’ ipersfera ; questo perché l’ ipersfera presuppone una
dimensione in più rispetto alla nostra …
Infatti possiamo affermare che:
L’ ipersfera è per la sfera ciò che la sfera è per il piano
Ciò vuol dire che l’universo è fatto da sfere concentriche sempre più
grandi via via che ci allontaniamo dalla Terra, le quali però
oltrepassato un certo limite (il Primo mobile) incominciano a
diventare sempre più piccole fino a convergere intorno a un altro
punto che non è però la Terra …
Questo è impossibile in uno spazio piatto poiché le sfere crescerebbero
all’infinito …
… In uno spazio curvo invece le sfere si allargano fino ad una sfera massima e si
nuovamente
restringono in un punto diverso da quello iniziale …
L’universo medievale non è affatto geocentrico …
Il perno del mondo
medievale è quel Punto La Terra è situata
ineffabile che grazie nell’anticentro,
all’invenzione dantesca nella periferia
dell’ipersfera è centro cosmica
dell’universo e al tempo dell’universo :
stesso circonda tutta la
creazione in un abbraccio
cosmico….. “L’infima lacuna
De l’universo”
inchiuso
“ PAR XXXIII
da quel
ch’Egli
inchiude”
PAR XXX Cosmo dantesco …
IPOTESI O REALTA’?
Spazio curvo o meno ciò che vediamo quando guardiamo di
fronte a noi non è una situazione contemporanea, ma è una
situazione avvenuta nel passato.
Infatti tanto più un oggetto è lontano, tanto più antico è l’aspetto
che ne osserviamo, poiché le radiazioni che lo rivelano viaggiano
ad una velocità finita.
A fianco di questa - tutte le galassie si
considerazione dobbiamo allontanano fra loro con
ricordare una delle scoperte più una velocità che è
grandi di questo secolo, fatta da
Hubble nel 1924. direttamente proporzionale
Egli aveva notato che nello alla loro distanza -
spettro di alcune galassie
osservate, le righe spettrali v
apparivano spostate verso il
rosso in maniera tanto piu' H =
marcata quanto esse fossero d
deboli (lontane). Tutto questo,
noto anche come “redshift”, era
dunque dovuto all'effetto
doppler (causato
dall'allontanamento della
sorgente luminosa rispetto
all'osservatore, di conseguenza H = costante di Hubble
la lunghezza d’onda della luce V = velocità
emessa aumenta), ragion per D = distanza
cui nel 1929 pubblicò la legge
che porta il suo nome (legge di
Hubble) e secondo la quale:
La costante di Hubble (H) tuttora non è stata quantificata con esattezza, ma
dividendo la velocità della luce per il suo valore approssimativo calcolato dagli
studiosi, si ottiene una distanza di circa 15 miliardi di anni-luce, appunto
l'età dell'universo teorizzata dagli scienziati, che viene definita anche come
orizzonte di Hubble.
Questo però può essere spiegato solo se si ammette che l’universo è in
espansione per cui ogni oggetto che ne faccia parte si allontana da ogni
altro per il progressivo dilatarsi dello spazio.
Accertata l'espansione dell'universo, i modelli che hanno
cercato di spiegare la sua nascita e la sua evoluzione, sono
stati soprattutto due:
modello stazionario : prevedeva l'esistenza di un universo
il
in espansione, ma caratterizzato da una continua creazione
di materia che ne garantiva così il mantenimento delle
medesime proprietà fisiche. Questo modello è caduto in disuso
da diverso tempo.
modello inflazionario, nel quale si rispecchia la teoria del
Il
Big Bang, formulata da A. Friedmann nel 1929, e poi
completata da A. Gamow nel 1940: l'universo non è sempre
esistito, ma sembra che sia nato all'incirca 15 miliardi di
anni fa da quella gigantesca deflagrazione che diede inizio
ad un viaggio della materia dall'infinitamente piccolo, come
era subito dopo l'esplosione, all'infinitamente grande.
Il BIG BANG
miliardi di anni fa l’universo era concentrato in un “uovo
15
cosmico” di densità infinita e temperatura elevatissima;
t0 si sarebbe verificata un’esplosione di immane portata;
Nell’istante
dopo l’esplosione si sarebbe verificata una diminuzione i
Subito
temperatura ed in fasi successive l’energia cominciò ad addensarsi
prima in quark ed in elettroni, poi in protoni e neutroni;
i primi 3 minuti cominciarono a formarsi nuclei di idrogeno ed
Dopo
elio; 300 000 anni quando la temperatura scese a 3000 K si formù
Dopo
un gas neutro (H, He)
si sarebbero formate le galassie.
Infine
La prova a favore della teoria del BIG BANG è l’esistenza
della radiazione di fondo, rilevabile in tutte le direzioni dello
spazio e corrispondente ad una temperatura di 3 K.
Si ritiene oggi che la radiazione di fondo sia residuo
“fossile” dell’esplosione iniziale …
… Quindi tutto ciò sarebbe come dire che il limite di
visibilità del cielo dovrebbe essere l’origine dell’universo...
… Ma questo non vi ricorda
qualcosa?????