_antoniobernardo
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L'Antologia di Spoon River (1915) è un monumento della storia sociale americana vista attraverso le lapidi di un piccolo cimitero di provincia. Sicuramente queste poesie sono state oggetto di discussione da almeno quattro generazioni. In Italia, per la mia generazione, uno stimolo alla lettura e alla conoscenza delle poesie di Lee Masters è venuto anche dalle belle canzoni di Fabrizio de Andrè. Ancora oggi, stando a quanto si legge nei siti e nei forum su internet, il problema esistenziale di George Gray sembra attualissimo.

George Gray
Ho osservato tante volte
il marmo che mi hanno scolpito
una nave alla fonda con la vela ammainata.
In realtà non rappresenta il mio approdo
ma la mia vita.

Perché l'amore mi fu offerto ma fuggii le sue lusinghe;
il dolore bussò alla mia porta ma ebbi paura;
l'ambizione mi chiamò, ma paventai i rischi.

Ma avevo fame di un significato della vita.

Ora so che bisogna alzare le vele
e farsi portare dai venti della sorte
dovunque spingano la nave.

Dare un senso alla vita può sfociare in follia
ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vago desiderio
è una barca che anela al mare
eppure lo teme.

Edgar Lee Masters (1869 -1950)

L'antologia di Spoon River (1915) è un monumento della storia sociale americana vista attraverso le lapidi di un piccolo cimitero di provincia.

Sicuramente queste poesie sono state oggetto di discussione da almeno quattro generazioni.

In Italia, per la mia generazione, uno stimolo alla lettura e alla conoscenza delle poesie di Lee Masters è venuto anche dalle belle canzoni di Fabrizio de Andrè.

Ancora oggi, stando a quanto si legge nei siti e nei forum su internet, il problema esistenziale di George Gray sembra attualissimo. Il viaggio e la barca a vela che prende il vento sono metafore del progetto della vita, ma oggi, nel sempre più diffuso training out-door dei managers, sono anche strumenti concreti per toccare con mano la programmazione, lo spirito e il lavoro di gruppo, le sinergie nel perseguimento degli obiettivi, i vincoli degli spazi e delle risorse limitate, ecc. chiappi-master80.png

chiappi-master.pngSecondo chi scrive, problemi, progetti e cambiamento sono connessi da una circolarità bidirezionale (vedi figura): si può partire da un progetto e scoprire l'esigenza di un cambiamento o di problemi da risolvere; si può partire da un problema ed accorgersi della necessità di un cambiamento o della formulazione di un progetto; si può partire da un cambiamento e scoprire che per realizzarlo bisogna risolvere problemi e portare a compimento progetti.

L'antologia di Spoon River viene pubblicata per la prima volta negli anni in cui H. Gantt mette a punto i suoi celebri diagrammi che costituiscono forse la prima tecnica strutturata di programmazione dei progetti.

Negli Stati Uniti il Project Management Institute (PMI) individua nove aree di competenza gestionale (Scopo, Tempi, Costi, Qualità, Rischi, Approvvigionamenti e Contratti, Risorse umane, Comunicazioni, Integrazione) e quattro gruppi di processi (Lancio del progetto, Pianificazione, Realizzazione, Controllo, Chiusura del Progetto).

All'interno della matrice 9x4 così individuata si trovano quaranta processi elementari che descrivono le varie attività di gestione dei progetti. Ciascun processo è caratterizzato da informazioni che riceve in ingresso (input) ed informazioni che fornisce in uscita (output) da/per altri processi. I processi si servono di metodi e tecniche che possono essere pensate come funzioni di trasferimento tra gli ingressi e le uscite.

Questi Tools&tchniques, più di 150, possono essere strutturati, semi strutturati e non strutturati. Il grado di strutturazione di una tecnica dipende dal maggiore (o minore) uso che essa fa della matematica e del computer.

Tra le tecniche strutturate si ricordano: cammino critico, carte di marcia, ottimizzazione delle risorse impiegate, earned value, istogrammi di Pareto, analisi multicriteri, medie mobili, ecc.