Re: Ingegneria

Messaggioda 38luglio » 30/08/2015, 13:22

Sì,so bene che lo studio sia sempre teorico,per pratico intendevo improntato alla produzione industriale ,per la quale temo che serva più buon senso e intuito piuttosto che capacità teoriche. Allora mi chiedo se realmente queste conoscenze servano,non perché non mi piaccia studiarle(è il contrario) ma perché impegnarsi per acquisirle per almeno 5 anni dovrebbe implicare di fare un lavoro in cui vengono applicate. Il mio timore invece è ritrovarsi a firmare semplicemente progetti in modo passivo. Non so voi ma nell'attuale realtà industriale italiana trovo difficile che un ingegnere possa realmente applicare le sue competenze tecnico-scientifiche. Cosa ne pensate?
38luglio
Starting Member
Starting Member
 
Messaggio: 3 di 24
Iscritto il: 30/08/2015, 10:49

Re: Ingegneria

Messaggioda giuliofis » 30/08/2015, 13:26

38luglio ha scritto:Sì,so bene che lo studio sia sempre teorico,per pratico intendevo improntato alla produzione industriale ,per la quale temo che serva più buon senso e intuito piuttosto che capacità teoriche. Allora mi chiedo se realmente queste conoscenze servano,non perché non mi piaccia studiarle(è il contrario) ma perché impegnarsi per acquisirle per almeno 5 anni dovrebbe implicare di fare un lavoro in cui vengono applicate. Il mio timore invece è ritrovarsi a firmare semplicemente progetti in modo passivo. Non so voi ma nell'attuale realtà industriale italiana trovo difficile che un ingegnere possa realmente applicare le sue competenze tecnico-scientifiche. Cosa ne pensate?

Per fare un progetto spesso, è vero, basta solo l'intuito. Per fare un buon progetto che punti alla miglior qualità col minor prezzo (o giusto compromesso tra i due), però, il solo intuito non basta mai.
giuliofis
 

Re: Ingegneria

Messaggioda anonymous_40e072 » 30/08/2015, 13:28

38luglio ha scritto:Approfitto di questo thread per esprimere i miei dubbi su Ingegneria. Anche io ho ottenuto la maturità scientifica ed ho intenzione di iscrivermi a questo cdl, pur sapendo che le materie di base caratteristiche del liceo scientifico(matematica e fisica) non sono il fine ultimo. Ecco allora mi chiedo proprio questo: nella professione queste materie contano e danno vantaggi rispetto ad un perito, oppure di fatto un ingegnere è allo stesso livello di uno che ha frequentato l'industriale? Mi chiedo anche se ciò che si studia non sia troppo "pratico" , nel senso a me piacerebbe applicare le conoscenze scientifiche alla realtà, ma quando vedo bulloni,viti, ecc. in corsi come disegno tecnico, mi sembra che queste si "degradino" un po' troppo(sto parlando di ing.meccanica). Non fraintendetemi, credo che le materie ingegneristiche mi interessino(fisica tecnica,scienza delle costruzioni,ecc.) ma mi spaventa dover avere a che fare con competenze troppo lontane dalla matematica e quindi troppo pratiche. Non pretendo di "lavorare" facendo integrali e risolvendo equazioni differenziali, ma mi chiedo se poi queste conoscenze vadano perse nel nulla e se il lavoro di un ingegnere si riduca a disegnare pezzi meccanici e a firmare progetti già preconfezionati. Grazie e scusate la prolissità.


Che il mercato del lavoro in Italia sia quello che è, si sa. Non significa che, siccome tanti triennali si "accontentano" o si adattano, allora tu sia formato per fare quello.
Un Ingegnere, anche solo triennale, se ha compreso quello che ha studiato, ha la forma mentis sufficiente per trattare adeguatamente anche problemi complessi.
Se NON vuoi fare il tecnico vieni ad uno dei due Politecnici.
Non si fanno corsi "pratici" e l'impostazione, il fine, è quello di formare appunto Ingegneri, non pseudo-periti.
La magistrale in meccanica PoliMi è per il 2/3 su Matlab.
C'è continuità tra triennale e magistrale e il terzo anno lo si fa come "potenziamento in vista della magistrale".
Anche se devi farti prendere e ottenere risultati costanti.
In magistrale quasi tutti lavorano su problemi (concreti) in cui le differenziali dominano.
Non faccio meccanica, ma so cosa fanno sulle vibrazioni, sui trattamenti termici, sulla dinamica, sull'analisi a elementi finiti di una struttura.
Di matematica ce n'è parecchia. Di pratico c'è poco o niente.
Un perito non ha la più pallida idea della teoria che ci sta dietro.
E se pur imparasse a smanettare coi software giusti è inevitabile: avrà sempre dei "buchi" che non gli permetteranno di capire a fondo il problema.
È naturale che talvolta ciò non sia necessario ed è naturale che esistano parecchi impieghi in cui questo non è richiesto. Ma se tu vuoi occuparti di problemi ingegneristici, e vuoi farlo con strumenti tosti, la via giusta è Meccanica PoliMi.
A quello ti preparano.
Quasi tutti quelli che conosco usciti "bene", stanno avendo ottime opportunità. Alcuni anche triennali.

