problemi col corso di analisi

Messaggioda hee136 » 27/05/2008, 08:22

Ciao a tutti
quest'anno sono iscritto ad ingegneria, però sono indeciso se rimanere o continuare.
Fra le mie scelte c'è anche matematica, anche se a dir la verità penso sia una scelta molto improbabile, visti i miei problemi che mi stanno inducendo a lasciare ing.
Vi spiego.

Quest'anno durante il corso di matematica, riesco a capire bene o male quasi tutto.
Però quando provo da solo a dimostrare qualche teorema (visto al liceo ma non dimostrato) o di fare qualcosa un po' fuori dal "normale", mi blocco. Per esempio, se si tratta dimostrare qualche teorema o proprietà delle più facili oppure se si tratta di risolvere un esercizio applico lo stesso tipo di metodo a tutti gli esercizi che fanno parte di una determinata classe anche se in quel particolare esercizio c'è qualche metodo più veloce.
Più in generale, mi blocco quando c'è da ragionare.

Qua ad ingegneria, si presuppone come base che si sappia già "ragionare"; mi sembra d'aver capito che a matematica sia una cosa più graduale. All'orientamento, mi avevano spiegato che matematica apre la mente e insegna a ragionare.

Potrei trovare gli stessi problemi trasferendomi a matematica?
Quali consigli mi date per risolvere questa mia mancanza?
Grazie a tutti!
hee136
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Messaggioda hee136 » 27/05/2008, 11:57

Vi prego, se avete dei consigli, scriveteli!
Sono disperato, ci sono state 38 letture e nessuna risposta
Grazie!
hee136
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Re: problemi col corso di analisi

Messaggioda Martino » 27/05/2008, 12:05

hee136 ha scritto:Però quando provo da solo a dimostrare qualche teorema (visto al liceo ma non dimostrato) o di fare qualcosa un po' fuori dal "normale", mi blocco. Per esempio, se si tratta dimostrare qualche teorema o proprietà delle più facili oppure se si tratta di risolvere un esercizio applico lo stesso tipo di metodo a tutti gli esercizi che fanno parte di una determinata classe anche se in quel particolare esercizio c'è qualche metodo più veloce.
Più in generale, mi blocco quando c'è da ragionare.


Questo certo non gioca a tuo favore... se senti davvero che non sei portato a ragionare non ti consiglio proprio di fare matematica. Però è possibile che tu dica così perché sei in un periodo di sfiducia, non so.

L'unico consiglio "globale" che mi sento di darti è di fare matematica solo se ti piace davvero. Non è esattamente una passeggiata.
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Messaggioda Luca.Lussardi » 27/05/2008, 12:33

"Qua ad ingegneria, si presuppone come base che si sappia già "ragionare"; mi sembra d'aver capito che a matematica sia una cosa più graduale."

Non credo proprio che sia così; in realtà in entrambi i corsi di laurea l'apprendimento del saper ragionare è graduale, ma il cdl in Matematica richiede, come prerequisito, una predisposizione al ragionamento astratto più alta rispetto ad un cdl in ingegneria. Valuta bene dunque se è il caso di trasferirti a Matematica, visto che hai proprio difficoltà in quella.
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Messaggioda gugo82 » 27/05/2008, 13:46

Ho avuto dei colleghi matematici che si sono trovati del tutto spiazzati al primo anno, perchè non riuscivano a capire le tecniche dimostrative e di conseguenza non riuscivano né a ricordarsi le dimostrazioni né ad inventarne di nuove per risolvere gli esercizi.
Inutile dire che non hanno avuto una brillante carriera accademica, però alcuni si sono laureati mentre altri continuano a studiare: è la passione che li ha fatti andare avanti.
Per alcuni ci è voluto tempo per ambientarsi e sentirsi a proprio agio con la struttura logica della materia: ricordo una ragazza (con diploma di Ragioneria) che ha cominciato a studiare come si deve solo dopo aver seguito il corso di Logica al terzo anno... Altri ovviamente si sono abituati prima. :-D

Comunque pensa bene a quello che fai.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
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Messaggioda ea2 » 27/05/2008, 20:24

ciao sono iscritto a matematica e ti assicuro che non è facile. premetto che non sono un genio e che cio che mi spinge è solo la passione e il piacere di capire certe cose. sono al 2 anno ma non ho ancora finito di dare gli esami del primo.
non è vero che è graduale il fatto di imparare a ragionare..tutt'altro. l'unica cosa che forse un pochino aiuta è che hai più sfaccettature delle cose e hai la possibilità di vederle piu dal profondo e scartare a priori certe strade tortuose e fallaci. se ti piace ragionare è bello e da soddisfazioni. certo gli esami sono pesanti spesso mi devo concentrare su uno stesso esame per mesi e mesi e mesi mentre in altre facoltà puoi tanquillamente portarne avanti di piu parallelamente.
penso che l'aspetto peggiore del fare matematica sia quello psicologico. perchè studi tantissimo, ti spremi tantissimo fatichi a stare al pari e ti ritirovi con un esame solo mentre altri ne hanno gia 9 o 10. se sei un comune mortale e non un pazzoide invasato questo a volte ti puo far demoralizzare. oppure quando ti scontri con i limiti della tua mente rischi di abbatterti un pochino. ho passato un anno un po duro per questi motivi e sono rimasto fermo ma ritrovate la voglia il tempo e la passione ti assicuro che è un piacere anche se tante cose ancora non le capisco per questo uso questo forum di piccoli grandi geni. ciao in bocca al lupo.
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Messaggioda Megan00b » 29/05/2008, 00:14

