$ int_(a)^(b) f(x) dx= - int_(b)^(a) f(x) dx $

Messaggioda jitter » 31/01/2015, 12:35

La giustificazione "algebrica" di questa proprietà è ovvia, ma riguardo al suo significato geometrico ho un paio di domande:
1) l'interpretazione dell'integrale definito come approssimazione dell'area sottesa al grafico di f(x) nell'intervallo tra a e b è compatibile con questa proprietà? Perché l'area tra a e b oppure l'area tra b e a dovrebbe essere la stessa cosa, a meno di non introdurre un "verso"
2) normalmente scrivo gli integrali mettendo in basso l'estremo più piccolo: $ int_(2)^(3) f(x) dx$. Ma potrei scrivere $int_(8)^(2) g(x) dx $? (stando alla proprietà sopra, sì)
3) Supponiamo di fare una sostituzione in $ int_(0)^(1) (1-x) dx$. Pongo $t = 1 - x$, quindi $dx/dt = -1$. E' corretta la seguente scrittura?

$int_(0)^(1) (1-x) dx = int_(1)^(0) t (-1) dt = - int_(0)^(1) t (-1) dt = int_(0)^(1) t dt$?

Grazie mille.
Avatar utente
jitter
Advanced Member
Advanced Member
 
Messaggio: 645 di 2014
Iscritto il: 29/08/2010, 13:17

Re: $ int_(a)^(b) f(x) dx= - int_(b)^(a) f(x) dx $

Messaggioda Epimenide93 » 31/01/2015, 14:26

Questa proprietà è un trucco formale che serve solo a far tornare i conti nella teoria ingenua che è l'integrazione di Riemann, non ha alcun significato profondo che non sia forzato, ha senso solo relativamente alla teoria stessa ed è quello che hai intuito del "verso". Infatti, la proprietà sparisce non appena si introduce una teoria dell'integrazione che si fondi sulla teoria della misura. La scrittura che proponi al punto 2) è corretta (ma resta inusuale). Sui passaggi al punto 3) direi che non ci sia niente da dire, sono ovviamente corretti.

Ne approfitto per lanciare un OT:
Se qualche professore che passa di qui avesse voglia di spiegarmi che senso ha continuare a spiegare nelle università l'integrazione di Riemann (e che senso ha avuto spiegarla negli ultimi ottant'anni) mi toglierebbe una grossa curiosità.
\( \displaystyle \mathbb{C}^{*} \! \cong \mathbb{R}^{+} \! \times \mathbb{R} / \mathbb{Z} \)

\( \displaystyle {\rm Hom}(A \otimes B, C) \cong {\rm Hom}(A, {\rm Hom}(B,C)) \)

«(...) per consegnare alla morte una goccia di splendore,
di umanità,
di verità...»
Avatar utente
Epimenide93
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 740 di 1840
Iscritto il: 29/02/2012, 11:30

Re: $ int_(a)^(b) f(x) dx= - int_(b)^(a) f(x) dx $

Messaggioda Frink » 31/01/2015, 15:04

Secondo me invece la scrittura al punto due non è corretta. Mi spiego meglio: non si può calcolare quell'integrale, non senza far ricorso alla proprietà del titolo. L'integrale di Riemann infatti si definisce come $int_a^b f(x)dx$ sull'intervallo $[a,b]$. Non ha invece senso definirlo sull'intervallo $[b,a]$ con $b>a$: almeno questo è quello che ho sempre sentito sostenere nei corsi di Analisi.

Per quanto riguarda la domanda di Epimenide, non sono un professore ma mi pare che la scelta di insegnare l'integrale di Riemann sia più che sensata: può essere un po' "ingenuo" e incompleto, ma non ha bisogno di un background di Teoria di Misura così ampio e profondo, il che lo rende adatto all'insegnamento nelle scuole superiori e a tutti coloro che la matematica la toccano solo superficialmente e all'integrale di Riemann si fermano. La pretesa di partire da Lebesgue sarebbe come chiedere di insegnare l'algebra del primo anno d'università al posto dell'algebra di base, perché più generale: è sicuramente vero, ma un ragazzo delle medie come potrebbe coglierne le sfumature necessarie a interiorizzare la materia?
- People think they understand quantum physics. They don't. Only I understand physics. Anyone who says otherwise, can go fuck themselves. - Richard Feynman
Avatar utente
Frink
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 521 di 1348
Iscritto il: 20/10/2013, 16:48
Località: Torino

Re: $ int_(a)^(b) f(x) dx= - int_(b)^(a) f(x) dx $

Messaggioda vict85 » 31/01/2015, 15:27

Epimenide93 ha scritto:Infatti, la proprietà sparisce non appena si introduce una teoria dell'integrazione che si fondi sulla teoria della misura.


