gabriella127 ha scritto:ok grazie Dissonance per la conferma, pensavo fosse solo questa cosa molto semplice.
Il punto è che in astratto non ha senso fare "derivate" di una successione, e quindi neanche "polinomi di Taylor". Data una successione $a_n$, quello che si può fare è solo la "derivata discreta" (credo che si chiami più spesso "differenza finita"):
\[
\left( \Delta a\right)_n = a_{n+1}-a_n.
\]
Analogamente al caso continuo, un polinomio di grado $k$ è determinato dall'assegnazione di $k$ sue derivate discrete. Si parla allora di "polinomio di Newton":
http://en.wikipedia.org/wiki/Newton_pol ... polynomialSono cose che non servono a nulla nel calcolo dei limiti, ma hanno una importanza in analisi numerica.
Questo era giusto per non lasciare le cose in sospeso