_stan
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La Funzione Tangente

Consideriamo, sulla circonferenza goniometrica, un angolo
[math]\alpha[/math]
compreso tra
[math] 0 [/math]
e
[math] 2 \pi[/math]
, e un punto P sulla circonferenza, tale che l'arco AP coincida con l'angolo
[math]\alpha[/math]
. Adesso tracciamo una retta r passante per O e P, e una retta t perpendicolare all'asse x e passante per A; tali rette si intersecheranno in un punto che chiamiamo T.

Circonferenza goniometrica e retta tangente nell'origine degli angoli

L’ordinata del punto T si definisce tangente dell'angolo

[math] \alpha[/math]
, e si scrive

[math] \tan{alpha} [/math]
.

È importante notare che l'intersezione tra le rette r e t esiste sempre, ad eccezione del caso in cui queste sono parallele; ciò si verifica per tutti gli angoli del tipo
[math]\frac{\pi}{2} ,\frac{ 3 \pi}{2} [/math]
, ecc.
Nel prossimo paragrafo vedremo come varia il valore della tangente al variare dell’angolo
[math]\alpha[/math]
.

Periodicità della Funzione Tangente

Come tutte le funzioni goniometriche, (come le funzioni seno e coseno), anche la funzione tangente presenta una periodicità, ovvero assume gli stessi valori per diversi valori di
[math]\alpha[/math]
. Vediamo ora nel dettaglio quali sono questi valori e con quale periodicità si ripetono, oltre ai valori massimi e minimi entro cui può variare la tangente.
  • Primo caso:

    [math]\alpha=0 \Rightarrow \tan{ 0} = 0 [/math]

    Oppure

    [math]\alpha = 2 \pi \Rightarrow \tan{ 2\pi} = 0 [/math]

    il punto T coincide con il punto A e le rette t ed r sono perpendicolari tra loro. Inoltre, questa condizione si può verificare anche nel caso in cui

    [math]\alpha=\pi \Rightarrow \tan {\pi} = 0 [/math]
  • Secondo caso:

    [math] 0 \lt \alpha \lt \frac{\pi}{2} \Rightarrow \tan{\alpha} \gt 0 [/math]

    il punto T appartiene al primo quadrante. Possiamo vedere che in questo caso la tangente aumenta all'aumentare dell’ampiezza dell’angolo, così come nel terzo quadrante dove

    [math] \pi \lt \alpha \lt \frac{3}{2}\pi \Rightarrow \tan{\alpha} \gt 0 [/math]
  • Terzo caso:

    [math] \frac{\pi}{2} \lt \alpha \lt \pi \Rightarrow \tan{\alpha} \lt 0 [/math]

    Il punto T appartiene al secondo quadrante e, partendo da un valore negativo, all'aumentare dell'ampiezza nell'angolo, aumenta la sua tangente che si avvicina sempre più allo zero. Tuttavia, questo succede anche quando

    [math] \frac{3}{2}\pi \lt \alpha \lt 2\pi \Rightarrow \tan{\alpha} \lt 0 [/math]

    Cioè nel quarto quadrante.

  • Quarto caso:

    [math] \alpha = \frac{\pi}{2} \Rightarrow \tan{\alpha} =+\infty [/math]

    questo è il caso in cui le due rette r e t sono parallele tra loro, di conseguenza non c è nessun punto in cui queste si incontrano e il valore della tangente è pari a

    [math]+ \infty [/math]
    . La stessa situazione si verifica quando
    [math] \alpha = -\frac{\pi}{2}[/math]
    , tuttavia in questo caso il valore della tangente è negativo quindi avremo
    [math] \tan{\alpha} =-\infty [/math]

Variazione della tangente dell'angolo sulla circonferenza goniometrica

In base a quanto visto possiamo dire che la funzione tangente è una funzione periodica tale che:

[math] \tan{\alpha} = \tan {\alpha + 2\pi} [/math]

Poiché i valori assunti dalla tangente nell'intervallo

[math](0 ;\pi)[/math]
sono gli stessi che assume nell'intervallo
[math](\pi ; 2\pi)[/math]
. Quindi possiamo generalizzare e scrivere che:
[math] \tan{ \alpha} = \tan {\alpha + k \pi} [/math]
dove
[math] k \in N [/math]
, cioè appartiene all’insieme dei numeri naturali . Ciò significa che la funzione tangente è periodica di periodo
[math]\pi[/math]
.
Ricordiamo inoltre che la tangente non è definita per alcuni valori di
[math]\alpha[/math]
, ovvero quando :

[math] \alpha = k \frac{\pi}{2} [/math]
con
[math] k \in N [/math]
.

