_antoniobernardo
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La European Physical Society unorganizzazione senza fini di lucro, il cui scopo quello di promuovere la fisica e i fisici in Europa: stata istituita formalmente nel 1968 e ne fanno parte circa 40 paesi, oltre a 3000 membri individuali. Proprio questa Associazione ha designato AdA, il sincrotrone di Frascati, come luogo storico, in quanto parte del patrimonio scientifico dellItalia e dellEuropa.

Secondo le parole di Luisa Cifarelli (prima presidente donna della European Physical Society), con questa iniziativa lEPS mira a identificare un nuovo tipo di patrimonio dellumanit: quello scientifico-culturale.

Vediamo in cosa consiste e qual la sua importanza per la fisica.

La nascita di AdA pu essere considerata una delle conseguenze del nuovo indirizzo sancito dal Congresso di Fisica Nucleare organizzato da Corbino e Fermi nel 1931 a Roma, un evento che segna lentrata ufficiale del nostro Paese nel campo delle nazioni capaci di dare contributi originali allo sviluppo delle scienze fisiche.

E non quindi un caso che nel gruppo di Frascati troviamo anche Edoardo Amaldi, lunico dei ragazzi di via Panisperna rimasto in Italia.

Gi dal 1936 Fermi aveva cercato di dotare la fisica italiana di una macchina acceleratrice competitiva sul piano internazionale e di un laboratorio adeguato, realizzando, con Rasetti e Amaldi, un piccolo prototipo.

Negli anni Cinquanta, le migliorate condizioni economiche consentono di progettare un nuovo acceleratore e nel 1956 si avvia la costruzione in aperta campagna, vicino a Frascati, del laboratorio che ospiter lelettrosincrotrone. Nel 1958, cominciano le prove di accelerazione e il 7 marzo del 1960, durante un seminario, Bruno Touschek descrive un anello di accumulazione per elettroni e positroni: lidea pareva impossibile da realizzare.

Nelle parole di , che prese parte al progetto, si coglie tutto lentusiasmo dellepoca: Eravamo incredibilmente entusiasti perch si trattava di un esperimento in terra incognita: sapevamo che se fossimo riusciti a far funzionare il prototipo sarebbe cambiato per sempre il panorama di questo tipo di attivit, cos come poi stato.

Meno di un anno dopo, il 27 febbraio del 1961, vennero registrati i primi elettroni accumulati. Bruno Touschek mostr tutte le sue abilit in questo progetto: nato come fisico teorico, e tra i pi astratti in circolazione, divenne un fisico applicato e Giorgio Salvini, Edoardo Amaldi e Felice Ippolito reperirono i fondi per realizzare limpresa in fretta. Tra le grandi risorse intellettuali che permisero la realizzazione del progetto cerano Giorgio Ghigo e Grianfranco Corazza.

Nel 1963 i fisici si accorsero che la vita media di un fascio diminuiva allaumentare del numero di particelle accumulate: Fu unosservazione drammatica: sembrava la condanna a morte degli anelli. Bruno si allontan alle 5 del mattino e and al Caf de la Gare a bere il suo prediletto Ros Sec con gli operai che arrivavano da Parigi. Torn eccitatissimo alle 6 e mezza. Aveva capito che il problema comprometteva il funzionamento di AdA, ma non avrebbe impedito il funzionamento di una macchina pi grande.

Per questo motivo, la vita scientifica di AdA fu molto breve, ma costitu una pietra miliare della storia della scienza: stata il capostipite di generazioni di acceleratori. Nei suoi tre anni di vita, i fisici poterono osservare il comportamento della materia in condizioni altrimenti impensabili.

Ghigo, Salvini, Touschek, Corazza e Bernardini decisero di chiamare il collisore AdA (acronimo di Anello di Accumulazione), convinti che laccumulazione dei fasci rappresentasse il problema maggiore. Inoltre Bruno aveva una zia di nome Ada e il 27 febbraio del 1961, il giorno in cui i fisici ottennero la prima accumulazione di elettroni e positroni, era lanniversario della sua morte, una coincidenza che colp molto Touschek, che continuava a raccontarla a tutti.

AdA era composta da un anello magnetico di sole 8 tonnellate con 4 metri di circonferenza: come il Large Hadron Collider di Ginevra, ma, come sottolinea Bernardini, la prima un microbo, il secondo come un essere umano.

Nel 1962 si realizz il gemellaggio con la Francia, con Orsay, dove cera un acceleratore lineare. Il gemellaggio cost ai fisici un impegno non da poco: partivano il venerd mattina e tornavano il luned o il marted successivo. Sempre stando alle parole di Carlo Bernardini: In quel periodo ho dormito molto poco. Eravamo tutti con famiglia, i bambini crescevano e noi ce ne stavamo l, ad accumulare particelle. Cera anche molta cocciutaggine, una delle doti pi importanti per un ricercatore. Da tutte le parti era pieno di uccelli del malaugurio: ci dicevano che era impossibile, che non ce lavremmo mai fatta. La nostra ostinazione aumentava proprio grazie a questi gufi.

Daniela Molinari