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Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: Tesina di stato

Autore: Ricottini Emanuela

Descrizione: Il Testo Unico delle Imprese sui Redditi (TUIR) disciplina il reddito d'impresa e nell'articolo 55 stabilisce: " Sono Redditi di impresa quelli che derivano dall'esercizio di imprese commerciali". Il reddito di impresa da assoggettare a tassazione viene determinato apportando all'utile o alla perdita risultante dal Conto economico le variazioni in aumento o in diminuzione conseguite con l'applicazione dei criteri fiscali stabiliti dal TUIR. Le variazioni in aumento o in diminuzione hanno origine dalla diversità  del reddito che sia con le norme civilistiche e quelle fiscali. Le norme di valutazioni contenenti nel codice civile sono ispirate al principio della prudenza e c'è molta elasticità  nei costi da far gravare sul reddito, poiché le imprese possono appartenere a differenti settori e trovarsi in condizioni diverse. Al contrario, la normativa fiscale ha come obiettivo di determinare un reddito da assoggettare a imposizione in modo uniforme e perciò le valutazioni di bilancio che essa detta sono applicate a tutte le imprese indipendentemente dal settore in cui operano e dalle situazioni in cui si trovano. Le variazioni in aumento o in diminuzione si hanno con diverse operazioni, che sono: La svalutazione dei crediti La valutazione delle rimanenze Gli ammortamenti delle immobilizzazioni Le spese di manutenzione e di riparazione La deducibilità  dei canoni leasing Le plusvalenze.

Materie trattate: Diritto (Stato), economia Aziendale (reddito fiscale), geografia (diversi socioeconomici), francese (les institutiones francaises), italiano (Guido Gozzano), storia (Prima Guerra Mondiale), ed.fisica (doping)

Area: tecnologica

Estratto del documento

L’imposta è una prestazione in denaro prevista dalla legge e dà luogo a un rapporto giuridico di natura

obbligatoria. Questo rapporto giuridico è composto da alcuni soggetti, che sono:

soggetto attivo

Il è chi accerta e riscuote l’imposta ed è lo Stato o un altro ente pubblico ( Regioni, Provincie

 e Comuni).

soggetto passivo

Il che è la persona fisica o giuridica obbligata a pagare l’imposta.

 sostenuto di imposta

Il è il datore di lavoro che versa l’importo dell’imposta e se non lo fa risponde

 giuridicamente.

L’oggetto può essere un bene o un servizio su cui viene calcolata l’imposta.

 Base imponibile è il valore monetario su cui si determina l’imposta.

 L’aliquota è la percentuale che si applica all’imponibile per calcolare l’importo dell’imposta.

 fonte

La è la ricchezza a cui il contribuente attinge per pagare l’imposta.

L’imposta può essere:

Diretta

a) Indiretta

b) diretta

A) L’imposta colpisce il reddito guadagnato e il patrimonio posseduto da un soggetto. Le più importanti

imposte dirette nel sistema tributario italiano sono l’Ire, l’Ires e l’Irap.

indiretta,

B) L’imposta invece, grava sul consumo di un reddito, il trasferimento di un patrimonio o uno scambio di

beni e servizi. L’oggetto dell’imposta indiretta è quindi rappresentato dalla parte del reddito consumato per

l’acquisto di beni e servizi. Questo tipo di imposte sono incluse nei prezzi dei beni ed è ad esempio l’Iva.

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Il Testo Unico delle Imprese sui Redditi (TUIR) disciplina il reddito d’impresa e nell’articolo 55 stabilisce: “ Sono

Redditi di impresa quelli che derivano dall’esercizio di imprese commerciali”.

Il reddito di impresa da assoggettare a tassazione viene determinato apportando all’utile o alla perdita risultante

dal Conto economico le variazioni in aumento o in diminuzione conseguite con l’applicazione dei criteri fiscali

stabiliti dal TUIR.

Le variazioni in aumento o in diminuzione hanno origine dalla diversità del reddito che sia con le norme civilistiche

e quelle fiscali.

Le norme di valutazioni contenenti nel codice civile sono ispirate al principio della prudenza e c’è molta elasticità

nei costi da far gravare sul reddito, poiché le imprese possono appartenere a differenti settori e trovarsi in

condizioni diverse. ha come obiettivo di determinare un reddito da assoggettare a imposizione in

Al contrario, la normativa fiscale

modo uniforme e perciò le valutazioni di bilancio che essa detta sono applicate a tutte le imprese

indipendentemente dal settore in cui operano e dalle situazioni in cui si trovano.

Le variazioni in aumento o in diminuzione si hanno con diverse operazioni, che sono:

La svalutazione dei crediti

 La valutazione delle rimanenze

 Gli ammortamenti delle immobilizzazioni

 Le spese di manutenzione e di riparazione

 La deducibilità dei canoni leasing

 Le plusvalenze.

 a

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La svalutazione fiscale dei crediti

 La svalutazione dei crediti secondo il codice civile si ha con delle percentuali ma avviene in modo diverso

con la normativa fiscale.