Mi permetto di aggiungere, anche se in ritardo, qualcosa della mia esperienza a matematica e l'esperienza di un quasi ingegnere qui accanto a me.
Innanzitutto quoto (quasi certamente) quanto detto sopra.
E aggiungo:
1) Valuta la sede in cui studieresti(Pisa,Trento,Roma,Napoli,Milano,Bari,ecc...). Per valutarla non usare assolutamente gli indici di almalaurea o simili che non servono a una mazza. Puoi ad esempio chiedere qui in giro sul forum. Se vuoi fare matematica è meglio farla in una sede stimolante e culturalmente completa. Altrimenti rischi di prendere il sonno.
2) Prova a cimentarti con giochi matematici di livello non troppo alto. Li trovi dappertutto, oltre che su questo sito. Se ti ci trovi è probabile che la matematica faccia per te. Altrimenti rimani dove sei.
3) Matematica ed ingegneria sono estremamente diverse. Soprattutto ora: per come sono strutturate le lauree ad ingegneria non hanno il tempo di insegnarti a ragionare. Quindi più che altro ti insegnano come fare le cose in modo standard. Ai matematici è richiesta una buona dose di "fantasia". Un bravo ingegnere non ha bisogno di molta fantasia ma di conoscere benissimo le formule, i sistemi, le strutture. (poi il discorso dipende anche da quale ingegneria...)
4) Come ha detto ea2 imparare a ragionare non è graduale. Imparare i concetti, le formule, i trucchetti è graduale. Ragionare o lo sai fare o non lo sai fare. Però se hai questa capacità la puoi allenare, addestrare. Ed è principalmente quello che si insegna a matematica. Per banalizzare gli ingegneri devono essere pratici e i matematici devono essere furbi.
5) Infine la passione: non so cosa sia ma mi spinge questa notte a stare sveglio a studiare delle maledette forme differenziali (per quanto mi riguarda una delle cose più antipatiche e barbose del mondo). Però hanno dei risvolti fighi! La passione credo sia quella cosa che quando risolvi un limite a 5 piani o trovi una dimostrazione di un enunciato assolutamente inutile e incomprensibile ti fa sentire figo come James Bond, avventuroso come Indiana Jones e con due palle come Swartzenegger. Se senti la passione allora iscriviti di corsa a matematica. Altrimenti, per la tua salute mentale, non farlo assolutamente.
In culo alla balena!

Ps. Lo so... mi sono esaltato...!
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Messaggioda Cozza Taddeo » 29/05/2008, 08:47

Megan00b ha scritto:3)Ai matematici è richiesta una buona dose di "fantasia". Un bravo ingegnere non ha bisogno di molta fantasia ma di conoscere benissimo le formule, i sistemi, le strutture. (poi il discorso dipende anche da quale ingegneria...)

Piú precisamente direi che ai matematici e agli ingegneri è richiesto un diverso tipo di "fantasia".
Da ingegnere e studente di matematica ti garantisco che ci vuole tanta fantasia per risolvere certi problemi ingegneristici quanta quella che serve per escogitare la dimostrazione di certi teoremi: la differenza non sta nella quantità, ma nella diversa qualità, per cosí dire.
Io purtroppo scarseggio in entrambe... :(
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Messaggioda hee136 » 30/03/2011, 15:01

Sono riuscito grazie allo studio con amici ad arrivare alla soglia della laurea triennale.
Ora ho finito gli esami e mi manca la laurea.
Sto iniziando a seguire il primo anno specialistica.
Ora però sono rimasto solo perchè alcuni hanno cambiato corso, altri hanno proprio cambiato città, altri ancora hanno cominciato a lavorare e altri sono indietro.
In sostanza sono rimasto solo e mi sto perdendo.
A lezione ho difficoltà a capire e rimango indietro nel prendere appunti.
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Messaggioda itpareid » 31/03/2011, 08:46

non ci credo che non riesci a farti altri amici alla specialistica... :-D
se rimani indietro nello scrivere appunti ti consiglio di affiancare alla "scrittura" anche la registrazione delle lezioni, in modo che con calma poi riesci a completare quanto scritto a lezione.
complimenti e in bocca al lupo!
ps: ma sei poi rimansto ad ingegneria?
se una lametta Johnson costa tre euro,
quanto costa sette lamette Johnson?
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