Continuità con il concetto di Aderenza

Messaggioda Isaac888 » 26/03/2015, 01:01

Salve a tutti. Devo provare questa faccenda:

$f:[0,1] \rightarrow [0,1]$

così definita: $$f(x)=\begin{cases} x & \mbox{se }x\in [0,1]\cap \mathbb{Q} \\ 0 & \mbox{se }x\in (\mathbb{R}-\mathbb{Q})\cap [0,1],
\end{cases}$$
è continua solo nel punto $0$.

Per provare questo voglio utilizzare la seguente cosa:

"Siano $X$ ed $Y$ due spazi topologici. Una applicazione $f:X\rightarrow Y$ è continua se, $\forall A\subseteq X$ e $\forall x\in X$ aderente ad $A$, il punto $f(x)$ è aderente ad $f(A)$".

Chiaramente $0$ è aderente ad ogni sottoinsieme del tipo $(0,b]$ con $b \leq 1$, perciò $f(0)=0$ è aderente ad $f((a,b])=(\mathbb{Q}\cap(0,b])\cup{0}=[0,b]\cap\mathbb{Q}$ perchè $0$ sta nella chiusura di $(0,b]$.(Non so se può valere come caso puntuale della prop. sopra...)

Ora prendo un punto $p\ne 0$ in $[0,1]$.
Se prendo (per esempio) l'intervallo $A:=(p,1]$, allora $p$ è aderente ad $A$, ma voglio far vedere che $f(p)$ non è aderente a $f(A)={0}\cup((p,1]\cap \mathbb{Q})$. Quest ultimo passaggio dimostrerebbe la tesi con la prop. di cui sopra. Il problema è che quello che ho fatto (tutto) mi puzza un pò, perchè con questo ragionamento mi viene che $f(p)$ sta nella chiusura di $f(A)$, anzi, sta proprio in $f(A)$ per tutti i $p$ irrazionali. C'è qualcosa che non mi torna. Qualcuno può aiutarmi? Dove sbaglio?
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Messaggioda j18eos » 26/03/2015, 12:13

Scusa, ma quella proposizione fornisce una condizione necessaria ma non sufficiente per la continuità? Oppure ricordo male!
Ipocrisìa e omofobìa,
fuori da casa mia!

Semplicemente Armando. ;)
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Re: Continuità con il concetto di Aderenza

Messaggioda _fabricius_ » 26/03/2015, 20:08

Supponiamo che la proposizione sia proprio una doppia implicazione (e che valga "puntualmente").
Allora per dimostrare la continuità in 0 occorre dimostrare che per tutti gli insiemi a cui 0 sia aderente, $0=f(0)$ sia aderente anche all'immagine. Mentre hai considerato solo una particolarissima tipologia di insieme.
Per provare invece la non continuità in $p \ne 0$ allora occorre mostrare che esiste qualche insieme cui p sia aderente mentre $f(p)$ non è aderente all'immagine. Qualcuno per cui resti aderente può esistere (e infatti ne hai beccato uno), basta che non siano tutti.
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Re:

Messaggioda Isaac888 » 27/03/2015, 12:44

j18eos ha scritto:Scusa, ma quella proposizione fornisce una condizione necessaria ma non sufficiente per la continuità? Oppure ricordo male!


Forse ricordi male. Ho appena notato di averla come definizione di continuità sul Manetti a pag 7. L'unica differenza è che al posto di $X$ ed $Y$ ci sono $\mathbb{R}^n$ ed $\mathbb{R}^m$. Il motivo credo sia solo perchè, fino a quella pagina, non ha ancora introdotto il concetto "astratto" di aderenza di un punto ad un insieme, ma solo quello "metrico".

_fabricius_ ha scritto:hai considerato solo una particolarissima tipologia di insieme


(Qui Immagino che frabricius si riferisca, per esempio, alle tipologie non connesse...).
Ultima modifica di Isaac888 il 27/03/2015, 20:03, modificato 3 volte in totale.
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Re: Continuità con il concetto di Aderenza

Messaggioda Isaac888 » 27/03/2015, 16:23

Tentativo di ridimostrazione della continuità in ${0}$:

Supponiamo che $f$ non sia continua in ${0}$. Allora $\exists A\subseteq[0,1]$ t.c. ${0}$ sia aderente ad $A$ ma non ad $f(A)$ (ricordo che ${0}=f({0})$).

Cioè $\exists U$ intorno aperto di ${0}$ t.c. $U\cap f(A)=\emptyset$. Voglio far vedere che questa cosa può essere contraddetta.
Naturalmente $A$ non può essere contenuto in $[0,1]\cap\mathbb{Q}$, altrimenti $f(A)=A$ e si avrebbe che $f(A)$ sarebbe aderente ad $f({0})$. Contro le ipotesi (di assurdo) fatte.
Allora $A\cap (\mathbb{R}-\mathbb{Q})\ne \emptyset$. Allora ${0}\in f(A)$, cioè $U\cap f(A)\ne \emptyset$. Assurdo


Tentativo con la prop di cui al primissimo post per il caso ($p\ne0$):

Se $\exists A\subseteqX$ t.c. $p$ sia aderente ad $A$ ma $f(p)$ non è aderente ad $f(A)$, allora $f$ non è continua in $p$ ($p\ne0$).

