Messaggioda G.D. » 10/01/2010, 16:24

Io non sto condannado la violenza degli immigrati ed assolvendo quella degli italiani.
Dico che come non ci sta la violenza sociale degli italiani contro gli stranieri, allo stesso modo non ci sta la violenza fisica degli stranieri nei confronti degli italiani. Non sono normali né l'una, né l'altra. In Italia fortunatamente c'è un corpo legislativo e ci sono delle organizzazioni umanitarie, quindi gli immigrati sfruttati hanno anche un altro modo per farsi sentire. Quanto agli italiani, il problema è culturale e politico: culturale perché non sono pochi gli episodi di intolleranza tra italiani stessi, e politico perché grazie alla politica del nostro paese tutto si fa meno che risolvere il problema dell'immigrazione con una seria politica di integrazione, senza considerare che occorre anche risolvere i problemi locali.
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Messaggioda Mathematico » 10/01/2010, 17:18

wedge ha scritto:ma scusa, quello che descrivi ti sembra NORMALE?

La normalità è un concetto relativo purtroppo...

wedge ha scritto:ti sembra normale che la gente guadagni così poco all'ora, che venga scelta per strada, che non abbia alcuna tutela?
non è un sistema che andrebbe combattuto? o ai calabresi va bene così?


wedge, probabilmente sono io che non conosco la realtà fuori dalla mia regione, ma qui la paga media è di 700€ se non meno. A noi calabresi non va bene, e sinceramente io non ho i mezzi per oppormi.

wedge ha scritto:credi che la mafia non c'entri? credi non abbia un peso determinante nel peggiorare la vita delle persone, immigrati o calabresi che siano?
bisogna sempre risalire al motore primo dei problemi, per cercare di risolverli.


'ndrangheta= politica. La 'ndrangheta, così come la camorra in Campania, la mafia in Sicilia, è fortemente in relazione con la politica e viceversa, si spalleggiano a vicenda, soprattutto nei piccoli centri, la 'ndrangheta ha dominio assoluto. Per combattere le cosche abbiamo bisogno di protezione che può giungere solo attraverso la politica... E il cappio si chiude, ma chi si strozza è solo il cittadino che prova con i propri mezzi a lottare con questa organizzazzione.

Ad ogni modo, vorrei dire che è facile giudicare quando si è estranei a certe realtà.
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Messaggioda Steven » 10/01/2010, 18:53

Mathematico ha scritto:La normalità è un concetto relativo purtroppo...

Ma il codice civile e quello penale no, per fortuna.

'ndrangheta= politica. La 'ndrangheta, così come la camorra in Campania, la mafia in Sicilia, è fortemente in relazione con la politica e viceversa, si spalleggiano a vicenda, soprattutto nei piccoli centri, la 'ndrangheta ha dominio assoluto. Per combattere le cosche abbiamo bisogno di protezione che può giungere solo attraverso la politica...

Se quella gente è là significa che sono stati messi al momento delle elezioni.
Perché la gente ha permesso l'elezione di un individuo come Chiaravalloti?
Io non ho mai sentito di un posto dove ogni cosa e ogni persona è marcia, un faro cui guardare c'è; in Calabria questi fari hanno i nomi di Francesco Saverio Alessio, Pierpaolo Bruni, Nicola Gratteri, Emiliano Morrone. Soli, ovviamente.

A noi calabresi non va bene, e sinceramente io non ho i mezzi per oppormi.

E' l'errore fondamentale: nessuno chiede a te come singolo, né a me, di opporsi e far ritrovare ai Calabresi, domani Lunedì, una Calabria o una Sicilia diversa.
A esempio fare autocritica pesantemente, anche a costo di risultare zelanti, è fondamentale.
Dire una cosa come
Ad ogni modo, vorrei dire che è facile giudicare quando si è estranei a certe realtà.

perdonami, è sbagliato. Alle critiche e alle osservazioni si risponde, si controbatte, anche duramente se vengono fatte in maniera non appropriata.
Ma chiudersi in questa maniera, praticamente significa dire: solo noi possiamo parlare dei nostri guai, gli altri non sanno e tacciano.
Te lo dico con tutta la serenità: per una persona al di fuori della realtà in oggetto (Rosarno in questo caso, ma può essere Siracusa o Caserta secondo la discussione) ma che sente questo problema come anche suo, è paralizzante sentirsi rispondere così.
Proprio nel senso che si paralizza la conversazione, e te lo dico a ragion veduta: spesso in Sicilia mi sono sentito controbattere così.
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Messaggioda kidwest » 10/01/2010, 22:36

Mathematico ha scritto:
La normalità è un concetto relativo purtroppo...


