da navigatore » 29/04/2015, 06:11
Che la matematica sia "irragionevolmente efficace" , come diceva Wigner se non sbaglio, nel descrivere alcuni fenomeni della natura, è fuori di dubbio.
Lo stesso Galileo diceva la celebre frase , che tutti ormai sanno, che il libro della natura è aperto sotto i nostri occhi ma è scritto in lingua matematica, quadrati, cerchi e altro, quindi bisogna imparare il linguaggio prima di leggerlo (Galileo non conosceva il calcolo differenziale e integrale, che non esisteva ancora, perché magari se lo avesse conosciuto avrebbe aggiunto che è meglio imparare pure le derivate, gli integrali, le equazioni differenziali…e magari usare pure qualche "machina di computatione" come quella su cui stiamo scrivendo….) .
Però, a mio modesto parere, la matematica è, a parte una bella creazione della mente, solo uno strumento efficace nel descrivere la realtà fisica "a partire da certe ipotesi base" , che magari ignorano certi ingredienti i quali hanno invece importanza nel fenomeno che si vuol descrivere. E allora, succede che da una parte c'è il determinismo di Laplace, e dall'altra sbuca il caos di Poincarè .
Questo sarebbe bello da ampliare e mettere nella tesina da parte del nostro studente!
Come correttamente è stato detto da altri più esperti, una teoria non è né giusta né sbagliata in sé : una teoria è più o meno valida fin tanto che riesce a spiegare certi fatti sperimentali. Spesso succede però che ci siano dei fatti sperimentali che quella teoria non riesce a spiegare: non sono state messe in conto tutte le variabili.
Allora, o è proprio sbagliata e si butta via (ad esempio la teoria del "calorico"), oppure essa va modificata e/o ampliata, come è successo con la relatività, che non ha spodestato la meccanica newtoniana, l'ha semplicemente corretta incorporandola: essa rimane come descrizione più semplice di una certa realtà, ed è felicemente utilizzabile finchè si devono progettare automobili, aerei, navi, palazzi, ponti e strade : lo sarà per altri mille anni!
Oppure , quando si affrontano altre problematiche, come per esempio il comportamento di particelle elementari, bisogna creare della matematica apposita, la meccanica quantistica. Quando si affrontano problemi di enormi masse come quelle di galassie, stelle di neutroni, buchii neri, bisogna usare un tipo di calcolo che si direbbe inventato quasi apposta , il calcolo tensoriale. Quando Gregorio Ricci Curbastro, Levi Civita, Christoffel ….e numerosi altri inventarono questo calcolo, altri scienziati che avevano difficoltà a capirlo dicevano : a che serve ?
Poi arrivò un signore tedesco e fece vedere a che cosa serviva il calcolo tensoriale.
Secondo me, la matematica non esiste di per sé , ma è una bella creazione della mente umana, come già detto, che evolve indipendentemente dalle possibili applicazioni.
Ma di qui a dire che il mondo è matematico, anzi è la matematica stessa, ce ne vuole. Dalla matematica viene fuori che ci sono universi paralleli ai nostri, addirittura in numero infinito…ma le prove fisiche, dove sono? Da nessuna parte.
E poi, noi umani non siamo formule, abbiamo un cervello con delle idee. Non credo si possa immaginare e realizzare una macchina come il nostro cervello, in grado di pensare autonomamente.
Buon lavoro sulla tesina!