Re: Spinosa questione Lavoro vs Studio

Messaggioda civamb » 18/01/2017, 09:55

Un ingegnere meccanico triennale, in campo energetico, può ambire senza problemi al coordinamento di una sezione aziendale come la produzione o la manutenzione. Credimi che nel panorama italiano non é una brutta prospettiva.
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Re: Spinosa questione Lavoro vs Studio

Messaggioda Intermat » 18/01/2017, 12:13

civamb ha scritto:Un ingegnere meccanico triennale, in campo energetico, può ambire senza problemi al coordinamento di una sezione aziendale come la produzione o la manutenzione. Credimi che nel panorama italiano non é una brutta prospettiva.

Sicuramente avrebbe qualche nozione per farlo ma non so quante aziende siano interessate. Grandi aziende, a meno di non fare un figurone al colloquio e non avere qualcosa di particolare col CV non ti guardano proprio. Ovviamente, ripeto, le eccezioni ci sono ma sono, per l'appunto, eccezioni.
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Re: Spinosa questione Lavoro vs Studio

Messaggioda civamb » 18/01/2017, 16:30

Qualche nozione? Io ho lavorato un decennio nel settore energetico (produzione di energia) e le sezioni esercizio, manutenzione e sicurezza di una delle più grandi centrali del nord Italia hanno al vertice 3 ingegneri meccanici triennali. Nel primo caso il vice é un ingegnere gestionale triennale.

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Re: Spinosa questione Lavoro vs Studio

Messaggioda Vulplasir » 18/01/2017, 19:05

le sezioni esercizio, manutenzione e sicurezza di una delle più grandi centrali del nord Italia hanno al vertice 3 ingegneri meccanici triennali


Ovviamente, ripeto, le eccezioni ci sono ma sono, per l'appunto, eccezioni
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Re: Spinosa questione Lavoro vs Studio

Messaggioda Intermat » 18/01/2017, 21:47

civamb ha scritto:Qualche nozione? Io ho lavorato un decennio nel settore energetico (produzione di energia) e le sezioni esercizio, manutenzione e sicurezza di una delle più grandi centrali del nord Italia hanno al vertice 3 ingegneri meccanici triennali. Nel primo caso il vice é un ingegnere gestionale triennale.

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Io ti posso dire quello che vedo su siti che riportano le offerte di lavoro da parte delle aziende. Non ho mai detto che sia impossibile ma ho detto che è molto più difficile trovare qualcosa con la triennale. Tra l'altro è oggettivo che durante la triennale di cose veramente utili, lavorativamente parlando, se ne fanno poche. In tre anni ci saranno si e no 4/5 corsi "pratici", devi togliere tutto il primo anno e almeno metà del secondo. Detto questo l'esperienza fa molto di più dei due anni di studio in più quindi non mi sorprende che nel tempo un laureato triennale possa diventare responsabile di un intero reparto come la manutenzione.
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Re: Spinosa questione Lavoro vs Studio

Messaggioda civamb » 20/01/2017, 07:06

Altri esempi di ing triennali (ambientali) piazzati bene posso farli in ambito di consulenza e progettazione di turbine ed impianti a ciclo combinato in una delle più grandi aziende del settore. Conta molto il tipo di tesi che si fa, ovviamente, oltre al tirocinio. Una laurea magistrale non prepara per il lavoro e questo lo affermo per esperienza diretta. Le lauree professionalizzanti in pratica non esistono...non a caso inizieranno con il prossimo anno accademico.

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Non parlavo di carriere nel tempo ma come primo impiego dopo neanche un anno di affiancamento.
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Re: Spinosa questione Lavoro vs Studio

Messaggioda Intermat » 20/01/2017, 10:11

civamb ha scritto:Altri esempi di ing triennali (ambientali) piazzati bene posso farli in ambito di consulenza e progettazione di turbine ed impianti a ciclo combinato in una delle più grandi aziende del settore. Conta molto il tipo di tesi che si fa, ovviamente, oltre al tirocinio. Una laurea magistrale non prepara per il lavoro e questo lo affermo per esperienza diretta. Le lauree professionalizzanti in pratica non esistono...non a caso inizieranno con il prossimo anno accademico.

Ps
Non parlavo di carriere nel tempo ma come primo impiego dopo neanche un anno di affiancamento.

Io ti posso dire che tutti quelli che conosco, e sono parecchie persone, che hanno cercato qualcosa alla triennale non hanno trovato niente di interessante. Gli annunci sono quelli di cui ti parlavo. Sicuramente altri casi, come quelli che citavi tu, avranno avuto maggior fortuna ma sono pochi. Sul fatto che la laurea, anche magistrale, non prepari veramente al lavoro sono d'accordo ma, indubbiamente, tutti quegli esami più utili a qualsiasi professione vengono fatti alla magistrale. Per dire io ho studiato Operations Management e Project Management, entrambi molto richieste, solo alla magistrale. Oggettivamente senza quelle conoscenze, per quanto di base, non vedo come una persona possa interfacciarsi con un ambiente relativo alla produzione o alla logistica. Non dico che è impossibile ma ci sono molte più conoscenze di base, idee di fondo, che vanno recuperate e assimilate.

PS: Sull'utilità della tesi e dello stage sinceramente nutro perplessità. Conosco un ragazzo che dopo un anno dalla laurea, con una tesi molto accademica e poco aziendale, è leader di progetto in una società di consulenza mentre un altro mio amico, senza mai aver fatto stage e con una tesi sui bilanci ambientali puramente teorica, ha trovato facilmente lavoro prima in una società di consulenza e poi in un altra grande società. Altri, che hanno fatto stage molto utili anche in grandi aziende, sono nelle medesime situazioni. Insomma argomento della tesi e stage non mi sembrano fondamentali, almeno per le prime assunzioni.
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Re: Spinosa questione Lavoro vs Studio

Messaggioda civamb » 20/01/2017, 11:28

Ho esperienze diverse. Una tesi all'interno di un'azienda può essere un buon trampolino per l'assunzione. Spesso viene snobbato anche il master, invece può rappresentare una valida alternativa professionalizante.
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Re: Spinosa questione Lavoro vs Studio

Messaggioda Intermat » 20/01/2017, 12:01

civamb ha scritto:Ho esperienze diverse. Una tesi all'interno di un'azienda può essere un buon trampolino per l'assunzione. Spesso viene snobbato anche il master, invece può rappresentare una valida alternativa professionalizante.

Per quanto riguarda lo stage pre-laurea dipende molto dall'azienda. Purtroppo molte aziende, soprattutto multinazionali, hanno dei piani e dei vincoli per le assunzioni abbastanza stringenti e quindi, è capitato a diversi colleghi, non necessariamente una buona figura durante lo stage permette l'assunzione con un contratto a tempo determinato o di apprendistato. In altri casi, specialmente in aziende ICT e di consulenza il discorso è diverso ed è più facile rimanere. Almeno, quelli che conosco che hanno fatto stage in questi ambienti sono rimasti un po' tutti o comunque avevano l'opportunità di farlo.

Per quanto riguarda il master, effettivamente dagli studenti non viene considerato quasi per nulla. Io stesso lo farei solo se fosse relativo ad un particolare argomento di mio interesse e se ci fossero almeno 4/5 mesi di stage (spesso è così) nel corso del master. Anche perché in questo modo con il contributo dello stage mi ripagherei (più o meno) il master.
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