La proprietà non sparisce, è solo che ha poco senso quando lavori su spazi più generici. In termini più generici, equivale a dire che se fai cambi di variabile che cambiano l'orientamento allora cambia anche il segno dell'integrale di ogni funzione.

È comunque poco più che una scelta di notazione, di fatto già inclusa nelle altre proprietà dell'integrale.
vict85
Moderatore
Moderatore
 
Messaggio: 7330 di 19253
Iscritto il: 16/01/2008, 00:13
Località: Berlin

Re: $ int_(a)^(b) f(x) dx= - int_(b)^(a) f(x) dx $

Messaggioda Epimenide93 » 31/01/2015, 15:34

Frink ha scritto:(...) non si può calcolare quell'integrale, non senza far ricorso alla proprietà del titolo (...)

Appunto, ma la proprietà c'è ed è ben definita, dove sta il problema?

Frink ha scritto:lo rende adatto all'insegnamento nelle scuole superiori

Su questo non ho niente da dire, infatti ho parlato di università.

Frink ha scritto:non ha bisogno di un background di Teoria di Misura così ampio e profondo

Per parlare d'integrazione non serve questa gran mole di teoria della misura, sono sufficienti le basi. Il tempo risparmiato al primo anno non facendo l'integrazione di Riemann lo si potrebbe spendere proprio per trattare dette basi.

Frink ha scritto:tutti coloro che la matematica la toccano solo superficialmente e all'integrale di Riemann si fermano.

Tipo? (Non è una domanda sarcastica.) Per quel che so qualsiasi applicazione scientifica o ingegneristica prima o poi si trova a dover sguazzare in \(L^2\) o quantomeno a dover trattare l'integrazione multipla (che richiede comunque conoscenze di teoria della misura). Tanto vale spiegare nelle ingegnerie l'integrale di Riemann in termini di funzioni semplici rispetto alla misura Peano-Jordan fin dall'inizio e fare direttamente l'integrazione secondo Lebesgue negli altri corsi scientifici. Cos'è che non torna nel mio ragionamento?


Frink ha scritto:La pretesa di partire da Lebesgue sarebbe come chiedere di insegnare l'algebra del primo anno d'università al posto dell'algebra di base, perché più generale: è sicuramente vero, ma un ragazzo delle medie come potrebbe coglierne le sfumature necessarie a interiorizzare la materia?

A parte che non ho parlato di partire da Lebesgue, se davvero c'è qualcuno a cui non serve si potrebbe fare solo Riemann, ma almeno farlo come si deve (cioè considerandolo l'integrale associato alla misura di Peano-Jordan), sinceramente non vedo dove stia il problema nel partire da Lebesgue, non mi risulta che la teoria classica dell'integrazione di Riemann sia in un qualsiasi modo propedeutica allo studio della teoria della misura. Lo studio sulla ricerca delle primitive (gli "integrali indefiniti") lo si può cominciare molto prima senza collegarlo da subito al calcolo degli integrali (o magari enunciando il teorema fondamentale del calcolo e rimandando la dimostrazione al secondo anno), e quella è la parte manuale, ma la parte teorica dell'integrazione di Riemann resta, dal mio punto di vista, completamente inutile.

vict85 ha scritto:La proprietà non sparisce, è solo che ha poco senso quando lavori su spazi più generici. In termini più generici, equivale a dire che se fai cambi di variabile che cambiano l'orientamento allora cambia anche il segno dell'integrale di ogni funzione.

Hai ragione, la mia affermazione non era del tutto esatta. Comunque "ha poco senso" al punto che non mi pare se ne faccia mai uso in qualche dimostrazione, da un punto di vista teorico se una funzione è misurabile hai sempre tutto quello che ti serve "senza dover spostare nulla". Concordo sul fatto che
vict85 ha scritto:È comunque poco più che una scelta di notazione, di fatto già inclusa nelle altre proprietà dell'integrale.
Ultima modifica di Epimenide93 il 31/01/2015, 15:48, modificato 1 volta in totale.
\( \displaystyle \mathbb{C}^{*} \! \cong \mathbb{R}^{+} \! \times \mathbb{R} / \mathbb{Z} \)

\( \displaystyle {\rm Hom}(A \otimes B, C) \cong {\rm Hom}(A, {\rm Hom}(B,C)) \)

«(...) per consegnare alla morte una goccia di splendore,
di umanità,
di verità...»
Avatar utente
Epimenide93
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 741 di 1840
Iscritto il: 29/02/2012, 11:30

Re: $ int_(a)^(b) f(x) dx= - int_(b)^(a) f(x) dx $

Messaggioda vict85 » 31/01/2015, 15:43

Epimenide93 ha scritto:Ne approfitto per lanciare un OT:
Se qualche professore che passa di qui avesse voglia di spiegarmi che senso ha continuare a spiegare nelle università l'integrazione di Riemann (e che senso ha avuto spiegarla negli ultimi ottant'anni) mi toglierebbe una grossa curiosità.