In verità io credo che i veri bistrattati, siano i Matematici e Fisici. Se pur vero che il mercato del lavoro sta volgendo in loro favore (e di questo, ne sono veramente felice), le opportunità che rispecchiano le loro capacità e conoscenze acquisite, son ben poche.
Entri in banca o in consulenza dopo il tuo 110 alla statale?
Sposti celle su excel e scrivi quattro cose in VBA. Magari solo perché è l'inizio? Non so dirvi.
So dirvi che ho un caro amico Ing Matematico PoliMi (non posso dirvi dove) che lavora nel settore e così stanno le cose. La formazione più manageriale, la formazione più caratteriale, il potenziamento delle soft skills che ha imparato al Poli, gli stanno senz'altro dando una marcia in più.

Se vuoi fare il Fisico o Matematico a livelli a cui un Ing magistrale, serio e ben preparato, non può competere, devi lavorare in settori altamente specialistici.
O in R&D.
O fare ricerca.

Questo è quanto dalla mia esperienza e da quelle delle persone che ho conosciuto.
Alcune sono comunque interpretazioni di un mondo che noi tutti stiamo cercando di comprendere.
Spero di essere stato d'aiuto.




Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
anonymous_40e072
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 22 di 920
Iscritto il: 07/05/2011, 14:22

Re: Ingegneria

Messaggioda anonymous_40e072 » 30/08/2015, 13:41

P.S.
In una visione estremamente minimalista vedo le cose così:
La differenza tra le conoscenze matematiche che ci sono tra un laureato in economia e un ingegnere meccanico sono le stesse che ci sono tra il meccanico e il matematico. Anzi, sono persino più ampie nell'ultimo caso.

Se gli anni 90 in Italia sono stati gli anni dei bocconiani, 2010 è l'epoca degli ingegneri.
Sarà il 2030 o qualcosa del genere, che arriverà la gloria per fisici e matematici.

Grossomodo per dare un'idea della tendenza. In ogni caso sono certo che iscriversi in qualcosa appartenente l'area scientifica in senso stretto, diverrà sempre più premiante


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
anonymous_40e072
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 23 di 920
Iscritto il: 07/05/2011, 14:22

Re: Ingegneria

Messaggioda 38luglio » 30/08/2015, 13:41

anonymous_40e072 ha scritto:
38luglio ha scritto:Approfitto di questo thread per esprimere i miei dubbi su Ingegneria. Anche io ho ottenuto la maturità scientifica ed ho intenzione di iscrivermi a questo cdl, pur sapendo che le materie di base caratteristiche del liceo scientifico(matematica e fisica) non sono il fine ultimo. Ecco allora mi chiedo proprio questo: nella professione queste materie contano e danno vantaggi rispetto ad un perito, oppure di fatto un ingegnere è allo stesso livello di uno che ha frequentato l'industriale? Mi chiedo anche se ciò che si studia non sia troppo "pratico" , nel senso a me piacerebbe applicare le conoscenze scientifiche alla realtà, ma quando vedo bulloni,viti, ecc. in corsi come disegno tecnico, mi sembra che queste si "degradino" un po' troppo(sto parlando di ing.meccanica). Non fraintendetemi, credo che le materie ingegneristiche mi interessino(fisica tecnica,scienza delle costruzioni,ecc.) ma mi spaventa dover avere a che fare con competenze troppo lontane dalla matematica e quindi troppo pratiche. Non pretendo di "lavorare" facendo integrali e risolvendo equazioni differenziali, ma mi chiedo se poi queste conoscenze vadano perse nel nulla e se il lavoro di un ingegnere si riduca a disegnare pezzi meccanici e a firmare progetti già preconfezionati. Grazie e scusate la prolissità.

In magistrale quasi tutti lavorano su problemi (concreti) in cui le differenziali dominano.
Non faccio meccanica, ma so cosa fanno sulle vibrazioni, sui trattamenti termici, sulla dinamica, sull'analisi a elementi finiti di una struttura.
Di matematica ce n'è parecchia. Di pratico c'è poco o niente.
Un perito non ha la più pallida idea della teoria che ci sta dietro.

