_antoniobernardo
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Alessandria d'Egitto era diventata fin dalla sua fondazione, un florido centro di valentissimi tecnici, ivi affluiti per dirigere la costruzione della città. In breve tempo essi realizzarono una vera e propria scuola superiore d'ingegneria, ben organizzata e altamente specializzata.

Uno dei più illustri maestri che vi insegnarono fu Ctesibio (III-II secolo a.C...) sopratutto noto per le sue ricerche di idraulica; a lui si deve tra l'altro l'invenzione delle pompe aspiranti e dei compressori.

Un antica tradizione sosteneva che Erone sarebbe stato suo discepolo, ma studi più recenti ipotizzano che egli visse nel I° o addirittura nel II° secolo dopo Cristo; certo è comunque che visse ad Alessandria e che diresse la scuola d'ingegneria.

Tra le sue opere giunte quasi complete sino a noi sono da ricordare Pneumaticà ove sono trattati vari tipi di apparecchi in cui la forza motrice è l'energia eolica, la pressione atmosferica e l'energia termica (celebre è la Eolipila che anticipa per un verso la macchina a vapore e per un altro i motori a reazione) e gli Autòmata che descrivono alcuni teatrini, fissi o mobili, nei quali si succedono in maniera automatica scene animate di tipo mitologico (grande successo ebbe all'epoca l'apparecchio da lui ideato che faceva aprire automaticamente le porte di un tempio).

Dai suoi scritti risulta che Erone fu un ottimo matematico: celebre è la formula (riportata altrove in questo sito) per calcolare l'area di un triangolo a partire dalla lunghezza dei tre lati. Poiché un qualunque campo può essere approssimato con un poligono irregolare e questo può essere scomposto in una somma di triangoli, la sua formula è un semplice sistema per misurare l'area dei campi con la sola disponibilità di un metro. erone.jpg

Archimede pur affrontando la matematica con un nuovo spirito ingegneristico conserva ancora qualche malcelata diffidenza verso la meccanica.

Erone invece, buon matematico ed eccellente meccanico, guardava con diffidenza le astrattezze dei filosofi e le definizioni euclidee cercando di sostituirle con altre ispirate a criteri sperimentali ed operativi, porta insomma la sua mentalità di pratico solutore di problemi anche nella matematica.

Riflettendo sul patrimonio di conoscenze matematiche e tecniche di Erone non si può che restare stupiti dalla scarsa traccia che esse lasciarono: per avere personalità a lui confrontabili bisognerà attendere nel mondo arabo Al Jazari (1206) e in occidente Leonardo da Vinci (1452).

Come se Erone non fosse esistito, per circa 1500 anni le uniche fonti di energia restarono la forza dell'uomo, degli animali e l'energia cinetica dell'acqua. Bisognerà infatti attendere la rivoluzione del vapore, avvenuta in Gran Bretagna alla fine del XVIII° secolo per avere un sostanziale miglioramento nell'organizzazione delle miniere, delle officine e dei trasporti.

Solo a partire dal 1765, con le macchine a vapore ideate da James Watt, si è potuti passare da applicazioni sporadiche ad un utilizzo generalizzato nei trasporti e nelle industrie. La macchina di Watt riduceva costi, dimensioni e consumi, e aumentava la potenza disponibile. Dal primo modello con 6CV si è passati in meno di 20 anni a locomotive con 600CV.