Consiglio su robotica

Messaggioda @giuto » 30/08/2016, 14:16

Salve a tutti, in questo periodo devo iscrivermi all'università e mi piacerebbe studiare ingegneria robotica e dell'automazione a pisa. Tuttavia è solamente un corso di laurea magistrale a cui si può accedere da diverse triennali, ad esempio ingegneria meccanica, elettrica, elettronica e informatica. Non essendo io un esperto del settore, ho pensato di chiedere qui se qualcuno sa quale triennale è preferibile intraprendere per trovarsi meglio successivamente.. io avevo pensato a meccanica, ma non so se è la più adeguata o è meglio informatica..
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Re: Consiglio su robotica

Messaggioda Intermat » 30/08/2016, 15:17

@giuto ha scritto:Salve a tutti, in questo periodo devo iscrivermi all'università e mi piacerebbe studiare ingegneria robotica e dell'automazione a pisa. Tuttavia è solamente un corso di laurea magistrale a cui si può accedere da diverse triennali, ad esempio ingegneria meccanica, elettrica, elettronica e informatica. Non essendo io un esperto del settore, ho pensato di chiedere qui se qualcuno sa quale triennale è preferibile intraprendere per trovarsi meglio successivamente.. io avevo pensato a meccanica, ma non so se è la più adeguata o è meglio informatica..

Dipende come hanno strutturato il corso triennale nell'università dove vuoi frequentare. Solitamente, almeno così è a Roma Tor Vergata, una triennale in ing. Informatica va bene per proseguire con robotica ma dipende molto dal taglio che le danno. Un altro ragazzo, in qualche altro topic, ha scritto che nell'università dove frequenterà lui il corso di ing. automazione è incluso in ing. elettronica. Insomma dipende, non c'è una soluzione univoca. In ogni caso mi sembra che ing. meccanica sia, tra le possibili soluzioni, una delle peggiori dato che di informatica e materie affini ne vedresti veramente poche.
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Re: Consiglio su robotica

Messaggioda civamb » 30/08/2016, 21:00

Condivido il messaggio precedente. Vista l'interdisciplinarità direi che ingegneria elettronica é ottima. Come laurea magistrale "ingegneria robotica" a Genova rappresenta l'eccellenza.
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Re: Consiglio su robotica

Messaggioda anonymous_40e072 » 01/09/2016, 09:51

In verità Meccatronica al Polimi è una laurea magistrale di Meccanica.
Secondo me il percorso peggiore è Ing Informatica. Gli Ing Informatici non fanno niente di Ingegneria: scienze delle costruzioni? tecnologia meccanica? materiali? cinematica/dinamica? fisica tecnica? Son quei corsi di base che non puoi evitare.
Assolutamente meccanica o elettronica. I due ruoli in generale si sovrappongono.
Probabilmente Elettronica è il più flessibile.
Poi dipende anche dalle intenzioni di ognuno. Se vuoi lavorare da Ingegnere, cioè se vuoi lavorare per una società che realizza robot, ribadisco il mio punto di vista.
Se vuoi fare ricerca, sicuramente la parte più Matematica viene fuori e Informatica diventa più importante.
Voglio aggiungere anche una cosa: Meccanica al Polimi è una bella legnata, alla magistrale lavorano tutto su Matlab, di cose complesse se ne vedono. Dalle vibrazioni, alla dinamica, alla teoria dei segnali (controllo e misure).
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Re: Consiglio su robotica

Messaggioda Intermat » 01/09/2016, 17:34

iSte, ma come fai ad occuparti di automazione facendo meccanica se in 5 anni non vedi uno, e dico uno, esame di controlli automatici e sistemi dinamici? Un ing meccanico collaborerà, senza dubbio, con gli ing dell'automazione per progettare i componenti di un robot però non si occupa di automazione in senso stretto. Anche perché non ne ha, spesso (magari al polimi non è così), le basi di informatica. Per lavorare come ing. dell'automazione o si fa l'omonima laurea o un indirizzo interno al CdL di ing. elettronica o informatica. Dipende molto dall'Università e da dove decide di inserire questo sotto-indirizzo.