Steven:
Ma il codice civile e quello penale no, per fortuna.


Sei sicuro di questo?

E allora perché vanno interpretati, e possono essere interpretati in maniera diversa, perche possono condannare o assolvere, o infliggere condanne più miti, secondo chi giudica, da cui, penso deriva il primo, secondo, e terzo grado di giudizio e per finire la Cassazione? Ameno che non se ne inventino degli altri!

Steven:
perdonami, è sbagliato. Alle critiche e alle osservazioni si risponde, si controbatte, anche duramente se vengono fatte in maniera non appropriata.
Ma chiudersi in questa maniera


A me non sembra che si sia chiuso, piuttosto, nel primo post qui sopra, mi sembra che ha cercato di spiegare ( in maniera realistica, credo) i motivi di questa guerra fra poveri, (ma le guerre non sono sempre fra poveri?) come a mio avviso ha correttamente analizzato sergio.

Steven:
Se quella gente è là significa che sono stati messi al momento delle elezioni.


Già, ma a livello Nazionale il problema non è lo stesso?

OT
A me questa cosa dell’interpretazione mi sa tanto che è stata un’invenzione di qualche malfattore ricco, politico, e aristocratico per aggirare la legge, come tutte le varie scappatoie che sono in vigore, scadenza dei termini, mancata comunicazione di qualche cosa ecc…! e poi gioco-forza ne hanno goduto un po’ tutti.
Mah, ho questo dubbio chissà perché?
(ma forse è solo la mia ignoranza.)
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Messaggioda Steven » 10/01/2010, 23:31

kidwest ha scritto:
Steven:
Ma il codice civile e quello penale no, per fortuna.

Sei sicuro di questo?

Trovami un giurista che "interpretando" il codice penale a dovere, riesce a spremere che scegliere una decina di immigrati sconosciuti, magari irregolari, sul ciglio della strada, per portarli a sgobbare sottopagati, senza standard di sicurezza, e ovviamente (ma va?) in nero, è cosa lecita.

Non scherziamo, stiamo parlando di azioni dove abbiamo ampiamente sfondato il confine dell'incertezza illecito/lecito.

kidwest ha scritto:A me non sembra che si sia chiuso, piuttosto, nel primo post qui sopra, mi sembra che ha cercato di spiegare ( in maniera realistica, credo) i motivi di questa guerra fra poveri

Certo, e sono sicuro che tutti hanno letto molto volentieri (non sospettavo nemmeno che ci fosse un rosarnese nel forum).
Il mio commento verteva chiaramente sulla conclusione del suo topic: "è facile giudicare se estranei a certe realtà".

Già, ma a livello Nazionale il problema non è lo stesso?

Certo.
Potrei rispondere ed argomentare lungamente che sarebbe ottima cosa ci fosse una reazione e una presa di coscienza, al momento della scelta dei proprio vertici, in primo luogo nelle realtà più martoriate e che soffrono di più.
Ma anche togliendo questo, direi che l'esistenza di una problematica a livello nazionale non impedisca di restringersi, in concomitanza di fatti di questo genere, a realtà più circoscritte.
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Messaggioda alfabeto » 11/01/2010, 11:41