Infatti, con la normativa dettata dal TUIR sono deducibili solo i crediti di natura commerciale dello 0.50%

del loro valore nominale. Tale deduzione non è ammessa se l’ammontare complessivo delle svalutazioni

supera il 5% del valore nominare dei detti crediti.

Dopo aver calcolato la svalutazione, si mette a confronto l’importo che si è ottenuto con la normativa

l’importo civilistico è maggiore di quello

civilistica e quello che si è ottenuto con la normativa fiscale, se

fiscale, allora si avrà una variazione in aumento, viceversa, se l’importo civilistico è inferiore a quello fiscale

si avrà una variazione in diminuzione.

LA DEDUCIBILITA’ FISCALE DEI CANONI DI LEASING:

 La deduzione dei canoni leasing è fiscalmente ammessa per i beni mobili solo se la durata del contrato non

sia inferiore ai 2/3 del periodo di ammortamento. Per l’automezzi a uso promiscuo è ammessa la

deduzione solo se la durata del contratto non sia inferiore all’intero periodo di ammortamento. Per, invece, i

beni immobili è ammessa solo se la durata del contratto non sia inferiore ai 2/3 del periodo di

ammortamento e superiore a 11 anni.

IL TRATTAMENTO FISCALE DELLE PLUSVALENZE:

 Le plusvalenze sono deducibili fiscalmente per quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi ma non

oltre il quarto; per dedurle bisogna fare una variazione in aumento per 1/5 dell’importo e una variazione in

diminuzione per l’importo complessivo della plusvalenza.

Si hanno due tipi di imposte:

imposte di competenza sono le imposte calcolate sul risultato di bilancio avuto secondo i criteri civilistici.

 Imposte correnti sono quelle imposte calcolate sul reddito fiscale e corrispondo all’importo da pagare.

La Banca mondiale fornisce il quadro generale delle differenze di reddito, calcolando il

 reddito nazionale lordo pro capite di ciascun paese.

In base a questi calcoli, i paesi sono classificati in quattro fasce di reddito: alto, medio-

alto.

I dati del reddito nazionale lordo pro capite mostrano che nei paesi ad alto reddito vive

solo il 15% della popolazione mondiale, il 44% circa vive nei paesi a reddito medio- alto

e medio- basso, mentre il circa 40% vive nei paesi a reddito basso.

Queste differenze di reddito esistono non solo tra un paese e l’altro ma anche all’interno

delle stesse fasce di reddito.

Forti divari, inoltre, esistono non solo per quanto riguarda il reddito ma anche per quanto

riguarda il livello dei salari in rapporto al costo della vita.

Nei diversi paesi il livello dei salari non è proporzionale al costo della vita. Infatti, nei

paesi in cui il livello dei salari è alto si ha un costo della vita simile a quello che si ha nei

paesi in cui il livello dei salari è basso.

Con la globalizzazione economica i divari socioeconomici non sono diminuiti ma

aumentati. Infatti, negli ultimi decenni è cresciuta la quota del reddito della fascia più

ricca di conseguenza si sono ridotte le quote di reddito delle altre fasce.

Anche in Italia si hanno delle differenze tra province, una riguarda il tenore di vita e l’altra

il tasso di disoccupazione.

Il tenore di vita è più alto nelle province del nord, come ad esempio: Milano, Torino,

Trieste, Reggio Emilia, Roma e Firenze. Più si scende al sud e più il tenore di vita è

basso.

L’altro più grande divario riguarda il tasso di disoccupazione, questo è più alto nelle

province del sud come ad esempio: Napoli, Palermo, Reggio Calabria e Catania. Mentre

è molto basso al nord.

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LES INSTITUTIONS FRANCAISES:

 La Constitution du 4 octobre 1958 régit le fonctionnement des institutions de la V° République. Elle a

été révisés à plusieurs reprises: élection du Président de la République au suffrage universel direct,

introduction d’un nouveau titre relatif à la responsabilité pénale des membres du gouvernement,

instauration d’une session unique du Parlement, extension du champ du référendum disposition

transitoires relatives du statut de nouvelle- Calédonie établissement de l’union économique et

monétaire, égal accès des hommes et des femmes aux mandats électoraux et fonctions électeur,

reconnaissance de la juridiction de la cour pénale. Internationale, réduction du mandat présidentiel

réforme de la responsabilité pénale du chef de l’Etat, inscription dans la Constitution de l’interdiction

de la peine de mort.

