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Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: PATTY PRAVO

Autore: Menna Paolo

Descrizione: Patty Pravo è stata simbolo(ed è simbolo) di un'epoca,signora dell'apparire,un'interprete raffinata e trasgressiva. Nasce come Nicoletta Strambelli nel 1948,diventa il mito della musica italiana e non solo nel 1965. Non la si deve inquadrare come una cantante e basta,sarebbe troppo riduttivo. Come dice Franco Battiato:"lei è,voce del verbo essere non fa per essere,lei è". Quindi non solo un'artista,ma una persona originale,lei cui corde vocali le possiamo paragonare ad una tavolozza di colori che utilizza per realizzare magnifici quadri dai più tristi e impegnati ai più allegri e scanzonati. Questo si trae proprio dai brani cantati:da quelli con i suoni tipici della musica degli anni '60,quando si rincorreva il motivetto semplice,a quelli dei grandi cantautori con i loro forti richiami al mondo contemporaneo,che l'interpreta con una maschera drammatica e quasi cruda.

Area: umanistica

Materie trattate: ITALIANO:BAUDELAIRE INGLESE:THOMAS HARDY STORIA:ANNI '60 ARTE:KLIMT

Sommario: INTRODUZIONE; 1966:RAGAZZO TRISTE MANIFESTO DEL "68; 1968:LA BAMBOLA COME INNO AL FEMMINISMO; 1973:PAZZA IDEA(BAUDELAIRIANA SEMMAI); IL CONCERTO DEL 1978:VESTIRSI COME KLIMT; PATTY VS TESS; BIBLIOGRAFIA

Estratto del documento

Tu mi fai girar come fossi…

PATTY PRAVO

PAOLO MENNA V C a.s. 2008/2009

a INDICE

INTRODUZIONE

1966:RAGAZZO TRISTE…MANIFESTO DEL ‘68

1968:LA BAMBOLA COME INNO AL FEMMINISMO

1973:PAZZA IDEA(BAUDELAIRIANA SEMMAI)

IL CONCERTO DEL 1978:VESTIRSI COME KLIMT

PATTY VS TESS

BIBLIOGRAFIA INTRODUZIONE

Patty Pravo è stata simbolo(ed è simbolo) di

un’epoca,signora dell’apparire,un’interprete

raffinata e trasgressiva.

Nasce come Nicoletta Strambelli nel 1948,diventa

il mito della musica italiana e non solo nel 1965.

Non la si deve inquadrare come una cantante e

basta,sarebbe troppo riduttivo.

Come dice Franco Battiato:”lei è,voce del verbo

essere…non fa per essere,lei è”.

Quindi non solo un’artista,ma una persona

originale,lei cui corde vocali le possiamo

paragonare ad una tavolozza di colori che utilizza

per realizzare magnifici quadri…dai più tristi e

impegnati ai più allegri e scanzonati.

Questo si trae proprio dai brani cantati:da quelli

con i suoni tipici della musica degli anni

’60,quando si rincorreva il motivetto semplice,a

quelli dei grandi cantautori con i loro forti richiami

al mondo contemporaneo,che l’interpreta con una

maschera drammatica e quasi cruda.

1966:RAGAZZO TRISTE…MANIFESTO DEL ‘68

Nel 1966,esce sul mercato discografico Ragazzo

Triste,cover di una canzone di Cher,con il testo

riadattato da Gianni Boncompagni.

Questo brano(anche se è di due anni prima)può

essere considerato come il “manifesto” del ’68,o

più in generale di tutti quei movimenti

studenteschi e non solo che caratterizzarono gli

anni ’60. può star solo

“Nessuno

“Dobbiamo stare insieme

Parlare tra di noi

Scoprire insieme il mondo che ci ospiterà”

I versi citati testimoniano proprio quel sentimento

di coesione,di unione che distingueva tali proteste

da tutte le altre che c’erano o che c’erano state nei

periodi precedenti.

