Re: Domanda su ingegneria

Messaggioda Vulplasir » 02/10/2015, 20:43

Pensavo fosse un corso dove ti insegnavano a costruire, progettare etc.


Questo non è sempre vero. Io ho iniziato ingegneria meccanica quest'anno a Firenze e, tra i soliti curriculum in cui è divisa meccanica qui, ne hanno aggiunti 2 nuovi quest'anno: il curriculum professionalizzante e quello scientifico-meccanico. In pratica il professionalizzante permette di lavorare già dopo la triennale ed ha un corso di studi più "pratico/applicato" in cui alcune materie afferenti ad analisi/fisica sono sostituiti da esami più ingegneristici. L'altro curriculum invece, che ho scelto io, fa il contrario, ossia sostituisce alcuni esami ingegneristici con esami di matematica/fisica perché ritenuti "fondamentali" per il buon proseguimento degli studi con magistrale e soprattutto dottorato.
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Re: Domanda su ingegneria

Messaggioda Mark987 » 03/10/2015, 08:15

Grazie per le risposte. Comunque, rispetto ad un corso dell'area di scienze matematiche, naturali e fisiche, me la consigliate ingegneria???
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Re: Domanda su ingegneria

Messaggioda Fonzio » 04/10/2015, 14:16

Mark987 ha scritto:Pensavo fosse un corso dove ti insegnavano a costruire, progettare etc. e poi avevo sentito dire che gli ingegneri ignorano il perché di una cosa e la applicano soltanto, però volevo avere più informazioni...


Ciao! Il primo anno, ed in molti cdl (corsi di laurea) anche il secondo, è pieno di materie di base prettamente teoriche. Ho dovuto studiare molte dimostrazioni, ad essere sincero. Nel corso di Geometria al primo anno ne ho contate almeno 50, anche se non era imprescindibile ricordarle tutte per passare la materia. Faccio notare anche che si fanno moltissimi esercizi, fondamentali per passare gli esami nella maggior parte dei casi.
Le materie "teoriche" sono assolutamente necessarie per comprendere quelle successive. Nelle materie del secondo, ad esempio, si fa un uso continuo degli integrali e delle derivate, considerandole operazioni banali (cosa che in effetti sono in molti casi!).
Gli ingegneri conoscono il perché dei fenomeni del loro campo perché devono essere pronti a risolverne i problemi connessi. Posso dire con tranquillità che ne sappiamo meno dei Fisici su moltissimi argomenti dal momento che il loro studio è più profondo e gli permette di trovare risposte più complete in molti campi. Ad ogni modo, come pensi che gli ingegneri possano progettare un motore asincrono, senza conoscere ed aver studiato i principi diciamo di "Fisica 2"? Perché nei motori si usano candele "fredde" o "calde"? Perché, a seconda del motore, c'è bisogno di una diversa velocità di smaltimento del calore! E come si fa a dare alla prima ed alla seconda tali caratteristiche? Ciò discende dalla trasmissione del calore, studiata in Fisica Tecnica ed altri corsi, il cui studio può essere affrontato dopo aver visto i principi termodinamici di solito argomento di Fisica 1.. I corsi sono collegati ed hanno tutti una loro importanza (almeno in teoria). Costruire, progettare.. sì, ma non è una cosa tanto scontata!
L'ingegnere sfrutta la matematica "costruita" (posso dirlo?) dal matematico, che va comunque studiata per poter essere applicata, e la fisica "scoperta" (posso?) dal fisico, che va ancora meglio studiata e resa propria. Questo ovviamente viene fatto nella misura utile all'ingegnere: Analisi 1 e 2, Geometria e Algebra Lineare per la matematica, Fisica 1 e 2 per la fisica.
Ti consiglio ingegneria se vuoi vedere come, nella pratica, la Fisica viene strumentalizzata (in senso positivo :-D ) e messa al servizio dell'uomo.
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Re: Domanda su ingegneria

Messaggioda Mark987 » 04/10/2015, 16:10

Grazie mille, sei stato molto chiaro.
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Re: Domanda su ingegneria

Messaggioda JPG » 06/10/2015, 23:08

Fra tutte le facoltà scientifiche (Matematica, Fisica etc.) e tecniche (Ingegnerie varie), se non erro quelle in cui c'è meno matematica (e quindi meno analisi) credo siano proprio i CdL quali Chimica, Biologia, Geologia...

