“Lasciami dormire altri 5 minuti, per favore!”. La frase-simbolo di ogni studente in lotta con la sveglia che suona troppo presto e con i richiami di ogni buon genitore mattiniero sembra trovare nuovi “importanti” sostenitori a poche settimane dal rientro delle vacanze. Lunedì scorso, infatti, l’Accademia dei pediatri americani ha diffuso i risultati di una ricerca scientifica che farà sorridere molti ragazzi.

Secondo i medici dell’associazione, la mancanza di sonno cronica degli adolescenti deve essere considerato un problema di salute pubblica, da risolvere posticipando l’entrata a scuola degli studenti delle medie e delle superiori di almeno 30 minuti, per permettere loro di dormire di più.

La mancanza di sonno negli adolescenti, favorita da un abuso di media digitali durante tutto il corso della giornata, è un problema reale di cui le istituzioni internazionali devono prendere atto. La stanchezza cronica, infatti, non solo compromette le performance scolastiche dei ragazzi, ma favorisce anche comportamenti a rischio, dettati dall’umore e dalla mancanza di lucidità.

Un ragazzo tra i 13 e i 19 anni dovrebbe dormire in media 8-9 ore, ma la percentuale che si allinea alle direttive è davvero bassa. Gli studenti dormono poco e male, inoltre, il 28% degli studenti delle scuole superiori dichiara di addormentarsi a scuola almeno una volta alla settimana, mentre 1 su 5 dice di addormentarsi durante i compiti con frequenza simile. Questo quadro, quindi, illustra chiaramente perché dormire di più potrebbe giovare ai voti dei nostri studenti.

E allora viene spontaneo chiedersi: perché non andare a letto prima? Per una questione ormonale. Negli adolescenti, infatti, il corpo comincia a secernere la melatonina, un ormone che dice al corpo che è ora di andare a dormire, in ritardo rispetto a quanto accade in un adulto. I ricercatori hanno anche scoperto che il cervello degli adolescenti ha bisogno di più tempo per rilassarsi e addormentarsi dopo essere stato sveglio per 14,5-18,5 ore.

“Quando le lezioni delle scuole superiori iniziano la mattina presto, chiediamo ragazzi di brillare quando il loro orologio biologico dice loro di dormire,” ha dichiarato Timothy Morgenthaler, presidente della American Academy of Sleep Medicine.

Alla luce di questi studi, è fondamentale che si faccia una riflessione su un modello di organizzazione del tempo scolastico che dovrebbero essere rivisto. Gli studenti quindi devono dormire di più, in Italia la campanella dovrebbe suonare intorno alle 8.30 quindi. Inoltre, nelle località più piccole o di montagna, le lezioni iniziano anche prima per via dell’arrivo anticipato a scuola di corriere, bus e treni. Non è tempo di cambiare qualcosa?

Serena De Domenico

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