“Ragazzo triste sei uguale a me”

Il ritornello ancora una volta sottolinea quel

desiderio di uguaglianza e fratellanza che nel

mondo dell’epoca non c’era.

Le proteste studentesche del ’68 ebbero numerose

cause e si fanno risalire al contesto storico-politico

in cui si diffusero.

Esse sono:

Aumento del numero degli studenti

universitari; 1

0F

La guerra del Vietnam;

Difesa dei diritti civili della minoranza nera ;

2

1F

“la fantasia al potere”; 3

2F

Il problema della libertà e dei diritti umani; 4

3F

La società capitalista,troppo interessata al

profitto e al guadagno.

Queste manifestazioni(Maggio francese,Primavera

di Praga) che fecero tremare il sistema politico e

non solo avevano però dei limiti.

Dopo aver messo in discussione tutte le istituzioni

e le autorità tradizionali,non riuscirono mai ad

avere un vero e preciso programma,né riuscirono a

trasformarsi in un partito capace di intervenire

attivamente nella lotta politica.

Le università non erano attrezzate per accogliere un gran numero di inscritti,in quanto fino ad allora solamente una

1

minima parte della popolazione aveva la possibilità di inscriversi.

Soprattutto negli USA.

2 Ovvero più spazio per la creatività individuale.

3 Europa orientale.

4

1968:LA BAMBOLA COME INNO AL FEMMINISMO

mi fai girar

“Tu

Tu mi fai girar

Come fossi una bombola

Poi mi butti giù

Poi mi butti giù

Come fossi una bambola”

Il brano ha come tema principale le lamentele di

una donna stufa di essere trattata come una

bambola,cioè “usata” dall’ uomo che dovrebbe

amarla e che poi la butta giù.

Nelle intenzioni nell’autore “La bambola” deve

5

4F

essere considerata come un invito,anzi un

dovere,alla donna di non farsi “bamboleggiare”

dall’uomo,ad alzare la testa.

La canzone infatti termina:

ragazzo no,

“No

Tu non mi metterai

Tra le dieci bambole

Che non ti piacciono più”

Franco Migliacci

5

Un testo che si aggiunge a quell’esperienza

chiamata “femminismo” che si sviluppa sempre

negli anni ’60.

Il femminismo lottava per ottenere

l’emancipazione della donna e per la libertà di

decidere il proprio destino e i propri compiti.

Spingendosi ancora più oltre questo movimento si

proponeva di lottare contro il dominio esercitato

per secoli,dagli uomini, sulle donne.

Non più,quindi,solo madre,figlia o moglie ma

soprattutto donna,una donna che non si doveva far

bamboleggiare.

1973:PAZZA IDEA(BAUDELAIRIANA SEMMAI)

idea

“Pazza

Di far l’amore con lui

Pensando di stare ancora insieme a te

Folle,folle,folle idea di averti qui

Mentre chiudo gli occhi sono tua”

“Pazza idea” fu scritta appositamente per Patty

Pravo;solo lei ,infatti,poteva suscitare questa

canzone.

Una canzone che parla d’amore in modo

insolito,lontana dalla tradizione italiana che faceva

rimare amore con cuore e sole.

Un testo che non rimanda ad un sentimento puro e

innocente,ma piuttosto ad un sentimento

perverso,eccitante e quasi maledetto.

Un amore che ha del peccaminoso,che ha del

baudelairiano.

Secondo Baudelaire l’animo umano si sente

attratto e nello stesso tempo respinto dalla

perfezione.

Per questo che l’uomo,e nel particolare il

poeta,perseguita il gusto del peccato,da cui può

trarre soddisfazione più che dal bene.

Anche la donna di cui si parla nella canzone si

sente attirata e rifiutata dall’uomo(considerato

come perfezione) che ama e per sentirsi accanto a

lui sta con un altro uomo.

Una situazione al limite del buon pensare,al limite

del buon senso,una situazione in cui la donna come

il poeta si distingue dalla massa e che sfugge al

piatto conformismo della società contemporanea.

Dettagli
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