Sia a Fisica che in pressoché qualsiasi Ingegneria vi sono numerosi corsi di matematica, si utilizzano strumenti matematici spesso sofisticati e sì, si studiano le dimostrazioni.
Idealmente, i corsi più math-free sono quelli in cui la matematica è relegata a corsi nominati "Matematica N" piuttosto che più specifici come "Analisi N", "Geometria" o "Algebra Lineare" :D
«Wir müssen wissen, wir werden wissen.» (Hilbert)

Conclusione di un esame di Logica.
Studente: "Professore, sono promosso o bocciato?"
Professore: "Sì."
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Re: Domanda su ingegneria

Messaggioda Dania74 » 13/10/2015, 11:23

Ciao da ingegnere ti dico che analisi matematica ad ingegneria viene studiata come si studierebbe a matematica, le materie pratiche arriveranno dopo, ma per affrontarle hai bisogno di una solida base scientifica e un metodo di studio che appunto materie come analisi ti danno. Ci sono le dimostrazioni, c'è in alcuni casi la topologia (dipende dal professore) :)
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Re: Domanda su ingegneria

Messaggioda giuliofis » 14/10/2015, 18:30

Dania74 ha scritto:Ciao da ingegnere ti dico che analisi matematica ad ingegneria viene studiata come si studierebbe a matematica

Questo non è assolutamente vero.
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Re: Domanda su ingegneria

Messaggioda Camillo » 14/10/2015, 19:31

Concordo con giuliofis .
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Re: R: Domanda su ingegneria

Messaggioda civamb » 15/10/2015, 11:35

Fonzio ha scritto:
Mark987 ha scritto:Pensavo fosse un corso dove ti insegnavano a costruire, progettare etc. e poi avevo sentito dire che gli ingegneri ignorano il perché di una cosa e la applicano soltanto, però volevo avere più informazioni...


Ciao! Il primo anno, ed in molti cdl (corsi di laurea) anche il secondo, è pieno di materie di base prettamente teoriche. Ho dovuto studiare molte dimostrazioni, ad essere sincero. Nel corso di Geometria al primo anno ne ho contate almeno 50, anche se non era imprescindibile ricordarle tutte per passare la materia. Faccio notare anche che si fanno moltissimi esercizi, fondamentali per passare gli esami nella maggior parte dei casi.
Le materie "teoriche" sono assolutamente necessarie per comprendere quelle successive. Nelle materie del secondo, ad esempio, si fa un uso continuo degli integrali e delle derivate, considerandole operazioni banali (cosa che in effetti sono in molti casi!).
Gli ingegneri conoscono il perché dei fenomeni del loro campo perché devono essere pronti a risolverne i problemi connessi. Posso dire con tranquillità che ne sappiamo meno dei Fisici su moltissimi argomenti dal momento che il loro studio è più profondo e gli permette di trovare risposte più complete in molti campi. Ad ogni modo, come pensi che gli ingegneri possano progettare un motore asincrono, senza conoscere ed aver studiato i principi diciamo di "Fisica 2"? Perché nei motori si usano candele "fredde" o "calde"? Perché, a seconda del motore, c'è bisogno di una diversa velocità di smaltimento del calore! E come si fa a dare alla prima ed alla seconda tali caratteristiche? Ciò discende dalla trasmissione del calore, studiata in Fisica Tecnica ed altri corsi, il cui studio può essere affrontato dopo aver visto i principi termodinamici di solito argomento di Fisica 1.. I corsi sono collegati ed hanno tutti una loro importanza (almeno in teoria). Costruire, progettare.. sì, ma non è una cosa tanto scontata!
L'ingegnere sfrutta la matematica "costruita" (posso dirlo?) dal matematico, che va comunque studiata per poter essere applicata, e la fisica "scoperta" (posso?) dal fisico, che va ancora meglio studiata e resa propria. Questo ovviamente viene fatto nella misura utile all'ingegnere: Analisi 1 e 2, Geometria e Algebra Lineare per la matematica, Fisica 1 e 2 per la fisica.
Ti consiglio ingegneria se vuoi vedere come, nella pratica, la Fisica viene strumentalizzata (in senso positivo :-D ) e messa al servizio dell'uomo.

Ti do un consiglio. Se vuoi costruire frequenta una scuola edile professionalizzante o impara un mestiere manuale. Detto questo l'ingegnere costruisce modelli matematici con differenti livelli di "complessità" in base al fenomeno considerato.
Progettare non vuol dire costruire o fare pratica ma risolvere una serie di problemi, talvolta interdisciplinari, per raggiungere un obbiettivo. L' ingegnere nel proprio campo di applicazione (che é molto vasto, basti pensare ad un ingegnere civile che dovrà occuparsi dalla meccanica dei fluidi a quella dei solidi con applicazioni che spaziano dal fenomeno naturale alle strutture) raggiunge lo stato dell'arte delle varie materie.

Scoprirete quanti ingegneri hanno avuto un ruolo di fondamentale importanza nella matematica pura (e scienze collegate), ad iniziare da Cauchy...
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Re: Domanda su ingegneria

Messaggioda giuliofis » 15/10/2015, 11:55

Vorrei anche aggiungere che molti campi in cui la ricerca è attiva sono tutt'altro che settoriali. Non è raro trovare fisici, ingegneri, matematici, chimici, biologi al lavoro sulle stesse problematiche (anche se forse da aspetti diversi). L'analisi delle immagini biomediche, ad esempio, coinvolge fisici, ingegneri, matematici e medici. La radioprotezione e la dosimetria coinvolge fisici, ingegneri, chimici, medici e biologi. Giusto per citarne due di cui ho esperienza diretta come studente.
Insomma, non solo il singolo studioso può doversi districare tra diverse discipline, ma anche una singola disciplina può richiedere studiosi provenienti da più campi a volte anche molto distanti.
giuliofis
 

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