Ps: tra l'altro che se ne fa di scienze o fisica tecnica un ingegnere di questo tipo non mi è chiaro. I singoli pezzi verranno progettati da altri, lui si occuperà di software, apprendimento automatico e tutto ciò che è connesso con l'aspetto informatico del problema.
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Re: Consiglio su robotica

Messaggioda civamb » 01/09/2016, 19:05

Avete presente il robot presentato pochi mesi fa dall'IIT? Il coordinatore del gruppo é un ingegnere elettronico. I meccanici si occupano quasi esclusivamente della progettazione delle varie componenti della struttura.
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Re: Consiglio su robotica

Messaggioda anonymous_40e072 » 02/09/2016, 14:31

Intermat ha scritto:iSte, ma come fai ad occuparti di automazione facendo meccanica se in 5 anni non vedi uno, e dico uno, esame di controlli automatici e sistemi dinamici? Un ing meccanico collaborerà, senza dubbio, con gli ing dell'automazione per progettare i componenti di un robot però non si occupa di automazione in senso stretto. Anche perché non ne ha, spesso (magari al polimi non è così), le basi di informatica. Per lavorare come ing. dell'automazione o si fa l'omonima laurea o un indirizzo interno al CdL di ing. elettronica o informatica. Dipende molto dall'Università e da dove decide di inserire questo sotto-indirizzo.

Ps: tra l'altro che se ne fa di scienze o fisica tecnica un ingegnere di questo tipo non mi è chiaro. I singoli pezzi verranno progettati da altri, lui si occuperà di software, apprendimento automatico e tutto ciò che è connesso con l'aspetto informatico del problema.


Parlo del PoliMi ovviamente. L'ho scritto ad inizio post.
Non sono d'accordo con la tua visione molto specializzante e professionalizzante di un corso di studi.
E non sono nemmeno d'accordo sullo spirito "ognuno fa il suo lavoro". Non esiste più questa concezione.
Al Politecnico ci parlano tutti i giorni di come il lavoro dell'Ingegnere sia diventando sempre più di team working e meno individuale. Per riuscire ad innovare, bisogna essere ben coordinati, efficienti e sopratutto elastici. Bisogna avere una preparazione interdisciplinare per saper comunicare con chiunque, per saper comprendere ogni problema, almeno a grandi linee.
Nessuno ha bene idea di che cosa ti occuperai nella tua vita, sopratutto per un Ingegnere.
E' vero, il mondo si complica ogni giorno di più a ritmi impressionanti, e c'è bisogno di studiare/sapere sempre più cose. E allora qualcuno dice, non perdiamo in tempo in nozioni inutili. Per me, non è la soluzione, anzi. Quelle discipline di base che caratterizzano da più di un secolo la forma mentis ingegneristica italiana (e che di fatto ci hanno reso capaci) sono fondamentali più che mai, proprio perchè tutto intorno a noi si complica e si riempie sempre più di particolari, rendendo necessario un metodo rigoroso. Diventa allora fondamentale avere un pensiero strutturato, metodico, logico, puramente scientifico. Una cosa su cui abbiamo sempre creduto in Italia e, per questo, siamo uno dei pochi paesi al mondo a far studiare così nel dettaglio, così da scienza pura, le basi. Analisi non è Single Variable Calculus al MIT, così come non fanno Fisica Tecnica e Scienze delle Costruzioni al nostro livello. Per loro sono nozioni da ricerca, da PhD.
Se poi entriamo nello specifico nella robotica, che quindi è puramente un settore ingegneristico, che quindi ancora riguarda la realizzazione di un oggetto/prodotto, bè, le problematiche sono di natura ingegneristica e quindi pertanto strettamente legate a quelle discipline di base caratterizzanti dell'ingegneria.
E quindi, oltre a Fisica Tecnica o Scienze delle Costruzioni, diventano fondamentali materie come Tecnologia Meccanica, Scienze dei Materiali, Misure e senz'altro come giustamente tu dici, Controllo e Sistemi Dinamici. Ma se tu prendi il corso in Meccanica "Meccatronica E ROBOTICA" al PoliMi queste cose ce le ha dentro tutte. Come ti ho detto, sul controllo lavorano tantissimo in Matlab. Saper programmare è ormai prerogativa di qualunque ingegnere. Almeno in VBA in Excel e in Matlab, e magari pure C.
Dico solo, non sottovalutate l'importanza delle materie "pratiche". Ci abituano troppo a pensare in modo astratto. Poi nella realtà le cose funzionano diversamente. Pochi modelli teorici e tanta sperimentazione. E lo dice uno che si occupa abbastanza di Fluidodinamica, dove c'è una marea di Fisica; le correlazioni semi empiriche dominano.
Sia chiaro, il percorso più appropriato rimane Elettronica. Ma se evidentemente esiste un percorso chiamato Robotica a Meccanica e non ad Automazione o Informatica, qualche motivo c'è.

