38luglio ha scritto:Sì,so bene che lo studio sia sempre teorico,per pratico intendevo improntato alla produzione industriale ,per la quale temo che serva più buon senso e intuito piuttosto che capacità teoriche. Allora mi chiedo se realmente queste conoscenze servano,non perché non mi piaccia studiarle(è il contrario) ma perché impegnarsi per acquisirle per almeno 5 anni dovrebbe implicare di fare un lavoro in cui vengono applicate. Il mio timore invece è ritrovarsi a firmare semplicemente progetti in modo passivo. Non so voi ma nell'attuale realtà industriale italiana trovo difficile che un ingegnere possa realmente applicare le sue competenze tecnico-scientifiche. Cosa ne pensate?
38luglio ha scritto:Approfitto di questo thread per esprimere i miei dubbi su Ingegneria. Anche io ho ottenuto la maturità scientifica ed ho intenzione di iscrivermi a questo cdl, pur sapendo che le materie di base caratteristiche del liceo scientifico(matematica e fisica) non sono il fine ultimo. Ecco allora mi chiedo proprio questo: nella professione queste materie contano e danno vantaggi rispetto ad un perito, oppure di fatto un ingegnere è allo stesso livello di uno che ha frequentato l'industriale? Mi chiedo anche se ciò che si studia non sia troppo "pratico" , nel senso a me piacerebbe applicare le conoscenze scientifiche alla realtà, ma quando vedo bulloni,viti, ecc. in corsi come disegno tecnico, mi sembra che queste si "degradino" un po' troppo(sto parlando di ing.meccanica). Non fraintendetemi, credo che le materie ingegneristiche mi interessino(fisica tecnica,scienza delle costruzioni,ecc.) ma mi spaventa dover avere a che fare con competenze troppo lontane dalla matematica e quindi troppo pratiche. Non pretendo di "lavorare" facendo integrali e risolvendo equazioni differenziali, ma mi chiedo se poi queste conoscenze vadano perse nel nulla e se il lavoro di un ingegnere si riduca a disegnare pezzi meccanici e a firmare progetti già preconfezionati. Grazie e scusate la prolissità.
anonymous_40e072 ha scritto:38luglio ha scritto:Approfitto di questo thread per esprimere i miei dubbi su Ingegneria. Anche io ho ottenuto la maturità scientifica ed ho intenzione di iscrivermi a questo cdl, pur sapendo che le materie di base caratteristiche del liceo scientifico(matematica e fisica) non sono il fine ultimo. Ecco allora mi chiedo proprio questo: nella professione queste materie contano e danno vantaggi rispetto ad un perito, oppure di fatto un ingegnere è allo stesso livello di uno che ha frequentato l'industriale? Mi chiedo anche se ciò che si studia non sia troppo "pratico" , nel senso a me piacerebbe applicare le conoscenze scientifiche alla realtà, ma quando vedo bulloni,viti, ecc. in corsi come disegno tecnico, mi sembra che queste si "degradino" un po' troppo(sto parlando di ing.meccanica). Non fraintendetemi, credo che le materie ingegneristiche mi interessino(fisica tecnica,scienza delle costruzioni,ecc.) ma mi spaventa dover avere a che fare con competenze troppo lontane dalla matematica e quindi troppo pratiche. Non pretendo di "lavorare" facendo integrali e risolvendo equazioni differenziali, ma mi chiedo se poi queste conoscenze vadano perse nel nulla e se il lavoro di un ingegnere si riduca a disegnare pezzi meccanici e a firmare progetti già preconfezionati. Grazie e scusate la prolissità.
In magistrale quasi tutti lavorano su problemi (concreti) in cui le differenziali dominano.
Non faccio meccanica, ma so cosa fanno sulle vibrazioni, sui trattamenti termici, sulla dinamica, sull'analisi a elementi finiti di una struttura.
Di matematica ce n'è parecchia. Di pratico c'è poco o niente.
Un perito non ha la più pallida idea della teoria che ci sta dietro.
Intermat ha scritto:giuliofis ha scritto:Mi chiedo anche se ciò che si studia non sia troppo "pratico"
Ingegneria non è molto pratica...
Io in 4 anni di ingegneria (gestionale) ho avuto giusto 2/3 corsi "pratici" dove venivano spiegati degli strumenti che poi effettivamente vengono usati nel mondo del lavoro. Tutto il resto è stata teoria.