PRESIDENT DE LA REPUBLIQUE:

 Le Président de la République est le chef de l’Etat et est élu pour cinq ans au suffrage universel

direct. Le chef de l’Etat nomme le premier ministre et sur proposition le celui-ci les membres du

gouvernement, promulgue les lois et il est le chef des armée. Aujourd’hui le Président de la

République est Nicolas Sarkozy, a été élu le 6 mai 2007, et est le sixième président de la V°

République.

LES PREMIER MINISTRE ET LE GOUVERNEMENT:

 Sous direction du Premier ministre, le gouvernement détermine et conduit la politique de la nation. Il

est responsable devant le Parlement. Le Premier ministre dirige l’action du gouvernement et assure

l’exécution des lois. Aujourd’hui le Premier ministre est François Fillon a été nommé le 17 mai 2007

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Guido Gozzano nasce ad Agliè, in

 provincia di Torino, il 19 dicembre

del 1883 in una famiglia borghese.

Nel 1903, compiuti gli studi liceali, si

iscrisse alla facoltà di

giurisprudenza a Torino, ma

frequenta con maggiori interesse i

corsi di lettere di Arturo Graf

insieme ad un gruppo di giovani con

cui successivamente costituì il

gruppo dei crepuscolari torinesi.

Nell’ aprire del 1907 Guido

Gozzano pubblica la sua prima

“La vita del rifugio” con

raccolta

cui ebbe un rapito successo. Ad

essa segue nel 1911 la seconda e

ultima raccolta che si rivelò un

“I colloqui”. Lui

grande successo

muore a Torino il 9 agosto 1916 ,

per una malattia polmonare

all’apice destro.

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All’inizio del Novecento tra le nazioni europee si

sviluppò un clima di tensione.

In Germania il Kaiser Guglielmo II, salito al trono

1888 con la morte di Guglielmo I,aveva allontanato

Bismark, fautore della pace Europea, con l’intento di

intraprendere una politica interna di tipo autoritario e

una politica estera espansionistica. Inoltre il Kaiser

voleva Trasformare la Germania in un impero

coloniale e a tale scopo approvò la costruzione di

una flotta in grado di competere con quella

britannica. L’Inghilterra entrò in stato di allarme, ma

mantenne il suo governo liberale e varò una riforma

fiscale molto avanzata che stabilì il principio che

un’economia è tanto più sana quanto più il

benessere è equamente distribuito. La Russia era

ancora governata da una monarchia assoluta, retta

dallo zar Nicola II, che si disinteressava degli affari

di Stato e si era affidato a un santone con ambizioni

politiche, il monaco Resputin. Nel 1905 una

manifestazione di gente inerme a San Pietroburgo

finì in un massacro. Ciò determinò l’esplosione di

una rivolta che investì tutta la Russia e che fu

repressa solo nel 1906. Tra i suoi organizzatori vi

era un uomo chiamato Lenin.

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L’impero austro-ungarico era reduce della serie di sconfitte militari e politiche subite nell’ottocento. Nel 1867

aveva dovuto concedere una serie di autonomie agli Ungheresi creando una monarchia dualista per la quale

Francesco Giuseppe d’Asburgo era imperatore a Vienna e re a Bucarest. L’impero comprendeva popoli diversi

per etnia, lingua e religione. Questa varietà produsse una brillante civiltà multinazionale, ma era anche fonte di

grandi tensioni. Il problema maggiore veniva dalla Serbia che, avendo vinto la seconda guerra balcanica, nel

1913, si era ingrandita e voleva togliere all’Austria la Bosnia e L’Erzegovina.

Il 28 giugno 1914, a Sarajevo, lo studente serbo Gavrilo Princip uccise l’arciduca Francesco Ferdinando, erede

del trono Austriaco. L’imperatore Francesco Giuseppe dichiarò guerra alla Serbia mentre le altre potenze

mobilitavano i loro eserciti. Il 5 agosto 1914 ebbe inizio la Prima guerra mondiale che oppose gli Alleati (triplice

intesa) agli Imperi centrali (triplice alleanza). In agosto i Tedeschi occuparono il Belgio neutrale ed entrarono in

Francia. Sul fronte occidentale i Francesi e Tedeschi si scontrarono sul fiume Marna e a Verdun. Il conflitto si

trasformò in una guerra di posizione in trincea. Sul Fronte orientale si scontrarono gli eserciti austro e tedesco e

l’esercito russo. Il conflitto si trasformò in una guerra di posizione in trincea. Sul Fronte orientale si scontrarono

gli eserciti austro e tedesco e l’esercito russo. Sul Fronte turco Francesi e Inglesi strapparono all’Impero

ottomano i possedimenti in Medio oriente . Sui mari i sommergibili tedeschi affondavano navi inglesi e

americane. L’Italia, invece, si dichiarò neutrale e dichiarò guerra all’Austria il 24 maggio 1915, per decisione del

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