Stai parlando di aziende italiane o di pura ricerca?Quindi sostieni che chi eccelle negli studi può effettivamente applicare le sue conoscenze e non fare il lavoro si un banale perito?I n effetti avevo pensato ai politecnici per la magistrale , secondo te ina triennale alla Federico II è ugualmente formativa? Grazie mille per la risposta.
38luglio
Starting Member
Starting Member
 
Messaggio: 4 di 24
Iscritto il: 30/08/2015, 10:49

Re: Ingegneria

Messaggioda Ryukushi » 30/08/2015, 23:53

Intermat ha scritto:
giuliofis ha scritto:
Mi chiedo anche se ciò che si studia non sia troppo "pratico"

Ingegneria non è molto pratica...

Io in 4 anni di ingegneria (gestionale) ho avuto giusto 2/3 corsi "pratici" dove venivano spiegati degli strumenti che poi effettivamente vengono usati nel mondo del lavoro. Tutto il resto è stata teoria.


diciamo che questa è più una prassi italiana. All'estero si fa molta più pratica. Ed in parte lo trovo giusto. Per esempio trovo assurdo che nelle gestionali italiane (o almeno a Torino) non ci siano corsi tipo questo:

http://www.kurser.dtu.dk/2015-2016/4237 ... uage=en-gb

o soprattutto questo:

http://www.kurser.dtu.dk/2015-2016/4237 ... uage=en-gb

"By doing a project work the students develop a model of a production system for either an industrial facility or a service/healthcare facility. By doing a stakeholder analysis the strategy for the facility is developed. The layout should be designed under consideration of the technology (machines, processes, sequences, storage, transportation units, logistics, etc.), information technology, human resources and production planning and - philisophy. The human resource includes considerations on degree of automation, and how groups/teams should be involved. Organisation includes questions on core capabilities, outsourcing, qualifications and competence, etc. The design of the facility should contain life cycle, maintenance and economical considerations."

Cose che, secondo me, in Italia vengono decisamente trascurate.
Avatar utente
Ryukushi
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 404 di 894
Iscritto il: 08/04/2012, 20:59
Località: Torino

Re: Ingegneria

Messaggioda Intermat » 31/08/2015, 00:04

Del primo ho fatto poco anche io tra le materie di "Marketing (fondamenti)" e "Operations Management" mentre del secondo credo che ho fatto qualche cosa in più nei corsi di Impianti Industriali e Operations Management. Sinceramente a me quelle materie non è che appassionino tanto. Ad esempio il corso di Gestione dell'Innovazione e dei Progetti (fondamentalmente è poco di più del corso per prendere la certificazione ISIPM del Project Management) per me è stato una noia (proprio in termini di argomenti) mortale. In ogni caso condivido che sono questioni un po' più pratiche e che quindi sarebbero state utili per un futuro lavoro.
Nihil tam Ardvvm quod non Ingenio Vincas

"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza"
Avatar utente
Intermat
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 750 di 3266
Iscritto il: 30/12/2012, 20:26
Località: Roma

Re: Ingegneria

Messaggioda ad201903191857 » 31/08/2015, 09:40

Re: Ingegneria
Messaggioda 38luglio » 30/08/2015, 12:07

Approfitto di questo thread per esprimere i miei dubbi su Ingegneria. Anche io ho ottenuto la maturità scientifica ed ho intenzione di iscrivermi a questo cdl, pur sapendo che le materie di base caratteristiche del liceo scientifico(matematica e fisica) non sono il fine ultimo. Ecco allora mi chiedo proprio questo: nella professione queste materie contano e danno vantaggi rispetto ad un perito, oppure di fatto un ingegnere è allo stesso livello di uno che ha frequentato l'industriale? Mi chiedo anche se ciò che si studia non sia troppo "pratico" , nel senso a me piacerebbe applicare le conoscenze scientifiche alla realtà, ma quando vedo bulloni,viti, ecc. in corsi come disegno tecnico, mi sembra che queste si "degradino" un po' troppo(sto parlando di ing.meccanica). Non fraintendetemi, credo che le materie ingegneristiche mi interessino(fisica tecnica,scienza delle costruzioni,ecc.) ma mi spaventa dover avere a che fare con competenze troppo lontane dalla matematica e quindi troppo pratiche. Non pretendo di "lavorare" facendo integrali e risolvendo equazioni differenziali, ma mi chiedo se poi queste conoscenze vadano perse nel nulla e se il lavoro di un ingegnere si riduca a disegnare pezzi meccanici e a firmare progetti già preconfezionati. Grazie e scusate la prolissità.


l'ingegneria nasce per risolvere "problemi" pratici.. nonostante raramente ci si serva di strumenti che reputi superiori come quelli dell'analisi matematica; in realtà si usano strumenti che derivano dall'analisi, dalla fisica, dalla chimica... non ti aspettare però granchè, è pur sempre lavoro.. io personalmente penso che fare l'ingegnere sia una fortuna, si hanno soddisfazioni economiche e si fa un lavoro molto più appassionante della media (intendo rispetto ad avvocati, dentisti..)
da come parli sembresti più incline a studi teorici, ma sarà forse perchè hai fatto liceo scientifico.. io i primi anni di ingegneria (ho fatto il liceo) ero uno studente "teorico", davo molta importanza alla teoria senza fare pratica con gli esercizi, che consideravo di scarsa importanza.. poi mi sono svegliato :-D
ad201903191857
 

