Re: Uno stesso lavoro compiuto su masse diverse

Messaggioda GiaSal » 07/07/2015, 17:39

Quandro andrò a casa, perchè lavoro, ripropongo la questione nella speranza di venirne a capo.
Ma esiste un moderatore in questa lista che faccia rispettare la netiquette e censurare le continue offese di questo signore ?
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Re: Uno stesso lavoro compiuto su masse diverse

Messaggioda axpgn » 07/07/2015, 18:40

Ma intendi la quantità di moto cioè $m\vecv$ ? Perché la quantità di forza non l'ho mai sentita ...
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Re: Uno stesso lavoro compiuto su masse diverse

Messaggioda mathbells » 07/07/2015, 20:14

Moderatore: mathbells

Invito quantunquemente a non diventare offensivo quando un utente non coglie i tuoi suggerimenti. Ed invito GiaSal ad essere più umile e attento nel raccogliere gli aiuti, senza diventare strafottente e provocatorio. Entrambe i vostri comportamenti sono vietati dal regolamento.
Teoria della Pizza: (F=farina; A=acqua; L=lievito; S=sale)
\(\displaystyle F=p\frac{\pi}{4}nd^2h\,\,;\quad A=\frac{8}{11}F\,\,;\quad L=\frac{1}{55}F\,\,;\quad S=\frac{1}{40}F\)
p=0,224 $g$/$cm^3$ = costante universale della pizza; n=numero di pizze; d=diametro in cm; h=spessore in cm.
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Re: Uno stesso lavoro compiuto su masse diverse

Messaggioda mathbells » 07/07/2015, 20:18

@GiaSal

Gli aiuti che ti sono stati dati sono corretti e ben giustificati. Tu invece hai risposto con argomentazioni e concetti inesistenti in fisica. La prima cosa che si impara studiando fisica, è che l'intuito lo devi tenere a bada con le definizioni ed i teoremi che studi nella teoria, senno rischi di fare discorsi infondati. Rileggiti bene i suggerimenti di quantunquemente e di navigatore, e vedrai che tutto ti si chiarirà.
Teoria della Pizza: (F=farina; A=acqua; L=lievito; S=sale)
\(\displaystyle F=p\frac{\pi}{4}nd^2h\,\,;\quad A=\frac{8}{11}F\,\,;\quad L=\frac{1}{55}F\,\,;\quad S=\frac{1}{40}F\)
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Re: Uno stesso lavoro compiuto su masse diverse

Messaggioda navigatore » 07/07/2015, 20:31

Dopo l'intervento di mathbells, torniamo alla questione sollevata da GiaSal , il quale afferma che non capiamo la "quantità di forza" , e dice :

L'intensità della forza ci dice come varia la velocità di un corpo nell'unità di tempo. Quindi 1 N e l'intensità della forza che trascorsi 1 s fa aumentare la velocità di 1 m/s (accelerazione) su una massa di 1 kg.
La quantità di forza è quanta forza agisce nel tempo e che si accumula nel corpo. Non è l'intensità. Immagina di essere spinto in continuazione da una forza. Quella che percepisci è l'intensità. La forza che hai ricevuto in totale e la quantità di forza.


Ebbene, non esiste la "quantità di forza".

Supponiamo che una forza $F$ di intensità costante (e anche direzione costante, per semplificare) agisca su un corpo di massa $m$ , per un certo tempo $t$ . La forza impartisce quindi l'accelerazione $a = F/m$ alla massa, che è anch'essa costante.
Se immaginiamo di partire da fermi, il moto sarà uniformemente accelerato e lo spazio percorso nel tempo $t$ sarà uguale a $1/2at^2$ , mentre la velocità alla fine del percorso sarà $v = at$ .

Perciò, alla fine la forza avrà eseguito il lavoro :$ \int_0^tFv(t)dt = Fs$. Questo lavoro ha causato un incremento di energia cinetica , che è passata da $0$ a $1/2mv^2$ .

Queste sono le nozioni di base della meccanica newtoniana.

Non si parla quindi di "forza ricevuta in totale da $m$ nel tempo $t$ " . Semmai, si può parlare di energia cinetica, che si trova alla fine immagazzinata nel corpo.

Ora che cosa vuoi fare ? Vuoi applicare la stessa forza $F$ a un corpo di massa maggiore $M>m$ , per lo stesso tempo $t$ ?
L'accelerazione sarà minore. Lo spazio percorso con moto uniformemente accelerato pure sarà minore. Per cui, sarà minore il lavoro eseguito da $F$ , e sarà minore la variazione di energia cinetica corrispondente : $1/2Mv^2$ .
Se invece vuoi che sia uguale lo spostamento totale di $M$ , e quindi il lavoro di F , e quindi la variazione di energia cinetica di $M$ (rispetto a quella di $m$) , devi applicare la $F$ per un tempo maggiore di quello di prima, perché l'accelerazione è inferiore . Però ora, a parità di variazione di energia cinetica, siccome $M>m$ la velocità finale di $M$ sarà più piccola di quella di $m$ .

