_antoniobernardo
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Un ex docente universitario di teoria dei numeri di sessantaquattro anni e una governante nemmeno trentenne, ragazza madre di un ragazzino di dieci anni: questi sono i due protagonisti del romanzo La formula del professore di Yoko Ogawa, considerata tra le pi importanti scrittrici giapponesi contemporanee.

La giovane governante, nonostante avesse i brividi solo alla vista di un libro di testo di matematica, tanto profondo era il [suo] odio per quella materia, trova nella matematica un ottimo argomento di conversazione con il professore: I problemi che mi proponeva il professore mi entravano nella testa con naturalezza, forse perch il suo metodo di insegnamento era molto efficace.

I suoi sospiri di meraviglia davanti a unespressione aritmetica, il modo in cui ne elogiava la bellezza e il luccichio dei suoi occhi bastavano da soli a esprimere il profondo significato che la matematica aveva per lui.

In effetti, dalle pagine del romanzo sembra emergere la ricetta per coinvolgere gli alunni, perch insegnare non significa solo trasmettere saperi ma anche e soprattutto accendere passioni: Nel breve periodo in cui avevo conosciuto il professore, senza rendermene conto avevo imparato a usare limmaginazione per avvicinarmi alle cifre e ai simboli, come se fossero musica o racconti letterari.

Il professore in questione ha frequentato luniversit di Cambridge e, al termine del dottorato di ricerca, ha accettato un incarico presso lIstituto di ricerche matematiche dellUniversit. Nel 1975 rimasto vittima di un incidente stradale, che gli ha procurato danni irreparabili al cervello: la sua memoria si fermata al giorno dellincidente e ora non supera gli 80 minuti.

I due protagonisti, il professore e la governante, trovano un legame espresso da due numeri amici, 220 e 284: 220 ricorda la data di nascita della governante e 284 il numero che si trova sul retro dellorologio del professore, ricevuto in regalo dal rettore delluniversit.

Quando la governante porta anche il figlio al lavoro con lei, il professore manifesta un sincero affetto per il ragazzo, che soprannomina Ruto che significa radice quadrata per la forma piatta della testa. Per il professore Ruto era come i numeri primi. Quanto questi erano per lui la base di tutti i numeri naturali, tanto i bambini erano il nucleo vitale ed essenziale della vita degli adulti.

La formula del professore di cui parla il titolo del libro in realt lidentit di Eulero: un giorno, il professore assiste a un acceso confronto tra la propria cognata e la governate e lui lo interrompe scrivendo su un foglio lidentit di Eulero e mettendo il foglio al centro del tavolo, poco prima di andarsene lasciandole sole. Nessuno apr pi bocca.

La bellezza della matematica riesce a fermare la discussione delle due donne, perch lidentit di Eulero era una stella cadente che illuminava le tenebre, era il verso di una poesia inciso in una grotta avvolta dalloscurit: la governante cos colpita da questa bellezza che tiene per s il foglietto.

Latteggiamento del professore, la sua capacit di meravigliarsi, il suo considerare lignorare un punto di partenza per arrivare a una nuova verit, aprir la mente della governante e del figlio, tanto che questi decider poi di diventare insegnante di matematica.

La verit in matematica si cela furtiva alla fine di una strada mai percorsa, allinsaputa di tutti. Ma non detto che si trovi sulla cima, potrebbe starsene tra le rocce di un ripido precipizio, oppure in fondo alla valle.

Daniela Molinari