P.S. Mi chiedo come un'università 'seria' possa non far fare ad un ingegnere dell'area industriale ma non solo, un esame di Controlli e Dinamica. E' assurdo. Però questo è un problema del corso di studi del tuo ateneo.
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Re: Consiglio su robotica

Messaggioda civamb » 02/09/2016, 14:57

La caratteristica vincente di un buon ingegnere é proprio quella di saper fondere la conoscenza teorica con quella pratica- sperimentale. I modelli teorici sono importanti ma chi fa ingegneria dovrà scontrarsi con la necessità di applicarli per raggiungere un obbiettivo concreto, ben lontano da un mondo ideale...e qui viene il difficile!
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Re: Consiglio su robotica

Messaggioda Intermat » 02/09/2016, 16:57

iSte tu parli espressamente di un particolare corso di meccanica mirato alla robotica. Logico che se esiste, come al polimi, è adatto. Nelle altre università, dove mediamente non esiste, meccanica non include quasi mai controlli automatici e sistemi dinamici in quanto non sono ing-ind ma espressamente ing-inf e a meccanica ing-inf non è caratterizzante. È un dato di fatto. Se trovi dei CdL che lo fanno proporranno si è no 9 cfu in tutti e 5 gli anni. In un indirizzo mirato all'automazione che in media è sotto ingegneria elettronica o informatica se ne fanno almeno 18/21 cfu di controlli e, ovviamente, molti di più di ing-inf in generale.
Sul discorso che un ingegnere deve sapere scienze o fisica tecnica lo trovo stupido in quanto se ti occupi di supply chain, logistica, database, machine learning e altro non ti serve affatto. Fidati che l'approccio scientifico lo ottieni lo stesso facendo molti più esami di mat/xx e ing-inf/xx. Sinceramente io sono contento di non aver perso tempo su scienze o fisica tecnica dato che quei campi non saranno i miei.

Sulla interdisciplinarità sono d'accordo però attualmente le competenze sono molto più settoriali. Tu puoi avere una infarinatura di vari aspetti dell'ingegneria ma poi farai solo una piccola parte. Cioè un ing motorista non si occupa di aerodinamica ma non è che non la conosca. Quello che voglio dire è che, a meno di CdL mirati, un ing meccanico non ha le conoscenze per occuparsi di automazione in senso stretto perché di controlli, sistemi dinamici e filtri ne sa veramente poco. Non è un caso che gli ing. Informatici e elettronici si occupano del controllo anche di un tokamak cosa che non fa direttamente un ing meccanico o nucleare.
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Re: Consiglio su robotica

