Nel caso ci fosse stato anche un condensatore non si sarebbe potuto usare il metodo semplificato per determinare la funzione iL(t) ma si doveva risolvere ricavando l'equazione differenziale del secondo ordine in iL(t).
Solo in via approssimata, se una delle due costanti di tempo, RC e L/R risultasse predominante, si potrebbe stimare l'evoluzione via circuito equivalente secondo Thevenin visto da uno dei due bipoli, considerando l'altro come cortocircuito o circuito aperto e suddividendo l'analisi in diversi intervalli temporali.
Tanto per fare un esempio, se RC risultasse di un ordine di grandezza superiore a L/R si potrebbe ritenere che,
in un limitato intervallo iniziale, la funzione iL(t) ricavata in questo thread con Thevenin, rappresenterebbe ancora l'andamento (approssimato) della corrente nell'induttore, in quanto il condensatore, mantenendosi in detto intervallo (approssimativamente) a tensione nulla, si comporterebbe come un cortocircuito e permetterebbe di affermare che l'induttore vede ancora una ETh=E/2 e una RTh=R/2.
Queste sono comunque considerazioni da ingegnere, non da fisico.