Storia nuova... o storia vecchia. Nel 1986 ero in Sicilia ( Marsala) per un grosso lavoro in una azienda del posto e come si usa nella quasi totalità dei casi quando si inizia un lavoro, presso una grossa azienda, ci viene chiesto la posizione assicurativa INAIL- INPS e una assicurazione per responsabilità civile della ditta che deve eseguire il lavoro. Eravamo li da una decina di giorni quando in una zona dello stabilimento si verificò un grave incidente. 2 lavoratori sono caduti da una impalcatura, uno si è rotto una gamba, l'altro ha avuto ferite più gravi all spalla e un forte colpo alla testa. E' arrivata l'ambulanza che ha trasportato all'ospedale i feriti.... e tutto è proseguito come prima. Nessun ispettore del lavoro o carabiniere si è presentato in cantiere per verificare le condizioni di lavoro. La ditta di Marsala ci aveva affiancato 2 operai locali per lavori di manovalanza. Questi 2 aiutanti erano li senza nessun contratto. Arrivavano ogni mattina trasportati da un caporale che scaricava nel cantire una quindicina di operai che caricava stada facendo partendo da Trapani e arrivando a Marsala. All'ultimo giorno di permanenza, in cantiere, abbiamo festeggiato al ristorante invitando i 2 operai siciliani che ci hanno aiutato nel lavore e in quell'occasione ci hanno raccontato come funziona il caporalato. Nessun contratto, nessuna garanzia, nessuna possibiltà di contrattazione sulla retribuzione e già allora i siciliani che dovevano sottostare alle condizioni dei caporali, dovevano far i conti con manodopera a più basso costo ( marocchini e tunisini) che già erano sul mercato nel trapanese.
Io mi chiedo, se noi venuti dal nord eravamo a conoscenza di questo malaffare, perchè le forze dell'ordine, magistratura o sindacati locali non intervenivano?? Il malcostume faceva già parte del costume normale e finchè non si hanno fatti gravi ( come quelli che ci sono stati in questi giorni) nessuno si muove.

A.B.
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Messaggioda Mathematico » 11/01/2010, 20:31

Sergio ha scritto:@Mathematico: vorrei provare anche a capire meglio il tuo punto di vista.
Provo a schematizzare:
a) l'economia di Rosarno si basa sulla raccolta di arance e mandarini (e clementine, se non sbaglio);
b) tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90 si è fatta pesante la concorrenza (immagino parli di agrumi importati);
c) la raccolta, quindi la vendita, di agrumi è potuta continuare grazie a immigrati di colore che offrivano manodopera a prezzi stracciati; se ne sono giovati i proprietari terrieri, ma tanti locali sono stati costretti a emigrare o ad accettare lavori in nero sottopagati; si crea un terreno fertile per la criminalità;
d) l'immigrazione incontrollata continua e, anche a causa della crisi globale, la situazione peggiora.

La tua conclusione sembrerebbe quindi: una guerra tra poveri, aggravata da una immigrazione incontrollata.
Sbaglio?


Incredibile, sei riuscito a dire quello che volevo in pochi passi e meglio :).

La mia conclusione è questa:
Le azioni dei neri sono nate a causa di un malessere diffuso (tra extracomunitari e non). Il mio paese non è stato capace di gestire l'immigrazione incontrollata, non è in grado di garantire posti di lavoro per i rosarnesi, figuriamoci per tutti loro.

Non siamo un popolo xenofobo, e proprio oggi c'è stata una manifestazione per protestare contro i mezzi di comunicazione che ci hanno additato come razzisti e malandrini. Significativo lo striscione: "Abbandonati dallo Stato, criminalizzati dai mass-media, 20 anni di convivenza non sono razzismo". Questo thread è nato proprio perchè leggendo i giornali e vedendo i tg, sentivo che mettevano in risalto solo la parte marcia di Rosarno e volevo capire se questa sensazione era giusta o meno.


Nb: Io non escludo l'intromissione della mafia nel percorso trentennale che ho descritto nel mio post precedente. Come ho detto, la 'ndrangheta c'entra sempre e comunque.
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Messaggioda Mathematico » 12/01/2010, 20:56

Sergio ha scritto:Se fosse una guerra tra poveri, sarebbero stati i rosarnesi ad attaccare gli immigrati (mi riferisco a quello che è successo prima della rivolta), sarebbero stati i tanti che si trovano senza lavoro perché gli immigrati si accontentano di meno, ma pare che invece siano stati pochi.[...]Più concretamente: chi sono quelli che hanno ripetutamente sparato agli immigrati?