In particolare, vediamo che man mano l'angolo

[math]\alpha[/math]
, appartenente al primo quadrante, si avvicina a
[math]\frac{\pi}{2}[/math]
, la sua tangente aumenta mentre il punto T si allontana dall'asse x. Quindi, possiamo affermare che il limite di
[math]\tan{\alpha}[/math]
, per
[math]\alpha[/math]
che tende a
[math]\frac{\pi}{2}[/math]
è uguale a
[math]+\infty[/math]
, e si scrive:

[math] \begin{matrix} \lim_{\alpha \to \frac{\pi}{2}} \tan{\alpha} = +\infty \end{matrix}[/math]

Con un ragionamento analogo, si può affermare che il limite di

[math]\tan{\alpha}[/math]
, per
[math]\alpha[/math]
che tende a
[math]-\frac{\pi}{2}[/math]
è uguale a
[math]-\infty[/math]
,
di
[math]\tan{\alpha}[/math]
, per
[math]\alpha[/math]
che tende a
[math]\frac{\pi}{2}[/math]
, restando maggiore di
[math]\frac{\pi}{2}[/math]
, è uguale a
[math]-\infty[/math]
, e si scrive:

[math] \begin{matrix} \lim_{\alpha \to -\frac{\pi}{2}} \tan{\alpha} = -\infty \end{matrix}[/math]

Nel prossimo paragrafo è presente una rappresentazione grafica di quanto detto finora.

Grafico della funzione tangente

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, la tangente è una funzione periodica, di periodo
[math]\pi[/math]
, di conseguenza possiamo rappresentare la funzione
[math]y=\tan{\alpha}[/math]
in un grafico mettendo in ascissa il valore dell’angolo
[math]\alpha[/math]
e in ordinata il corrispettivo valore della tangente. In particolare, per la sua periodicità possiamo dire che si ripeterà lo stesso andamento dell'intervallo (
[math]-\frac{\pi}{2} ;\frac{\pi}{2}[/math]
) lungo tutto l'asse x.
Inoltre, nei punti in cui la tangente non è definita, possiamo tracciare delle rette verticali, perpendicolari all'asse x, che rappresentano i cosiddetti asintoti della curva: la funzione tangente si avvicinerà sempre di più ad essi, senza mai toccarli mai.

Grafico funzione tangente

Dal grafico possiamo notare che la funzione

[math]y = \tan{x}[/math]
è una funzione dispari, poiché il suo grafico è simmetrico rispetto all'origine degli assi. Si ha quindi che:

[math]\tan{ -x } = - \tan{ x}[/math]

A questo punto vedremo invece, nel prossimo paragrafo, quale relazione intercorre tra la tangente e il coefficiente angolare di una retta.

Relazione tra tangente e coefficiente angolare di una retta

Il coefficiente angolare di una retta, esprime la pendenza di una retta rispetto all’asse delle ascisse, e può essere calcolata tramite il rapporto tra l'ordinata e l'ascissa di un punto qualunque appartenente a tale retta.

Circonferenza goniometrica e retta tangente nell'origine degli angoli

Consideriamo adesso le rette r e t che abbiamo rappresentato precedentemente sulla circonferenza goniometrica. Poiché il punto T, di coordinate

[math]( 1 ; \tan{ \alpha})[/math]
appartiene alla retta r, possiamo affermare che il coefficiente angolare della retta r è dato da:

[math] m_r = \frac{y_T}{x_T} = \frac{\tan{\alpha}}{1} = \tan{\alpha}[/math]

Possiamo applicare lo stesso ragionamento considerando il punto P, anch'esso appartenente alla retta r, e di coordinate

[math](\cos{\alpha}; \sin{\alpha})[/math]
, e quindi il coefficiente angolare sarà:

[math] m_r = \frac{y_T}{x_T} = \frac{\sin{\alpha}}{\cos{\alpha}}[/math]

Da ciò, possiamo affermare che il coefficiente angolare di una retta r è la tangente goniometrica dell'angolo orientato di misura

[math]\alpha[/math]
che la retta forma con il semiasse positivo delle ascisse; inoltre si ha che
[math]\tan{\alpha} = \frac{\sin{\alpha}}{\cos{\alpha}}[/math]
.

Approfondimenti

In questo paragrafo sono presenti dei link di approfondimento riguardante gli argomenti trattati nei paragrafi precedenti.
Goniometria
limite
asintoto verticale