Re: Ingegneria

Messaggioda 38luglio » 31/08/2015, 13:16

Suv ha scritto:
Re: Ingegneria
Messaggioda 38luglio » 30/08/2015, 12:07

Approfitto di questo thread per esprimere i miei dubbi su Ingegneria. Anche io ho ottenuto la maturità scientifica ed ho intenzione di iscrivermi a questo cdl, pur sapendo che le materie di base caratteristiche del liceo scientifico(matematica e fisica) non sono il fine ultimo. Ecco allora mi chiedo proprio questo: nella professione queste materie contano e danno vantaggi rispetto ad un perito, oppure di fatto un ingegnere è allo stesso livello di uno che ha frequentato l'industriale? Mi chiedo anche se ciò che si studia non sia troppo "pratico" , nel senso a me piacerebbe applicare le conoscenze scientifiche alla realtà, ma quando vedo bulloni,viti, ecc. in corsi come disegno tecnico, mi sembra che queste si "degradino" un po' troppo(sto parlando di ing.meccanica). Non fraintendetemi, credo che le materie ingegneristiche mi interessino(fisica tecnica,scienza delle costruzioni,ecc.) ma mi spaventa dover avere a che fare con competenze troppo lontane dalla matematica e quindi troppo pratiche. Non pretendo di "lavorare" facendo integrali e risolvendo equazioni differenziali, ma mi chiedo se poi queste conoscenze vadano perse nel nulla e se il lavoro di un ingegnere si riduca a disegnare pezzi meccanici e a firmare progetti già preconfezionati. Grazie e scusate la prolissità.


l'ingegneria nasce per risolvere "problemi" pratici.. nonostante raramente ci si serva di strumenti che reputi superiori come quelli dell'analisi matematica; in realtà si usano strumenti che derivano dall'analisi, dalla fisica, dalla chimica... non ti aspettare però granchè, è pur sempre lavoro.. io personalmente penso che fare l'ingegnere sia una fortuna, si hanno soddisfazioni economiche e si fa un lavoro molto più appassionante della media (intendo rispetto ad avvocati, dentisti..)
da come parli sembresti più incline a studi teorici, ma sarà forse perchè hai fatto liceo scientifico.. io i primi anni di ingegneria (ho fatto il liceo) ero uno studente "teorico", davo molta importanza alla teoria senza fare pratica con gli esercizi, che consideravo di scarsa importanza.. poi mi sono svegliato :-D

Innanzitutto grazie per la risposta
Vorrei chiarire un concetto:per pratica non intendevo tanto l'applicazione numerica dei concetti di analisi e fisica ma intendevo quel mix di esperienza e buon senso che ti permette di risolvere un problema anche senza questi strumenti. In effetti per me è importante la parte teorica ma lo sono anche gli esercizi, in ogni caso spero che la professione sia interessante come la descrivi e soprattutto abbia senso studiare certi argomenti : per me la coerenza con ciò che si studia è molto importante.
38luglio
Starting Member
Starting Member
 
Messaggio: 5 di 24
Iscritto il: 30/08/2015, 10:49

Re: Ingegneria

Messaggioda ad201903191857 » 31/08/2015, 13:43

a proposito di quanto stiamo dicendo

ti linko questa discussione:

viewtopic.php?f=3&t=141178&p=895046&hilit=imparato#p895046

citando le parole sante di navigatore:

Quando si inizia a lavorare da ingegnere, ci vuole solo tanta umiltà e tanta voglia di imparare il mestiere. Io ho imparato più cose da carpentieri, saldatori, meccanici, tubisti, elettricisti ….che non dai libri dell'università .
E solo dopo aver imparato il mestiere, potrai dire veramente la tua. Prima no. Prima devi tacere e imparare.
Se ti piace la strada che hai scelto, devi affrontarla con spirito di sacrificio, ma è una strada in salita.

Auguri di buon studio e buon lavoro.


edit: potrei esser stato fuorviante: ciò non significa che ingegneri << carpentieri, saldatori, meccanici, tubisti, elettricisti … :-D anzi, l'ingegnere (con esperienza) coordina i lavori che si eseguono
nè tantomeno che l'ingegnere dev'essere un praticone, un mestierante insomma..
in sintesi : per essere un buon ingegnere, secondo me ci vuole una solida base teorica che deve sempre in ogni sua parte essere legata al caso pratico corrispondente :smt023
ad201903191857
 

PrecedenteProssimo

Torna a Orientamento Universitario

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite