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Condizione necessaria e sufficiente affinché un limite esista e sia finito:
$f:A to mathbb{R}$, \( A\subseteq \mathbb{R^2}, (x_o,t_o) \in DA \)
Allora le seguenti condizioni sono equivalenti
(1) \( \lim_{(x,y)\to (x_o,y_o)} f=l \)
(2) \( \forall B\subset A \) t.c. $ (x_o,t_o) \in DB$ \( \Rightarrow \lim_{(x,y)\to (x_o,y_o)} f=l \) con $(x,y) in B$.
Corollario
$f:A to mathbb{R}$, \( A\subseteq \mathbb{R^2}, (x_o,t_o) \in DA \)
se (a) \( \exists B_1, B_2 \subset A \) t.c. \( (x_o,y_o)\in DB_1\cap DB_2 \) e
se (b) \( \lim_{(x,y)\in B_1 \to (x_o,y_o)} f \neq lim_{(x,y)\in B_2 \to (x_o,y_o)} f \)
\( \Rightarrow \nexists \lim_{(x,y)\to (x_o,y_o)} f \)
Non riesco a capire questa enunciato, o meglio penso che ci sia un errore nei miei appunti.
Perché per il punto (b) i due limiti non dovrebbero essere uguali? Il punto che tende a $(x_0, y_0)$ è sempre lo stesso anche se per il primo limite appartiene a $B_1$ e per il secondo, invece, a $B_2$.