Se lo chiedono anche alcuni professori di analisi. Ma non lo sostituirebbero con l'integrale di Lebesgue, ma con l'integrale di Henstock-Kurzweil (più nuovo ancora), che per ogni spazio è potente almeno come quello di Lebesgue e che ha una definizione pressoché uguale a Riemann (sono diverse le condizioni che imponi sui punti).

Quest'ultimo tipo di integrale ha vari problemi, che trovi su wiki. In particolare lo spazio delle funzioni Henstock-Kurzweil è più brutto di quello di Lebesgue e in particolar modo non permette di sfruttare a pieno l'analisi funzionale come invece fa egregiamente Lebesgue.

D'altra parte la derivata di ogni funzione derivabile è integrabile, cosa che non è vera neanche in Lebesgue. Inoltre la sua definizione elimina la distinzione tra integrale ‘proprio’ e ‘improprio’ degli integrali di Riemann rendendo il tutto più naturale.
vict85
Moderatore
Moderatore
 
Messaggio: 7331 di 19253
Iscritto il: 16/01/2008, 00:13
Località: Berlin

Re: $ int_(a)^(b) f(x) dx= - int_(b)^(a) f(x) dx $

Messaggioda Frink » 31/01/2015, 15:49

Epimenide93 ha scritto:Tipo? (Non è una domanda sarcastica.) Per quel che so qualsiasi applicazione scientifica o ingegneristica prima o poi si trova a dover sguazzare in \(L^2\) o quantomeno a dover trattare l'integrazione multipla (che richiede comunque conoscenze di teoria della misura). Tanto vale spiegare nelle ingegnerie l'integrale di Riemann in termini di funzioni semplici rispetto alla misura Peano-Jordan fin dall'inizio e fare direttamente l'integrazione secondo Lebesgue negli altri corsi scientifici. Cos'è che non torna nel mio ragionamento?


Senza parlare di Ingegneri o Fisici, ci sono mestieri come l'architetto o il Commercialista che necessitano (o necessiterebbero) di una minima base di calcolo integrale per fare bene il proprio mestiere. Stesso motivo per cui sarebbe bene insegnarlo ai biologi, ai medici e in tutte le facoltà scientifiche che in linea di massima preparano per la ricerca, altrimenti ci si ritrova a parlare di cose come questa (ed è successo davvero).

Per quanto riguarda il resto: non è certo propedeutica nel senso stretto, ma credo che sia utile nel formare la mente dello studente medio, che non sempre al primo/secondo anno ha la capacità di astrazione necessaria ad affrontare un buon corso introduttivo alla teoria della misura. Questi poi sono ragionamenti teorici, c'è sicuramente chi si troverebbe meglio e ci saranno università che trattano così male l'integrale di Riemann che sarebbe meglio cominciare subito con la misura di P-J. Secondo me però la caratterizzazione per somme inf e somme sup non è da buttar via, perché esemplifica un concetto piuttosto intuitivo e risponde ad una domanda che tutti ci siamo fatti almeno una volta nella vita, prima di sentirne parlare. La formazione teorica può, secondo me, venire dopo (e parlo da studente di matematica, incredibile :D).
- People think they understand quantum physics. They don't. Only I understand physics. Anyone who says otherwise, can go fuck themselves. - Richard Feynman
Avatar utente
Frink
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 522 di 1348
Iscritto il: 20/10/2013, 16:48
Località: Torino

Re: $ int_(a)^(b) f(x) dx= - int_(b)^(a) f(x) dx $

Messaggioda vict85 » 31/01/2015, 15:58

Epimenide93 ha scritto:TrA parte che non ho parlato di partire da Lebesgue, se davvero c'è qualcuno a cui non serve si potrebbe fare solo Riemann, ma almeno farlo come si deve (cioè considerandolo l'integrale associato alla misura di Peano-Jordan), sinceramente non vedo dove stia il problema nel partire da Lebesgue, non mi risulta che la teoria classica dell'integrazione di Riemann sia in un qualsiasi modo propedeutica allo studio della teoria della misura. Lo studio sulla ricerca delle primitive (gli "integrali indefiniti") lo si può cominciare molto prima senza collegarlo da subito al calcolo degli integrali (o magari enunciando il teorema fondamentale del calcolo e rimandando la dimostrazione al secondo anno), e quella è la parte manuale, ma la parte teorica dell'integrazione di Riemann resta, dal mio punto di vista, completamente inutile.