Le formule sono quelle, i concetti pure. Possono variare i parametri, ma il concetto fisico no.

Spero che ora sia più chiaro.
Ultima modifica di navigatore il 07/07/2015, 21:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: Uno stesso lavoro compiuto su masse diverse

Messaggioda quantunquemente » 07/07/2015, 20:58

apprezzando moltissimo l'intervento di mathbells e chiedendo scusa al forum tranne che all'utente giasal,intendo precisare ,non per amore di polemica ma per non passare per un totale squilibrato ,che io ho offeso l'utente perchè non si è limitato a dire di non essere convinto del mio suggerimento ma ha assunto,per usare le parole di mathbells,un tono provocatorio e strafottente
ovviamente ciò non mi giustifica,ma ,come si suol dire, "nelle vene non ho acqua"
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Re: Uno stesso lavoro compiuto su masse diverse

Messaggioda GiaSal » 07/07/2015, 22:39

Ora capisco perchè molti scienziati nella storia sono stati derisi. Non per le sciocchezze che dico, ho solo un dubbio che mi tormenta che speravo potessi esprimere e che altri con pazienza aiutarmi, ma perchè appena si ragiona fuori della logica dei canoni vieni attaccato dai sacerdoti della Verità. Quantunquemente non so cosa fai ma spero solo una cosa: che tu non faccia mai il professore. Fai parte di quella classe di arroganti che avendo imparato qualcosa si sentono in diritto di offendere e chiamare asino agli altri. Ricordati non sei nessuno. Non accetto le critiche di provocatore perchè tutto è cominciato con l'asino che mi è stato dato dal Profeta Isaia. Continuerò a scrivere tutte le cazzate che penso sulla fisica fino a quando il moderatore me lo permetterà. Prima che fisici siate uomini umani.
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Re: Uno stesso lavoro compiuto su masse diverse

Messaggioda navigatore » 08/07/2015, 07:05

Aggiungo ancora questo prendendo spunto da Alex .

Una forza $F$ costante che agisce per un tempo $\Deltat$ causa una variazione di quantità di moto della massa $m$ ; si ha che : $F*\Deltat = m*\Deltav$.
Qui si può parlare di "quantità" , poiché una cosa è applicare $F$ per il tempo $t$ a una palla di piombo di massa $M$ , e un'altra cosa è applicare la stessa $F$ per lo stesso tempo $t$ ad una palla di plastica di massa $m<\<M$ . Ma si parla di "quantità di moto" , non " quantità di forza".

La scrittura : $F\Deltat = m\Deltav $ non è solo un altro modo di scrivere : $F = ma = m (\Delta v)/(\Deltat$ , essa porta al concetto importante di "quantità di moto" .

GiaSal, puoi scrivere quello che vuoi , ma se scrivi su un forum devi accettare l'idea di essere eventualmente corretto.

Tutti possono sbagliare, anche gli scienziati. Che non vengono derisi per questo, anzi !
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Re: Uno stesso lavoro compiuto su masse diverse

Messaggioda Faussone » 08/07/2015, 09:30

GiaSal ha scritto:Ora capisco perchè molti scienziati nella storia sono stati derisi. Non per le sciocchezze che dico, ho solo un dubbio che mi tormenta che speravo potessi esprimere e che altri con pazienza aiutarmi, ma perchè appena si ragiona fuori della logica dei canoni vieni attaccato dai sacerdoti della Verità.[...]


Quando si ragiona fuori dai canoni e in più si è neofiti di fisica 99,999999999 su 100 volte si dicono cose prive di senso, e la restante frazione complementare a 100 si dicono cose quasi esatte, ma formalmente male espresse.

Non entro nel merito degli insulti che hai scambiato con altri qui nel forum che depreco da qualunque parte essi provengano, persino se avessero (e per me non ce l'hanno quasi mai) una minima giustificazione, in ogni caso, come ben ti ha detto navigatore (che tra l'altro ha provato a chiarirti alcuni concetti chiave che confondi), se vuoi essere aiutato nel forum devi avere un atteggiamento più modesto e ragionare e riflettere bene sulle risposte che ti vengono date. Leggendo le tue risposte non mi pare il tuo atteggiamento sia stato in questo senso.

Gli scienziati, in quanto scienziati, devono essere umili, (intendo umili nel pensiero scientifico, poi possono essere anche persone molto arroganti e altezzose, ne ho conosciuti sia di umili in senso lato, quelli che stimo anche come persone, oltre ai loro meriti scientifici, e di altezzosi e ...stronzi, ma comunque sempre grandi come scienziati).

Tempo fa qui avevo scritto qualche riflessione in risposta a un utente del forum che aveva espresso concetti simili ai tuoi.
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