1) Se $p \in\mathbb{Q}$, allora $A:=[0,1]\cap(\mathbb{R}-\mathbb{Q})$ è denso in $[0,1]$, perciò $p$ è aderente in $A$. Tuttavia $f(A)={0}$, allora $f({p})={p}$ non è aderente a ${0}$. Infatti $\exists U$ intorno aperto di ${p}$ che non contiene ${0}$.

2) Sia $\alpha\ne0$. Se $p$ non appartiene a $mathbb{Q}$, sia $A:=(\alpha,p)\cap\mathbb{Q}$. Allora $p$ è banalmente aderente ad $A$, ma $f(A)=A$ ed $f({p})={0}$. Perciò è chiaro che $f({p})$ non è aderente ad $f(A)$.

Secondo Tentativo di ridimostrazione della discontinuità in $p\ne0$:

(Lo faccio sfruttando questo: Se la controimmagine dell'intorno di un punto non è intorno per la controimmagine del punto stesso, allora la funzione non è continua nel punto).

Sia $U$ un intorno aperto di $f(p)\ne0$ (Se $f(p)=0$? rinnovo la domanda di cui sotto). Per densità si ha che $U\cap\mathbb{Q}\ne\emptyset$ e $U\cap\(\mathbb{R}-mathbb{Q})\ne\emptyset$. Si vede subito che $f^{-1}(U)={x\in[0,1]|f(x)\in U}=U\cap\mathbb{Q}$ che chiaramente, non solo non è un intorno di $p$, in quanto unione numerabile di singoletti, ma è anche un chiuso. Dunque $f$ non è continua in $p$.

Qualcuno mi dica, per favore, se ho fatto bene.

Domanda:

Ha senso considerare l'intorno $U$ che ho considerato io? Voglio dire, Lo spazio di partenza è $[0,1]$ e ${0}$ è un punto di frontiera. Perchè $U$ sia un intorno di ${0}$ non dovrebbe esistere un aperto $V$ che contiene ${0}$ tutto contenuto in $U$? Ho il dubbio che in questo caso non esista, perchè $U$ e $V$ con quelle caratteristiche dovrebbero avere punti anche al di fuori dell'intero spazio, cioè al di fuori di $[0,1]$.

Oppure posso fare lo gnorri e fare finta di considerare $f$ come la restrizione di una funzione che è definita su un insieme più grosso??
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Re: Continuità con il concetto di Aderenza

Messaggioda Frink » 27/03/2015, 22:09

Isaac888 ha scritto:Supponiamo che $f$ non sia continua in ${0}$. Allora $\exists A\subseteq[0,1]$ t.c. ${0}$ sia aderente ad $A$ ma non ad $f(A)$ (ricordo che ${0}=f({0})$).

Cioè $\exists U$ intorno aperto di ${0}$ t.c. $U\cap f(A)=\emptyset$. Voglio far vedere che questa cosa può essere contraddetta.
Naturalmente $A$ non può essere contenuto in $[0,1]\cap\mathbb{Q}$, altrimenti $f(A)=A$ e si avrebbe che $f(A)$ sarebbe aderente ad $f({0})$. Contro le ipotesi (di assurdo) fatte.
Allora $A\cap (\mathbb{R}-\mathbb{Q})\ne \emptyset$. Allora ${0}\in f(A)$, cioè $U\cap f(A)\ne \emptyset$. Assurdo


Mi pare vada bene.

Isaac888 ha scritto:Tentativo con la prop di cui al primissimo post per il caso ($ p\ne0 $):

Se $ \exists A\subseteqX $ t.c. $ p $ sia aderente ad $ A $ ma $ f(p) $ non è aderente ad $ f(A) $, allora $ f $ non è continua in $ p $ ($ p\ne0 $).

1) Se $ p \in\mathbb{Q} $, allora $ A:=[0,1]\cap(\mathbb{R}-\mathbb{Q}) $ è denso in $ [0,1] $, perciò $ p $ è aderente in $ A $. Tuttavia $ f(A)={0} $, allora $ f({p})={p} $ non è aderente a $ {0} $. Infatti $ \exists U $ intorno aperto di $ {p} $ che non contiene $ {0} $.

2) Sia $ \alpha\ne0 $. Se $ p $ non appartiene a $ mathbb{Q} $, sia $ A:=(\alpha,p)\cap\mathbb{Q} $. Allora $ p $ è banalmente aderente ad $ A $, ma $ f(A)=A $ ed $ f({p})={0} $. Perciò è chiaro che $ f({p}) $ non è aderente ad $ f(A) $.