Tra l'altro mi è capitato recentemente di ripassarmi gli integrali dato che non li facevo da un po' e per certi versi non sono mai neanche stato molto bravi a farli e mi sono trovato di fronte a notazioni pessime. Per gli integrali indefiniti è comune scrivere \(\displaystyle \int f(x)\,dx \) andando contro il fatto che la variabile dopo il \(\displaystyle d \) è muta e viene assorbita dall'integrale. Di fatto ciò che si intende è \(\displaystyle \int_a^x f(x)\,dx \) dove \(\displaystyle a \) è scelto in modo che sia nel dominio e \(\displaystyle x \) viene supposto variare prima e dopo \(\displaystyle a \) (questa è tra l'altro la vera ragione per la proprietà della discussione).
Ma è evidente che non puoi dire che risolvi gli integrali definiti usando quelli indefiniti che non sono altro che integrali definiti in cui un estremo è variabile. Semplicemente inventarsi una nuova notazione è così difficile!? Che ne so \(\displaystyle \mathrm{Prim}_x f \).
vict85
Moderatore
Moderatore
 
Messaggio: 7332 di 19253
Iscritto il: 16/01/2008, 00:13
Località: Berlin

Re: $ int_(a)^(b) f(x) dx= - int_(b)^(a) f(x) dx $

Messaggioda Epimenide93 » 31/01/2015, 16:07

vict85 ha scritto:Se lo chiedono anche alcuni professori di analisi. Ma non lo sostituirebbero con l'integrale di Lebesgue, ma con l'integrale di Henstock-Kurzweil (...)

Tutto molto interessante, grazie mille!

Frink ha scritto:Senza parlare di Ingegneri o Fisici, ci sono mestieri come l'architetto o il Commercialista che necessitano (o necessiterebbero) di una minima base di calcolo integrale per fare bene il proprio mestiere. Stesso motivo per cui sarebbe bene insegnarlo ai biologi, ai medici e in tutte le facoltà scientifiche che in linea di massima preparano per la ricerca, altrimenti ci si ritrova a parlare di cose come questa (ed è successo davvero).

Il fatto è esilarante, ma tu mi parli di insegnare una cosa a gente che (per lo meno in Italia) ancora non la studia, e qui potrei essere d'accordo con te, io parlo di migliorare un insegnamento che già viene effettuato.

Frink ha scritto:La caratterizzazione per somme inf e somme sup non è da buttar via, perché esemplifica un concetto piuttosto intuitivo e risponde ad una domanda che tutti ci siamo fatti almeno una volta nella vita, prima di sentirne parlare. La formazione teorica può, secondo me, venire dopo (e parlo da studente di matematica, incredibile :D).

Concordo, (anch'io studio matematica ed ho proposto di enunciare un teorema il primo anno e dimostrarlo il secondo), ma tra i tanti approcci possibili per definire l'integrale di Lebesgue ce n'è anche uno che passa per delle somme inferiori e superiori (vedi ad esempio An Introduction to Measure Theory di Terence Tao) opportunamente definite. Per parlare di rettangolini c'è sempre il corso di Calcolo Numerico :snakeman:

vict85 ha scritto:Tra l'altro mi è capitato recentemente (...)

Concordo in toto, la storiella degli "integrali indefiniti" è una cosa atroce.
\( \displaystyle \mathbb{C}^{*} \! \cong \mathbb{R}^{+} \! \times \mathbb{R} / \mathbb{Z} \)

\( \displaystyle {\rm Hom}(A \otimes B, C) \cong {\rm Hom}(A, {\rm Hom}(B,C)) \)

«(...) per consegnare alla morte una goccia di splendore,
di umanità,
di verità...»
Avatar utente
Epimenide93
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 742 di 1840
Iscritto il: 29/02/2012, 11:30

Re: $ int_(a)^(b) f(x) dx= - int_(b)^(a) f(x) dx $

Messaggioda vict85 » 31/01/2015, 16:34

Frink ha scritto:Stesso motivo per cui sarebbe bene insegnarlo ai biologi, ai medici e in tutte le facoltà scientifiche che in linea di massima preparano per la ricerca, altrimenti ci si ritrova a parlare di cose come questa (ed è successo davvero).


In realtà il tizio ha riinventato qualcosa di molto più banale e la cosa che è preoccupante è che sia stato pubblicato.
vict85
Moderatore
Moderatore
 
Messaggio: 7334 di 19253
Iscritto il: 16/01/2008, 00:13
Località: Berlin

Prossimo

Torna a Analisi matematica di base

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 1 ospite