Mi piacerebbe sentire i vostri pareri. Voi come definite (o come vi hanno definito) l'orientabilità di una varietà topologica? E di una varietà differenziabile di classe \( \displaystyle k \ge 1 \) ?
A voi la parola!
dissonance ha scritto:Uuh, come sai ci sono una quantità di definizioni diverse (parlo del caso differenziabile) e mi ci sono incartato su a lungo.
maxsiviero ha scritto:Se non ricordo male la definizione del Sernesi, si dice che una varietà differenziabile è orientabile se possiede un atlante massimale le cui funzioni di transizione hanno Jacobian positivo.
dissonance ha scritto:Quella solita riguarda le carte: una varietà è orientabile se esiste un atlante tale che i determinanti delle mappe di transizione hanno tutti lo stesso segno. Operativamente comoda ma mai capita appieno.
dissonance ha scritto:Sennò leggevo su Spivak una definizione di orientabilità di un fibrato vettoriale, in sostanza generalizzazione dell'analoga nozione per gli spazi vettoriali (come tutto, in fondo). Allora una varietà è detta orientabile quando è orientabile il fibrato tangente, cioè se si può trovare una orientazione su ciascuna fibra in modo "consistente". Questo è geometricamente più chiaro e sufficientemente generale, peccato che il libro non sia molto esplicito su questo aggettivo: lo spiega, si, ma in modo non felice (IMHO)
dissonance ha scritto:Sennò c'è la definizione con le \( \displaystyle n \) -forme, che è interessante, ma non riesco a trarne il massimo significato perché parla di concetti che non conosco - specialmente è collegata all'integrazione sulle varietà, che non ho mai studiato.
maurer ha scritto:Ma non avete ancora risposto alla domanda a cui invece tenevo di più: come definire l'orientabilità di una varietà topologica??
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