_antoniobernardo
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Periodicamente, i giornali parlano di come risolvere il problema del traffico usando la matematica. Eppure, per quanto possa sembrarci strano, quello di cui stiamo parlando non un problema cos recente: tra i grandi matematici che hanno contribuito a risolvere il problema troviamo Simon-Denis Poisson (1781-1840), che ha svolto studi fondamentali nel calcolo delle probabilit e che ha ideato una formula davvero preziosa, considerata allorigine della teoria delle code, stando a quanto ci dice Peiretti in un articolo del 2006.

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Un ingegnere danese, tale Agner Krarup Erlang (1878-1929), alla fine dellOttocento partendo dagli studi di Poisson elabor un modello matematico delle telecomunicazioni, perch per le reti telefoniche importante non solo che possano sostenere il traffico dei dati, ma che siano anche sviluppate con i costi pi contenuti possibile.

Che il traffico sia un problema matematico lha dichiarato, allinizio del 2005, il professor Giovanni Storchi, docente di Algoritmi a La Sapienza, durante unintervista a Repubblica: il professore ha fatto parte di unquipe di scienziati che ha studiato il problema della circolazione a Citt del Messico.

Secondo il professore, il problema risolvibile con la teoria dei grafi, studiando i problemi dei flussi e dei cammini minimi.

Secondo uno studio pi recente, svolto dai matematici dellIstituto per le Applicazioni del Calcolo Mario Picone del Cnr di Roma, il modello per rappresentare il traffico della nostra capitale di tipo fluidodinamico, ovvero il traffico considerato come un enorme serpentone liquido lungo le strade. Grazie a questo modello, si possono progettare in maniera pi adeguata i sensi unici ed organizzare la tempistica dei semafori, inoltre una app per smartphone potrebbe darci indicazioni in tempo reale su quale sia il percorso meno trafficato. Una app di questo tipo potrebbe vanificare lutilit del modello, perch se tutti decidessimo di seguire un percorso alternativo, il problema del traffico sarebbe semplicemente spostato, per questo Alberto Bressan della Penn State University sta lavorando a questo aspetto, utilizzando la teoria dei giochi di Nash.

Il risultato pi recente in questo ambito dovuto a Berthold Horn, docente del Mit, che alla sedicesima edizione dellIEEE Conference on Intelligent Transport Systems ha presentato un algoritmo per alleviare linstabilit del flusso del traffico. Lalgoritmo andrebbe implementato nei sistemi di cruise-control, ovvero il sistema che permette di impostare la velocit di crociera desiderata e la distanza che si vuole mantenere dai veicoli che ci precedono. Il sistema, monitorando lo spazio antistante la vettura tramite un sistema radar, accelera o decelera la vettura, mantenendo costante la distanza impostata. Secondo lalgoritmo di Horn, il sistema deve monitorare sia la distanza dalle auto che ci precedono, sia dalle auto che ci seguono: in questo modo, le instabilit nel flusso del traffico vengono contenute, le stesse instabilit che, propagandosi lungo la fila di auto, contrastano la fluidit del traffico. Horn ha rappresentato il fenomeno con una particolare equazione sinusoidale, che descrive lo smorzamento delle oscillazioni. Lalgoritmo sviluppato pu stabilizzare il fenomeno, ma funziona solo se implementato su un elevato numero di macchine e per ora i sistemi cruise-control sono ancora costosi e poco diffusi.

Calcolo delle probabilit, teoria dei grafi, fluidodinamica, teoria dei giochi... i matematici hanno tentato in pi modi di risolvere il problema del traffico, consapevoli che ne va del nostro benessere psichico (il traffico ci crea ansia e stress) e della nostra salute, visto che il traffico influisce anche sullinquinamento. Concludendo, per, con le parole del professor Storchi: Formule magiche non ne esistono. Lunica vera soluzione sarebbe quella di lasciare lauto a casa., altrimenti la matematica pu solo dare una grossa mano a ridurre i danni.