Io penso che la risposta sia no, se sei alle elementari, sì, se invece ti trovi all’università. Se poi vogliamo rispondere da puro algebrista dovrei dirti che stai considerando numeri che seppur siano anche primi sono più che altro irriducibili. Insomma in \(\displaystyle \mathbb{N} \) si tende a chiamare primi quello che gli algebristi chiamano irridubili. Nel caso specifico di \(\displaystyle \mathbb{N} \) non vi è differenza, ma nella teoria degli anelli la differenza c'è eccome.
In teoria degli anelli:
Si dice elemento invertibile
1 un elemento dell'anello che possiede un inverso moltiplicativo.
Un elemento \(\displaystyle r\neq 0 \) si dice irriducibile se non è invertibile e se, per ogni prodotto \(\displaystyle r = uv \), \(\displaystyle u \) è invertibile oppure \(\displaystyle v \) è invertibile.
Un elemento \(\displaystyle r\neq 0 \) si dice primo se non è invertibile e se, per ogni prodotto \(\displaystyle uv \) tale che \(\displaystyle r \) divide \(\displaystyle uv \) allora \(\displaystyle r \) divide uno dei due elementi.
È evidente che se \(\displaystyle r \) è irriducibile/primo e \(\displaystyle u \) è una unità allora \(\displaystyle ru \) è ancora irriducibile/primo.
Per esempio un polinomio irriducibile si ritiene ancora tale se lo moltiplichi per un elemento del campo. D'altra parte ci sono casi, come in \(\displaystyle \mathbb{N} \) oppure nei polinomi, in cui imponendo una condizione, riporti l'elemento ad una qualche “forma canonica”. Per non creare confusione si tende a chiamare primi solo gli elementi “canonicamente” primi.