Messaggioda anonymous_40e072 » 02/09/2016, 18:22

Intermat ha scritto:iSte tu parli espressamente di un particolare corso di meccanica mirato alla robotica. Logico che se esiste, come al polimi, è adatto. Nelle altre università, dove mediamente non esiste, meccanica non include quasi mai controlli automatici e sistemi dinamici in quanto non sono ing-ind ma espressamente ing-inf e a meccanica ing-inf non è caratterizzante. È un dato di fatto. Se trovi dei CdL che lo fanno proporranno si è no 9 cfu in tutti e 5 gli anni. In un indirizzo mirato all'automazione che in media è sotto ingegneria elettronica o informatica se ne fanno almeno 18/21 cfu di controlli e, ovviamente, molti di più di ing-inf in generale.
Sul discorso che un ingegnere deve sapere scienze o fisica tecnica lo trovo stupido in quanto se ti occupi di supply chain, logistica, database, machine learning e altro non ti serve affatto. Fidati che l'approccio scientifico lo ottieni lo stesso facendo molti più esami di mat/xx e ing-inf/xx. Sinceramente io sono contento di non aver perso tempo su scienze o fisica tecnica dato che quei campi non saranno i miei.

Sulla interdisciplinarità sono d'accordo però attualmente le competenze sono molto più settoriali. Tu puoi avere una infarinatura di vari aspetti dell'ingegneria ma poi farai solo una piccola parte. Cioè un ing motorista non si occupa di aerodinamica ma non è che non la conosca. Quello che voglio dire è che, a meno di CdL mirati, un ing meccanico non ha le conoscenze per occuparsi di automazione in senso stretto perché di controlli, sistemi dinamici e filtri ne sa veramente poco. Non è un caso che gli ing. Informatici e elettronici si occupano del controllo anche di un tokamak cosa che non fa direttamente un ing meccanico o nucleare.


Allora, punto primo: ognuno qui dà la sua opinione, porta la sua esperienza e parla di quello che sa. E' un forum ed è fatto per questo. Non ho detto che tutti i corsi in Italia di Ingegneria Meccanica siano strutturati come al Polimi, ho parlato del corso al Polimi perchè è ciò che conosco e, in un certo senso, è il riferimento da prendere.
Punto secondo: non è una sfida a chi ha ragione e chi torto. Ognuno è libero di pensarla come meglio crede. Penso di essermi spiegato e di aver motivato: poi sta a chi legge trarne gli spunti positivi.
Punto terzo: purtroppo non è la tua opinione contro la mia, è la tua opinione contro 150 anni di storia di Politecnici e non solo. Nel vecchio ordinamento i primi 3 anni erano identici per tutte le Ingegnerie. Stessi esami per tutti indipendentemente dall'indirizzo. Per Intermat non ha senso? Fatti due domande. E non si è voluta cambiare la struttura perchè non funzionava, la struttura è stata cambiata per essere più coerenti con la struttura universitaria internazionale del 3+2. Allora, dovendo mandare sul mondo del lavoro persone già dopo 3 anni, si è dovuto ridurre il numero di esami in comune per far spazio già da prima a materie specializzanti.
Punto quarto: sai che si fa a Ingegneria Nucleare Polimi? Si fa fare Impianti Nucleari e Fisica dei Reattori a Fissione pure a chi prende il percorso Tecnologie, orientato a fini non energetici. Perchè? Vai a leggerti la loro brochure di introduzione al MSc. Troverai scritto di come ritengono coniugare le due diverse facce di Nucleare per dare una forma mentis allo studente, sebbene i due campi siano profondamente distinti.
Punto quinto: l'Ingegnere viene formato anche in proiezioni di occupare posizioni via via crescenti. Più cresci, più hai uno sguardo dall'alto su tutto ciò che accade sotto. E per prendere le decisioni giuste, bisogna sapersi intendere di un po' di tutto.

Poi oh, vuoi capire, bene, non vuoi capire? Ne risentirai sulla tua pelle.
Qui, io ho finito.
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