civamb ha scritto:Una piccola curiosità. Sia ingegneria fisica che ingegneria matematica al politecnico di Milano permettono di accedere senza debiti formativi al CdL magistrale in ingegneria nucleare, una delle lauree piú interessanti e complete offerte dal polimi con 3 indirizzi :
Nuclear Plants
The NP programme addresses the key issues and the perspectives of innovation in nuclear energy. The students will find courses enabling to face topics like: new generation nuclear reactors, safety strategies and assessment, risk and reliability of plants and complex systems, radiochemistry for waste and fuel management, waste repositories and decommissioning, radiation protection and contaminants, nuclear materials.
Moreover, lectures and experimental experiences will be performed on the TRIGA research reactor at LENA lab.
Nuclear Technologies
The NT programme is devoted mainly to non-energetic applications of nuclear engineering, such as medical and industrial applications, radiation protection, dosimetry and nuclear electronics. These applications involve radiation fields from particle accelerators, isotopic sources and research nuclear reactors.
Radiation detection and dosimetry together with their associated electronics are relevant topics in the framework of this programme, since they play a fundamental role for the characterization of these radiation fields.
Nuclear Systems Physics
The NSP programme aims at covering all the most important subjects in Physics having relevance in Nuclear Engineering. Depending on the specific student’s choices, a list of such topics – by no means exhaustive – includes: physics of matter and nanostructures, physics of nuclear materials, plasma physics, nuclear physics, accelerator physics and more, also thanks to the inclusion of selected courses from other MsC programmes @ Polimi and from other Universities.
In verità i percorsi propedeutici "naturali" sono Ing Fisica e Ing Energetica. Il problema di chi viene da Ing Fisica/Matematica è che non è assolutamente preparato per capire la parte impiantistica. Lo so perchè ci ho fatto un semestre in Nucleare al Polimi e ho direttamente conosciuto gli Ing Fisici. D'altra parte loro sostenevano fortemente come non esista nulla di peggio della triennale in Ing Fisica e quindi dicevano di non essere affatto spaventati.....
Personalmente trovo che l'idea di unire la forma mentis ingegneristica e le hard skills delle pure sciences sia una bella idea. Ma sopratutto "matchi" bene le esigenze di alcuni studenti.
Credo che per rendere il corso competitivo bisogni evitare di avere il corso di laurea come un agglomerato di corsi scollegati.
Se vogliamo il problema sta proprio nel metodo di valutazione, non nei contenuti offerti.... Ma qui è il discorso è complesso.
Credo che questa sia invece la cosa più apprezzata. Da laureato in ingegneria matematica ti posso confermare che molte aziende mi hanno contattato anche per ruoli non strettamente pertinenti alla mia formazione, e che ci sono aziende che espressamente non vogliono ingegneri perché non piace il loro modo di ragionare.
Credo che questa sia invece la cosa più apprezzata. Da laureato in ingegneria matematica ti posso confermare che molte aziende mi hanno contattato anche per ruoli non strettamente pertinenti alla mia formazione, e che ci sono aziende che espressamente non vogliono ingegneri perché non piace il loro modo di ragionare.
Secondo me ing mtm [non so molto di ing fis] colma un divario che negli ultimi anni è diventato molto evidente, e produce figure con forte conoscenza teorica e capacità di ragionamento che però hanno anche idea di cosa significhi lavorare con "cose che esistono". La versatilità è una delle nostre armi migliori, che rende molto facile prenderci e riassegnarci da un lavoro ad un altro anche molto diverso, cosa comune per chi fa consulenza.
Insomma, mi sembra un punto di vista un po' di parte.
C'è davvero un'immensità di cose che non fate di "Ingegneria". Te lo dico perchè ho un caro amico Ing Mat.
Farsi un'idea pratica delle cose è molto difficile. E voi toccate troppi aspetti qui e là per farvela. Ma, sopratutto, non affrontate mai, mai, durante il vostro corso di studi niente di realmente pratico.
Che sia un impianto, una turbomacchina, un qualunque tipo di aggeggio.
Non basta il metodo e qualcuno che scassa un po' più i maroni sui conti o sulle unità di misura.
E' il senso critico.
E, perdonami, ma è quel senso critico proprio di chi ha fatto l'Ingegnere (ben prima che Ing Mtm e Fis esistessero) che ha permesso a tanti Ing ti eccellere nei campi più disparati e, sopratutto, come Managers.