Il ministero dell’Istruzione ha diffuso in queste settimane i dati parziali – quelli definitivi si avranno solo alla fine di Aprile- relativi alle iscrizioni al primo anno delle scuole superiori per l’anno scolastico 2014/2015. Tra le preferenze degli studenti conquista il primo posto il Liceo scientifico, seguito sul podio dall’Alberghiero e dal Liceo linguistico.

Boom d’iscrizione allo scientifico, quindi, per cui si stimano 121.686 nuovi iscritti per il prossimo anno, ma il dato risulterebbe poco veritiero senza il giusto approfondimento. Perché a raccogliere il consenso dei futuri neoiscritti alle superiori non è lo scientifico tradizionale, per il quale si assiste a un lieve calo d’interesse, bensì il Liceo scientifico con i suoi indirizzi legati alle scienze applicate (informatica, nuove tecnologie ecc..).

I ragazzi, quindi, sembrano essere piuttosto consapevoli della necessità di formarsi in una scuola in grado di fornirgli le competenze necessarie per confrontarsi con le nuove tecnologie, che tanto a livello universitario, quanto lavorativo giocano un ruolo sempre più importante. Sembra aver accolto le attenzioni dei più giovani anche il liceo sportivo (altro indirizzo disponibile in alcuni licei scientifici), che il prossimo anno, dopo alcune sperimentazioni di successo, entrerà ufficialmente a far parte dell’offerta formativa della scuola italiana.

Continua il successo delle Scuole Alberghiere, le più quotate tra i professionali. Grazie ai cooking show e alla riscoperta della cucina come forma d’arte, gli studenti italiani hanno sviluppato un notevole interesse per un settore che per decenni è stato sottovalutato. La popolarità di cuochi come Gordon Ramsey e Carlo Cracco, ha permesso agli adolescenti di avvicinarsi ad una professione come quella dello chef, di indubbio fascino e ricca di stimoli. Un connubio di tecnica e creatività che sembra essere nelle corde di molti teenager del nostro Paese.

Il numero di iscritti al Liceo linguistico è cresciuto, con un incremento delle preferenze di 0,6 punti percentuali e oltre 47mila iscritti totali. Anche qui il dato sociologico non è da sottovalutare. Di certo la consapevolezza dei ragazzi della necessità di dover optare per una carriera internazionale fuori dall’Italia ha sicuramente influenzato questi numeri.

Il quadro generale è il seguente: dei 30mila alunni che si sono iscritti al primo anno delle superiori il 50,1% ha optato per un percorso liceale (liceo classico fermo al 6%), il 30,8% per un Istituto tecnico, il 19,1% per un Istituto professionale. Vincono l’informatica, la cucina, e le lingue straniere, mentre il Paese vive un periodo di stallo, cambiano le scelte e le prospettive dei giovani. Speriamo che il verso sia quello giusto.

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