Anche qui direi che va bene, anche se non ho prestato troppa attenzione al punto 2), che avrei dimostrato in modo più simile al primo:

scelto $p \ne 0$, $p \in \mathbb{R}-\mathbb{Q}$, sia $A=(0,1] \cap \mathbb{Q}$. Siccome $p$ è diverso da $0$ è punto di aderenza di $A$, e siccome $f(A)={0}$ e $f(p)=p$, $f(p)$ non è aderente ad $f(A)$ (per un intorno disgiunto da ${0}$ va bene prendere la ball di raggio $p/2$...).

Isaac888 ha scritto:Domanda:

Ha senso considerare l'intorno $ U $ che ho considerato io? Voglio dire, Lo spazio di partenza è $ [0,1] $ e $ {0} $ è un punto di frontiera. Perchè $ U $ sia un intorno di $ {0} $ non dovrebbe esistere un aperto $ V $ che contiene $ {0} $ tutto contenuto in $ U $? Ho il dubbio che in questo caso non esista, perchè $ U $ e $ V $ con quelle caratteristiche dovrebbero avere punti anche al di fuori dell'intero spazio, cioè al di fuori di $ [0,1] $.

Oppure posso fare lo gnorri e fare finta di considerare $ f $ come la restrizione di una funzione che è definita su un insieme più grosso??


Non credo di aver capito la domanda. Il tuo intorno $U$ è aperto in $[0,1]$ con la topologia di sottospazio se è l'intersezione di un aperto di $\mathbb{R}$ con $[0,1]$, quindi ad esempio per un intorno di ${0}$ va benissimo prendere la ball $B(0,\epsilon)\cap [0,1]$.
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Re: Continuità con il concetto di Aderenza

Messaggioda _fabricius_ » 27/03/2015, 23:05

Il ragionamento del secondo tentativo funziona solo quando U non contiene 0 ed è contenuto in [0,1], e puoi scegliere U in questo modo solo quando $f(p)$ è diverso da 0, cioè quando p è razionale. Se infatti U contiene 0 non è più vero che $f^{-1}(U)=U\cap\mathbb{Q}$.
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Re: Continuità con il concetto di Aderenza

Messaggioda Isaac888 » 28/03/2015, 01:47

Frink ha scritto:Il tuo intorno $U$ è aperto in $[0,1]$ con la topologia di sottospazio se è l'intersezione di un aperto di $\mathbb{R}$ con $[0,1]$, quindi ad esempio per un intorno di ${0}$ va benissimo prendere la ball $B(0,\epsilon)\cap [0,1]$.


Direi che hai ragionissima. Era esattamente quello che mi serviva sapere.

Frink ha scritto:scelto p≠0, p∈R−Q, sia A=(0,1]∩Q. Siccome p è diverso da 0 è punto di aderenza di A, e siccome f(A)={0} e f(p)=p, f(p) non è aderente ad f(A) (per un intorno disgiunto da {0} va bene prendere la ball di raggio p2...).


$f(A)=A$ nel caso in cui $A=(0,1]\cap\mathbb{Q}$ ed $f(p)=0$ se $p\in(\mathbb{R}-\mathbb{Q})$.

Nel passaggio 2) prendo $A$ fatto a quella maniera perchè prendendo $(0,1]\cap\mathbb{Q}$, questo viene lasciato fisso da $f$, mentre $p$ viene mandato in $0$. A questo punto le immagini sono aderenti e non ho risolto nulla. Infatti nello svolgere la dimostrazione ero stato tentato di fare come te, appunto, come dici, per "analogia" con 1). Salvo poi aver scoperto e posto rimedio (spero a modo!) a quello che ho detto.

_fabricius_ ha scritto:Il ragionamento del secondo tentativo funziona solo quando U non contiene 0 ed è contenuto in [0,1], e puoi scegliere U in questo modo solo quando f(p) è diverso da 0, cioè quando p è razionale. Se infatti U contiene 0 non è più vero che f−1(U)=U∩Q.


Ci provo:

Se $f(p)=0$, siano $\epsilon>0$, e $U_{\epsilon}:=B(0,\epsilon)\cap[0,1]$ un su intorno in $[0,1]$. Allora $f^{-1}(U_{\epsilon})={x\in[0,1]| 0\leq f(x)<\epsilon}=( [0,\epsilon)\cap\mathbb{Q} )\cup ( [0,1]\cap(\mathbb{R}-\mathbb{Q}) ) = U_{\epsilon} \cup [ [\epsilon,1]\cap(\mathbb{R}-\mathbb{Q})]$
che è un intorno di $p$ solo se $p\inU_{\epsilon}$, ma se $\epsilon$ è abbastanza piccolo, dato che $p\ne0$, si ha che $p$ non appartiene ad $U_{\epsilon}$. Allora ho trovato un intorno di $f(p)=0$ la cui controimmagine non è intorno per $p$. Quindi $f$ non è continua.

Così può tornare?
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Re: Continuità con il concetto di Aderenza

Messaggioda _fabricius_ » 28/03/2015, 18:04

Mi sembra tutto corretto Isaac!
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