Mi pare di comprendere di non essere stato molto esplicativo, non è colpa tua son io che con le parole non sono granchè e alle volte non do loro il giusto peso :oops:, mentre tu ci dai dentro con l'analisi (consideralo un complimento :D).
Se non ho frainteso le tue parole, vuoi capire come si sono svolti i fatti.
Il 7 gennaio, passate le due del pomeriggio, un giovane africano fu ferito a colpi di piombini sparati da un'arma ad aria compressa, da chi non ne ho idea, e le motivazioni sono tutt'ora oscure(in realtà io sospetto sia stata una bravata di pessimo gusto di un esaltato, questi sono gesti comunemente diffusi dalle mie parti, io stesso in passato fui colpito da un piombino). Un gesto incomprensibile, ingiustificabile, vile e codardo ha portato alla catastrofe.

Intanto nella comunità africana si espande la voce che l'uomo ferito fosse morto a causa di colpi d'arma da fuoco. Pian piano tutti gli extracomunitari iniziano a convergere in prossimità della rognetta, la zona in cui loro vivevano in condizioni disumane, in modo da organizzare una protesta. Nel frattempo, coloro che si trovano già sul luogo hanno bloccato la via Nazionale con contenitori dell'immondizia e pneumatici. Cominciano i disagi al traffico e intanto il corteo cresce di numero sotto gli occhi straniti dei presenti italiani. La marcia è iniziata ed è inarrestabile, procedono imperterriti con armi di fortuna, lanciano sassi alle vetrine di molti negozi, assaltano vari distributori di benzina, in uno dei quali lavora mio padre che rischia il linciaggio, evitato per miracolo. Iniziano a prendere di mira le automobili con dentro persone e quì che comincia ad aggravarsi la situazione. Gli italiani presenti hanno iniziato a covare risentimento, odio, vendetta, non potevano reagire perchè erano in numero nettamente inferiore ma si sono ripromessi che non l'avrebbero passata liscia, intanto . La parata d'odio condotta dagli extracomunitari si conlude alle due di notte, ritornano nelle zone in cui dormono, scortati dalle forze dell'ordine. Da quì inizia la caccia al negro, piccoli gruppi di rosarnesi, a dir loro feriti nell'orgoglio, decidono di intraprendere un controffensiva, colpendo singoli immigrati che girano per le strade della città, picchiandoli a sangue o addirittura investendoli(non potete capire quanto mi vergogni a scrivere queste cose). Fortunatamente arrivano le squadre attisommossa che riescono a gestire la situazione, a differenza dell'esiguo numero di polizia e carabinieri presenti durante tutta la protesta.
Si sono verificati altri scontri, però devo dire che in questo caso s'è fatta sentire maggiormente la rabbia dell'italiano.

@Steven:
Ho apprezzato molto le tue parole. Vorrei aggiungere alcune mie considerazioni personalissime: La lotta alla malavita organizzata comporta dei pericoli non solo a coloro i quali si impegnano attivamente, ma ai loro familiari più intimi. A titolo vendicativo e intimidatorio, la 'ndrangheta sarebbe capace di distruggere un'intera famiglia, non colpiscono il diretto interessato, ma coloro i quali gli stanno più a cuore Qui un esempio successo di recente. E' questo il motivo per il quale questo tipo di organizzazioni riescono a tenere sotto controllo il loro territorio.
Un altro punto su cui non posso darti torto è quando affermi:

Steven ha scritto:Piuttosto mi sembra una vaccata colossale l'ipotesti che la 'ndrangheta possa aver cavalcato la protesta di quei poveri disperati.
E per fare cosa, per attirare spiegamenti di forze dell'ordine nel territorio? O per attirare l'attenzione?
Da che mafia è mafia, il silenzio (forzato, se serve) è sempre stata l'arma più letale e la garanzia migliore per campare tranquilli.


I fatti successi hanno portato Rosarno sotto i riflettori della politica nazionale, cosa questa non accettabile per le cosche.
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