Re: Ingegneria
Messaggioda 38luglio » 30/08/2015, 12:07
Approfitto di questo thread per esprimere i miei dubbi su Ingegneria. Anche io ho ottenuto la maturità scientifica ed ho intenzione di iscrivermi a questo cdl, pur sapendo che le materie di base caratteristiche del liceo scientifico(matematica e fisica) non sono il fine ultimo. Ecco allora mi chiedo proprio questo: nella professione queste materie contano e danno vantaggi rispetto ad un perito, oppure di fatto un ingegnere è allo stesso livello di uno che ha frequentato l'industriale? Mi chiedo anche se ciò che si studia non sia troppo "pratico" , nel senso a me piacerebbe applicare le conoscenze scientifiche alla realtà, ma quando vedo bulloni,viti, ecc. in corsi come disegno tecnico, mi sembra che queste si "degradino" un po' troppo(sto parlando di ing.meccanica). Non fraintendetemi, credo che le materie ingegneristiche mi interessino(fisica tecnica,scienza delle costruzioni,ecc.) ma mi spaventa dover avere a che fare con competenze troppo lontane dalla matematica e quindi troppo pratiche. Non pretendo di "lavorare" facendo integrali e risolvendo equazioni differenziali, ma mi chiedo se poi queste conoscenze vadano perse nel nulla e se il lavoro di un ingegnere si riduca a disegnare pezzi meccanici e a firmare progetti già preconfezionati. Grazie e scusate la prolissità.
Suv ha scritto:Re: Ingegneria
Messaggioda 38luglio » 30/08/2015, 12:07
Approfitto di questo thread per esprimere i miei dubbi su Ingegneria. Anche io ho ottenuto la maturità scientifica ed ho intenzione di iscrivermi a questo cdl, pur sapendo che le materie di base caratteristiche del liceo scientifico(matematica e fisica) non sono il fine ultimo. Ecco allora mi chiedo proprio questo: nella professione queste materie contano e danno vantaggi rispetto ad un perito, oppure di fatto un ingegnere è allo stesso livello di uno che ha frequentato l'industriale? Mi chiedo anche se ciò che si studia non sia troppo "pratico" , nel senso a me piacerebbe applicare le conoscenze scientifiche alla realtà, ma quando vedo bulloni,viti, ecc. in corsi come disegno tecnico, mi sembra che queste si "degradino" un po' troppo(sto parlando di ing.meccanica). Non fraintendetemi, credo che le materie ingegneristiche mi interessino(fisica tecnica,scienza delle costruzioni,ecc.) ma mi spaventa dover avere a che fare con competenze troppo lontane dalla matematica e quindi troppo pratiche. Non pretendo di "lavorare" facendo integrali e risolvendo equazioni differenziali, ma mi chiedo se poi queste conoscenze vadano perse nel nulla e se il lavoro di un ingegnere si riduca a disegnare pezzi meccanici e a firmare progetti già preconfezionati. Grazie e scusate la prolissità.
l'ingegneria nasce per risolvere "problemi" pratici.. nonostante raramente ci si serva di strumenti che reputi superiori come quelli dell'analisi matematica; in realtà si usano strumenti che derivano dall'analisi, dalla fisica, dalla chimica... non ti aspettare però granchè, è pur sempre lavoro.. io personalmente penso che fare l'ingegnere sia una fortuna, si hanno soddisfazioni economiche e si fa un lavoro molto più appassionante della media (intendo rispetto ad avvocati, dentisti..)
da come parli sembresti più incline a studi teorici, ma sarà forse perchè hai fatto liceo scientifico.. io i primi anni di ingegneria (ho fatto il liceo) ero uno studente "teorico", davo molta importanza alla teoria senza fare pratica con gli esercizi, che consideravo di scarsa importanza.. poi mi sono svegliato
Quando si inizia a lavorare da ingegnere, ci vuole solo tanta umiltà e tanta voglia di imparare il mestiere. Io ho imparato più cose da carpentieri, saldatori, meccanici, tubisti, elettricisti ….che non dai libri dell'università .
E solo dopo aver imparato il mestiere, potrai dire veramente la tua. Prima no. Prima devi tacere e imparare.
Se ti piace la strada che hai scelto, devi affrontarla con spirito di sacrificio, ma è una strada in salita.
Auguri di buon studio e buon lavoro.
Torna a Orientamento Universitario
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite