Equadiff a variabili separabili e metodo urang-utang©

Messaggioda Fioravante Patrone » 12/01/2008, 23:46

E' in rete l'ultima versione sulle equazioni differenziali a variabili separabili, con la descrizione del metodo urang-utang©:


http://www.fioravante.patrone.name/mat/ ... _intro.htm

NB: ho messo il link corretto (la pagina originariamente linkata non esiste più)
Ultima modifica di Fioravante Patrone il 11/05/2014, 22:02, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda gugo82 » 13/01/2008, 00:24

Davvero carino il fascicolo: un esempio di buona matematica per gli studenti delle facoltà scientifiche ed ingegneristiche.
Complimenti Fioravante! :-D

A pagina 18 (ultima pagina insomma), 3° rigo dal basso leggo: "Come detto, calcoli analoghi si possono fare per l'intervallo $]-oo,0[$."
Domanda: non dovrebbe essere $]0,+oo[$?

Nell'appendice leggo l'enunciato del Teorema di esistenza ed unicità delle soluzioni massimali del problema di Cauchy.
Domanda: non potresti riportare in calce all'enunciato una frase del tipo Il teorema vale anche in ipotesi meno forti rispetto alla continuità della $(\partial f)/(\partial y)$ in $A$? (Infatti, ricordo che basta la lipschitzianità locale di $f$ rispetto ad $y$ per ottenere lo stesso risultato.)
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
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Messaggioda Fioravante Patrone » 13/01/2008, 10:03

gugo82 ha scritto:Davvero carino il fascicolo: un esempio di buona matematica per gli studenti delle facoltà scientifiche ed ingegneristiche.
Complimenti Fioravante! :-D

:oops:


gugo82 ha scritto:A pagina 18 (ultima pagina insomma), 3° rigo dal basso leggo: "Come detto, calcoli analoghi si possono fare per l'intervallo $]-oo,0[$."
Domanda: non dovrebbe essere $]0,+oo[$?

certo, grazie. Correggo. La colpa, questa volta, non è dei signori Cut e Paste, ma del fatto che detesto \infty perché non sono mai certo dello spelling. Quindi mi concentro su quello e non penso a quello che vorrei dire...


gugo82 ha scritto:Nell'appendice leggo l'enunciato del Teorema di esistenza ed unicità delle soluzioni massimali del problema di Cauchy.
Domanda: non potresti riportare in calce all'enunciato una frase del tipo Il teorema vale anche in ipotesi meno forti rispetto alla continuità della $(\partial f)/(\partial y)$ in $A$? (Infatti, ricordo che basta la lipschitzianità locale di $f$ rispetto ad $y$ per ottenere lo stesso risultato.)

Quella appendice serve solo da semplice mini-supporto per quanto detto prima, per avere appunti self-consistent. Sennò, c'è anche il teorema di Osgood... Vedi: http://perso.univ-rennes1.fr/nicolas.lerner/exode2.pdf
Tuttavia, visto che l'uso della lipschitzianità è piuttosto diffuso, aggiungo una nota come quella che suggerisci tu.
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Messaggioda gugo82 » 13/01/2008, 13:31

Fioravante Patrone ha scritto:
gugo82 ha scritto:A pagina 18 (ultima pagina insomma), 3° rigo dal basso leggo: "Come detto, calcoli analoghi si possono fare per l'intervallo $]-oo,0[$."
Domanda: non dovrebbe essere $]0,+oo[$?

certo, grazie. Correggo. La colpa, questa volta, non è dei signori Cut e Paste, ma del fatto che detesto \infty perché non sono mai certo dello spelling. Quindi mi concentro su quello e non penso a quello che vorrei dire...

Scusa Fioravante, usi un editor per LaTex o scrivi tutto "a mano"?

(Segue il racconto di un niubbo.)
Le prime volte che ho usato LaTex scrivevo tutto "a mano", cioè su un file di testo del BloccoNote di Winzozz, e poi compilavo; solo recentemente ho scoperto che esistono degli editor specifici per Tex, tipo WinEdt oppure WinShell, che facilitano un po' le cose (sono dotati di comodi bottoni che fanno inserire i simboli matematici con un click).
Per assurdi casi del destino, da quando ho scopeto questi editor non ho più avuto occasione di scrivere nulla in LaTex! :-D

Fioravante Patrone ha scritto:
gugo82 ha scritto:Nell'appendice leggo l'enunciato del Teorema di esistenza ed unicità delle soluzioni massimali del problema di Cauchy.
Domanda: non potresti riportare in calce all'enunciato una frase del tipo Il teorema vale anche in ipotesi meno forti rispetto alla continuità della $(\partial f)/(\partial y)$ in $A$? (Infatti, ricordo che basta la lipschitzianità locale di $f$ rispetto ad $y$ per ottenere lo stesso risultato.)

Quella appendice serve solo da semplice mini-supporto per quanto detto prima, per avere appunti self-consistent. Sennò, c'è anche il teorema di Osgood... Vedi: http://perso.univ-rennes1.fr/nicolas.lerner/exode2.pdf
Tuttavia, visto che l'uso della lipschitzianità è piuttosto diffuso, aggiungo una nota come quella che suggerisci tu.

Anche se conoscevo la teoria delle soluzioni approssimate ed alcune applicazioni del lemma di Gronwall, non sapevo dell'esistenza del Teorema di Osgood.
Grazie per avermi fatto scoprire una cosa nuova.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
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OT

Messaggioda Fioravante Patrone » 13/01/2008, 13:55

gugo82 ha scritto:Scusa Fioravante, usi un editor per LaTex o scrivi tutto "a mano"?

(Segue il racconto di un niubbo.)
Le prime volte che ho usato LaTex scrivevo tutto "a mano", cioè su un file di testo del BloccoNote di Winzozz, e poi compilavo; solo recentemente ho scoperto che esistono degli editor specifici per Tex, tipo WinEdt oppure WinShell, che facilitano un po' le cose (sono dotati di comodi bottoni che fanno inserire i simboli matematici con un click).
Per assurdi casi del destino, da quando ho scopeto questi editor non ho più avuto occasione di scrivere nulla in LaTex! :-D

Uso, da parecchio tempo, WinEdt+MikTeX che, a mio parere, sono un'accoppiata formidabile.
Prima usavo PCTeX (il mio Dip aveva la licenza), ma ho preferito passare a "open source" (ok, WinEdt me lo sono comprato, unico software pagato oltre a TextPad, che è un editor di file di testo molto bello).
Prima ancora, quando scrivevo in TeX (non LaTeX) usavo un alto programma, che non mi ricordo neanche come si chiamasse. Penso fosse VTeX
Prima del TeX usavo il ChiWriter. Me l'aveva insegnato un collega bulgaro, poi ero diventato un virtuoso...

Quanto a niubbi, io continuo a scrivere i miei file HTML con un editor di testo (il TextPad sopra menzionato). E mi ci trovo benissimo. Ho provato a usare il coso di M\$, ma aggiungeva 7000 robbe inutili e non avevo più la sensazione di controllare io la pagina. Avevo anche provato con Netscape Composer. Meglio di M\$, ma comunque non agile come avrei voluto.
Ho cominciato a scrivere pagine web nel 1994/95. Allora c'era come browser Netscape 1.0...
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Re: Equadiff a variabili separabili e metodo urang-utang©

Messaggioda Kroldar » 13/01/2008, 14:28

Fioravante Patrone ha scritto:E' in rete la nuova versione sulle equazioni differenziali a variabili separabili, con in post-appendice il metodo urang-utang©:

http://www.diptem.unige.it/patrone/equa ... _intro.htm


Ahauhuahuhauhuahuhauhuahuahuhauhuahuhauhauhuahuahuhauhauhuahuhauhauhauhuahuahuahuhauhauhh!
Pensavo fosse uno scherzo e invece il metodo urang-utang è davvero menzionato...
:smt043 :smt043 :smt043 :smt043 :smt043

A parte l'aspetto goliardico, è stata una bella idea quella di aggiungere un paragrafo in cui si esorta lo studente a diffidare di un metodo tanto sbagliato quanto diffuso.
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Messaggioda Nidhogg » 13/01/2008, 14:41

Fioravante sei un grandissimo...:D:D:D C'è qualcuno che non lo vorrebbe come prof.? ;)

Saluti, Ermanno.
"Una delle principali cause della caduta dell'Impero Romano fu che, privi dello zero, non avevano un modo per indicare la corretta terminazione dei loro programmi C." - Robert Firth
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Messaggioda Fioravante Patrone » 13/01/2008, 14:43

@Kroldar
E perché non avrei dovuto farlo? Sono una persona abbastanza seria, dopotutto :-D

@Nidhogg
Chi non mi vorrebbe come prof? Alcuni miei studenti...
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Messaggioda Paolo90 » 13/01/2008, 15:01

I miei complimenti, carissimo Fioravante.

Ti ringrazio anche per la citazione che fai nei ringraziamenti (anche se ho fatto ben poco...). Finalmente capirò una volta per tutte come si risolvono queste equazioni; tuttavia, non riuscirò mai a comprendere come mai tale metodo - manifestatamente errato e privo di senso - sia usato da moltissimi libri in circolazione. Mi rendo conto di quanto sono fortunato a conoscerti (non ancora personalmente, però, chi lo sa... magari in un futuro non troppo lontano... :D )

Ancora i miei più sinceri complimenti :wink:

Paolo

P.S. Colgo l'occasione per ringraziarti anche per l'email con il commento sull'articolo in prima pagina in questi giorni
(http://www.matematicamente.it/il_magazine/numero_5%3a_gennaio_2008/66._teoria_fisica_dei_campi_vettoriali_ed_equazioni_differenziali_200801112605/)

Grazie ancora,

Paolo
"Immaginate un bravo matematico come qualcuno che ha preso dal tenente Colombo per le doti investigative, da Baudelaire per l’ispirazione, dal montatore Faussone per il rigore e l’amore per “le cose ben fatte”, da Ulisse per la curiosità, l’ardimento e l’insaziabilità di conoscenza." (AC)
Paolo90
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Messaggioda gugo82 » 13/01/2008, 15:20

Urca!
Nominato nei Ringraziamenti di una dispensa del prof. Patrone: è un grande Onore per uno studente ritardatario come me!

Grazie Fioravante. :D
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