Caratterizzazione per l'olomorfismo

Messaggioda Newdementia » 26/03/2015, 17:31

Salve a tutti i forumisti,
Vi propongo il seguente teorema:
______________________________________________________________________________________________________

Consideriamo un insieme $\Omega sub CC$ aperto. Sia $f=u+iv : \Omega -> CC$. Sia $z_0=x_0+iy_0$ un punto di $\Omega$. Sono equivalenti:

(1) $f$ è olomorfa in $z_0$

(2) $u$ e $v$ sono funzioni differenziabili in $z_0$ e valgono le condizioni di Cauchy-Riemann (cioè $u_x=v_y$ e $-u_y=v_x$)

(3) $u$ e $v$ sono funzioni differenziabili in $z_0$ e la matrice jacobiana $J_{f}(z_0)$ è $CC$-lineare, dove

$J_{f}(z_0)=((u_{x}(z_0),u_{y}(z_0)),(v_{x}(z_0),v_{y}(z_0)))$ (in questo caso s'intende $z_0=(x_0,y_0)$)
______________________________________________________________________________________________________

Questo è il teorema così come è stato fornito dal professore, che ha dimostrato in classe l'equivalenza $(1) iff (2)$. Per quanto riguarda l'altra equivalenza ($(2) iff (3)$) non so bene come procedere.

Ad esempio, per provare che $(2) rArr (3)$, ho considerato la matrice jacobiana $J_{f}(z_0)$, che risulta antisimmetrica per l'ipotesi (2). Per provare la $CC$-linearità ho applicato la definizione di funzione lineare, ma qui mi sfuggono un paio di cose. Primo, il dominio di definizione di $J_{f}(z_0)$, cioè, $J_{f}(z_0): RR^2 -> RR^2$? O no? E, poi, una matrice i cui elementi sono numeri reali, non è sempre $CC$-lineare? (Qualcuno sa fornirmi dei controesempi?) Stando al teorema, ovviamente no, altrimenti mi basterebbe la differenziabilità delle componenti di $f$ per dire che $f$ è olomorfa.

Considerando invece $(3) rArr (2)$, ho pensato di calcolare $J_{f}(z_0)$ in alcuni vettori ad hoc, in modo da ottenere le condizioni di Cauchy-Riemann, ma questa strategia non ha portato da nessuna parte.

Ho provato a consultare il Lang (complex Analysis) e qualche documento online, ma non ho trovato cenni in merito al punto (3) e all'equivalenza $(2) iff (3)$. Qualcuno sa aiutarmi? :smt012

Grazie.
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Re: Caratterizzazione per l'olomorfismo

Messaggioda luc.mm » 26/03/2015, 18:35

Dunque se intendo bene, $ J_{f}(z_0)=((u_{x}(z_0),u_{y}(z_0)),(v_{x}(z_0),v_{y}(z_0))) $ deve essere un'applicazione lineare dai complessi ai complessi su campo complesso.

Cerca di vedere come agisce tale matrice su un numero complesso, ti rendi conto che tale applicazione agisce così:

$ (x+iy):|-> (u_x x+u_y y)+i(v_x x+v_y y) $

Bene ora vediamo come agisce su:

$ (x+iy)(a+ib)=(xa-yb)+i(ya+xb) $

Ottieni:

$ [u_x(xa-yb)+u_y(ya+xb)]+i[v_x(xa-yb)+v_y(ya+xb)] $

Se avessi la linearità avresti chiaramente che tale numero sarebbe:

$ (a+ib)[(u_x x+u_y y)+i(v_x x+v_y y)] $

E ottieni l'espressione:

$ (u_x ax+u_yay-v_x bx-v_y by)+i(v_xax+v_yay+u_xbx+u_yby) $

Che se valgono le condizioni di Cauchy-Riemann è uguale alla precendente. Per ora mi sono fermato all'omogeneità, credo però che sia un modo per provarlo direttamente che dici? Spero di non aver fatto errori.

Andando avanti con l'additività:

$ (x+iy)+(a+ib)=(x+a)+i(y+b) $

A cui è associato:

$ (u_x x+u_xa+u_yy+u_yb)+i(v_x x+v_xa+v_yy+v_yb) $

Se avessi la linearità varrebbe:

$ (u_x x+u_y y)+i(v_x x+v_y y)+(u_x a+u_y b)+i(v_x a+v_y b) $

Quindi nessun problema per l'additività.

