Tensione Superficiale e pressione idrostatica negativa
Inviato: 03/03/2015, 00:22
Salve ragazzi,
vi propongo un quesito concettuale su cui mi sto scervellando da qualche tempo. Che relazione PRATICA c'è tra la tensione superficiale e la pressione idrostatica negativa?
Mi spiego meglio. C'è una legge che stabilisce che: P = -2T / r
...dove "P" è la pressione; "T" è la tensione superficiale del liquido considerato, in questo caso stiam parlando d'acqua; "r" è il raggio di curvatura del menisco generato all'interfaccia aria-acqua.
Questa discussione prevede una conoscenza orientativa di questioni prettamente chimiche, quali la forza di adesione di coesione della molecola d'acqua (derivante dalla sua natura di dipolo elettrico) - e quindi del comportamento dell'acquaadsorbita ad una superficie "bagnabile" e del relativo angolo di contatto che si crea tra le interfacce aria-acqua ed acqua-superficie.
Il mio problema è sostanzialmente questo, ragazzi: non riesco a capire per quale motivo, anzi, IN CHE MODO la tensione superficiale possa generare una pressione negativa.
Si: guardando la formula,è chiaro che il contributo di "T" sia "negativizzante" nei riguardi di "P". Com'è pure chiaro che, quanto più piccolo è il raggio di curvatura del menisco che si forma tra interfaccia acqua-aria, tanto più "grande" resterà il parametro -2T (e quindi, tanto più "grande" sarà la |P| in valore assoluto).
Ovviamente, quando dico "grande", intendo "più negativa" in questo caso, eh.
Però, ecco, io non ci arrivo. Non son mai stato una cima in fisica, ma di solito ci son concetti che riesco ad afferare anche io nel mio esser sempliciotto. Che ne so: che la forza sia una massa per accelerazione è un discorso che fila, ad esempio.
Ma proprio non capisco come la tensione superficiale possa determinare una pressione negativa. Qualcuno di voi potrebbe darmi un aiuto, in tal senso?
Vi ringrazio dell'attenzione, in ogni caso!
vi propongo un quesito concettuale su cui mi sto scervellando da qualche tempo. Che relazione PRATICA c'è tra la tensione superficiale e la pressione idrostatica negativa?
Mi spiego meglio. C'è una legge che stabilisce che: P = -2T / r
...dove "P" è la pressione; "T" è la tensione superficiale del liquido considerato, in questo caso stiam parlando d'acqua; "r" è il raggio di curvatura del menisco generato all'interfaccia aria-acqua.
Questa discussione prevede una conoscenza orientativa di questioni prettamente chimiche, quali la forza di adesione di coesione della molecola d'acqua (derivante dalla sua natura di dipolo elettrico) - e quindi del comportamento dell'acquaadsorbita ad una superficie "bagnabile" e del relativo angolo di contatto che si crea tra le interfacce aria-acqua ed acqua-superficie.
Il mio problema è sostanzialmente questo, ragazzi: non riesco a capire per quale motivo, anzi, IN CHE MODO la tensione superficiale possa generare una pressione negativa.
Si: guardando la formula,è chiaro che il contributo di "T" sia "negativizzante" nei riguardi di "P". Com'è pure chiaro che, quanto più piccolo è il raggio di curvatura del menisco che si forma tra interfaccia acqua-aria, tanto più "grande" resterà il parametro -2T (e quindi, tanto più "grande" sarà la |P| in valore assoluto).
Ovviamente, quando dico "grande", intendo "più negativa" in questo caso, eh.
Però, ecco, io non ci arrivo. Non son mai stato una cima in fisica, ma di solito ci son concetti che riesco ad afferare anche io nel mio esser sempliciotto. Che ne so: che la forza sia una massa per accelerazione è un discorso che fila, ad esempio.
Ma proprio non capisco come la tensione superficiale possa determinare una pressione negativa. Qualcuno di voi potrebbe darmi un aiuto, in tal senso?
Vi ringrazio dell'attenzione, in ogni caso!