_stan
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In quest'appunto troverai tutto sugli archi associati: dalla definizione alla loro utilità. In fondo alla pagina è presente un esercizio applicativo con annessa soluzione.

Perchè le funzioni seno e coseno sono importanti

La trigonometria è la branca della matematica fondata sullo studio dei triangoli, con un focus particolare sui loro angoli. In questo ambito, concetti come le funzioni seno e coseno sono fondamentali, poiché permettono di giungere, a partire dagli angoli, alle misure dei lati della figura.
Per questo motivo, tali formule sono un alleato importantissimo nella risoluzione di problemi ed esercizi. I valori delle funzioni seno e coseno di angoli con ampiezze "particolari" - come ad esempio
[math]90°[/math]
,
[math]180°[/math]
etc. - sono piuttosto semplici e per questo motivo è bene memorizzarli. In particolare:
  • Gli angoli di
    [math]0°[/math]
    e
    [math]360°[/math]
    hanno rispettivamente
    [math]cos(a)=1[/math]
    e
    [math] sen(a)=0[/math]
  • Gli angoli di
    [math]90°[/math]
    e
    [math]270°[/math]
    hanno rispettivamente
    [math]cos(a)=0[/math]
    e
    [math]sen(a)=1[/math]
  • Questi valori derivano dallo studio della circonferenza goniometrica, ossia una circonferenza dal raggio unitario e centro fissato nell'origine del sistema cartesiano considerato. Lo strumento utilizzato per misurare l'ampiezza degli angoli - cioè il goniometro - non è altro che una circonferenza goniometrica.

    Riconoscere il seno e il coseno dell'angolo è piuttosto semplice se si sfrutta quest'ultima analogia. Partiamo dalla definizione di angolo: esso non è altro che una parte di piano racchiusa tra due semirette aventi l'origine in comune, nonché vertice dell'angolo. L'estensione di tale spazio prende il nome di ampiezza.

    Proprio come nelle misurazioni con il goniometro, per trovare l'ampiezza di un angolo, occorre allungare fino a toccare la circonferenza goniometrica la semiretta che non corrisponde all'asse delle ascisse. A questo punto è possibile definire il seno e il coseno dell'angolo misurato:

    • In generale, il valore del seno di un angolo è dato dalla proiezione del punto di intersezione tra una semiretta e la circonferenza goniometrica sull'asse delle ordinate.
    • Per ottenere il coseno dell'angolo bisogna proiettare il punto di intersezione tra una semiretta dell'angolo e la circonferenza goniometrica sull'asse delle ascisse.

    Ciò significa che se abbiamo un angolo con ampiezza nulla (0°), entrambe le semirette che lo definiscono coincidono con l'asse delle ascisse (asse x). In questo caso, quindi, il coseno corrisponde proprio alla lunghezza del raggio unitario e il seno è nullo.
    D'altro canto, in un angolo di

    [math]90°[/math]
    , invece, la semiretta dell'angolo corrisponde all'asse delle ordinate: in questo caso il coseno è nullo mentre il seno è unitario.

    Ovviamente, questo tipo di approccio non può essere esteso ad angoli con ampiezze intermedie, poiché risulterebbe complicato riconoscere il valore corretto delle proiezioni se questi sono diversi da 0 e da 1. Tuttavia esiste un metodo piuttosto intuitivo che può aiutarti a trovare i valori delle funzioni seno e coseno in presenza di determinati angoli: il metodo degli archi associati.

    Cosa sono gli archi associati

    Gli archi associati ci permettono di calcolare velocemente il seno e il coseno di alcuni angoli particolari, sfruttando le analogie con la geometria. Consideriamo, sulla circonferenza goniometrica, gli angoli
    [math](x, - x, \pi + x, \pi - x)[/math]
    : notiamo che essi hanno per estremi dei punti che sono i vertici di un rettangolo che ha per assi di simmetria gli assi cartesiani.

    Rappresentazione di archi associati sulla circonferenza goniometrica

    Dalla figura, possiamo dedurre che:

    Relazioni goniometriche degli archi associati

    Ora, consideriamo i punti individuati dagli angoli complementari di misura

    [math] x [/math]
    e
    [math]( \frac{\pi}{2} -x)[/math]
    , e rappresentiamoli sulla circonferenza goniometrica:

    Archi associati: archi complementari di un angolo retto

    I punti intercettati da tali angoli sono simmetrici rispetto alla bisettrice del primo e del terzo quadrate, e pertanto hanno le coordinate scambiate.

    Per gli archi complementari valgono le seguenti relazioni:

    Relazioni archi complementari nel primo quadrante

    Questo approccio può essere esteso per ricavare un numero maggiore di formule: possiamo, infatti, applicare lo stesso ragionamento per tutti gli angoli complementari. Questi ultimi sono quelli che non si trovano nel primo quadrante, ma che hanno comunque somma

    [math](\frac{\pi}{2}+ 2kpi)[/math]
    . Possiamo, quindi, ottenere le seguenti relazioni:

    Relazioni archi complementari nei quadranti II, III e IV della circonferenza goniometrica

    Ecco un esercizio per fissare le nozioni teoriche appena apprese: trovi la soluzione dell'esercizio nel forum di Matematicamente.it.

    Esercizio proposto

    Il complementare di un angolo è pari a un terzo del supplementare dello stesso angolo diminuito di due gradi. Trovare l'angolo.


    per ulteriori approfondimenti sugli archi complementari e sulla trigonometria vedi anche qua