Modifica: sicuramente molto meno elegante ma tanto valeva provare.
Ultima modifica di luc.mm il 26/03/2015, 19:31, modificato 1 volta in totale.
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Re: Caratterizzazione per l'olomorfismo

Messaggioda Plepp » 26/03/2015, 19:05

La matrice Jacobiana $J_f""(z_0)$ di $f$ in $z_0=(x_0,y_0)$ rappresenta il differenziale di $f$ in $z_0$ (cioè l'applicazione $w\mapsto J_f"" (z_0)w$) rispetto alla base canonica di $RR^2$. Quando si dice che $J_f"" (z_0)$ è $CC$-lineare si intende che lo è il differenziale.

Il differenziale $Df(x_0,y_0)$ (d'ora in poi $D_f$) di una funzione $f:RR^2\to RR^2$ in un punto $(x_0,y_0)$ è in generale $RR$-lineare, cioè
\[Df(u+v)=Df(u)+Df(v)\qquad \forall u,v\in \mathbb{R}^2\\
Df(\alpha u)=\alpha Df(u)\qquad \forall \alpha\in \mathbb{R},\ \forall u\in \mathbb{R}^2
\]
cioè $Df$ è una funzione lineare sullo spazio vettoriale reale bidimensionale $RR^2$. La $CC$-linearità è qualcosa di più:
\[Df(u+v)=Df(u)+Df(v)\qquad \forall u,v\in \mathbb{C}\\
Df(\alpha u)=\alpha Df(u)\qquad \forall \alpha\in \mathbb{C},\ \forall u\in \mathbb{C}
\]
cioè è la linearità su $CC$, spazio vettoriale complesso di dimensione uno. Ovvio che la $CC$-linearità implica la $RR$-linearità (e non viceversa).

L'unica operazione $CC$-lineare su $CC$ è la moltiplicazione per un numero complesso. In altri termini, tutte (e sole) le funzioni $CC$-lineari $CC\to CC$ sono del tipo $z\mapsto \zeta z$, con $\zeta \in CC$.

Quanto all'implicazione $(2)iff(3)$, per quanto detto $J_f""(z_0)$ è $CC$-lineare se e solo se esiste un numero complesso $\zeta =a+ib$ tale che, per ogni $w=x+iy$, risulta $J_f""(z_0)w=\zeta w$, cioè
\[\begin{pmatrix}
u_x&u_y\\
v_x&v_y
\end{pmatrix}
\begin{pmatrix}
x\\
y
\end{pmatrix}=
\begin{pmatrix}
ax-by\\
by+ax
\end{pmatrix}
\]
cioè se e solo se $u_x=v_y=a$ e $-u_y=v_x=b$.

PS: per caso studi a Bari? ;)
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Re: Caratterizzazione per l'olomorfismo

Messaggioda Newdementia » 26/03/2015, 22:44

@luc.mm
Grazie infinite per la pazienza. Infatti la cosa che mi mancava era l'esatta definizione di funzione $CC$-lineare, quindi non mi volevo impelagare a priori nei calcoli, anche perché pensavo che ci doveva essere un metodo più breve. Tu hai fornito quello più lineare e diretto, che io non volevo affrontare, un po' per pigrizia, un po' perché appunto mi mancava l'esatta definizione e un po' perché volevo capire se ci fosse una strategia più breve. Quindi doppiamente grazie :D

@Plepp
Ecco, il metodo breve. Grazie :smt023
L'unica operazione $CC$-lineare su $CC$ è la moltiplicazione per un numero complesso. In altri termini, tutte (e sole) le funzioni $CC$-lineari $CC\to CC$ sono del tipo $z\mapsto \zeta z$, con $\zeta \in CC$.

Questo come lo dimostro?

p.s. Eh, sì, e spero ancora per poco. Il corso di D'A. non passa inosservato, eh?
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Re: Caratterizzazione per l'olomorfismo

Messaggioda luc.mm » 27/03/2015, 00:35

Newdementia ha scritto:Questo come lo dimostro?


Non dovrebbe bastare il teorema di rappresentazione delle applicazioni lineari tra due spazi vettoriali a dimensione finita sul campo dei complessi tramite matrici?
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Re: Caratterizzazione per l'olomorfismo

Messaggioda Plepp » 27/03/2015, 16:51

Certo, ma in dimensione uno è ancora più immediata la cosa (basta l'omogeneità): se $\varphi$ è lineare,
\[\varphi(z)=\varphi(1)z=:\zeta z\]
:-)
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