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1981 problema 3 sessione straordinaria Pag. 1
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Sintesi


Estratto del documento

( ) ( )

− + − − + + − −

2 2 3 2 3

3 x 4 x c x x 2 x cx d 2 x x cx 2 d

= =

I

y ( x ) 4 3

x x

( ) ( ) ( )

− − − − +

2 3 2 3

3 x c x 3 x x cx 2 d 2 cx 3

d

= =

II

y ( x ) 6 4

x x

Per avere un estremante in x = 2 dobbiamo imporre che:

= − − =

 

I

 y ( 2 ) 0 8 2 c 2 d 0

  + ≠

 II  2 c 3

d 0

y ( 2 ) 0 − = =

II

Per avere un flesso in x = -1 dobbiamo imporre che y ( 1

) 0 e cioè c d

3 .

Quindi per determinare i coefficienti rimanenti risolviamo il sistema:

− − = =

 

c d c

8 2 2 0 3

 

= =

 

c d d

3 1

+ = ≠

c d x

per cui si ha effettivamente un estremo relativo in = 2.

Si nota come 2 3 9 0

Quindi la curva ha equazione: − + +

3 2

x x x

2 3 1

=

y 2

x

− + +

3 2

x x x

2 3 1

=

y

Studio della funzione 2

x

( ) ( )

− ∞ ∪ +∞

,

0 0

,

Dominio : − + + =

3 2

Intersezione asse ascisse x 2 x 3 x 1 0 che risolveremo

: va risolta l’equazione

graficamente risolvendo il sistema =

 3

 y x

 = − −

 2

y 2 x 3 x 1

La prima funzione è una cubica con flesso in (0,0) mentre la seconda è una parabola con concavità

 

3 17

 

verso l’alto e vertice in . Mettiamole sullo stesso grafico:

,

 

4 8 10

7.5

5

2.5

-10 -5 5 10

-2.5

-5

-7.5

-10

Come si nota dal grafico le due curve hanno un unico punto in comune con ascissa minore di zero;

tale punto è determinabile applicando il teorema degli zeri in un intervallo in cui la funzione

= − + +

3 2

g x x x x è continua ed in cui agli estremi assume valore discorde. Applicando tale

( ) 2 3 1 ≅ −

teorema si ricava che tale unico valore è x 0 . 028 .

Intersezione asse ordinate

: non ce ne sono

Parità o disparità : la funzione è pari

− + +

3 2

x 2 x 3 x 1 > >

Positività : f(x) = 0 x x come si nota dal grafico tracciato sopra.

2

x 1

= = = = +∞

Asintoti verticali x 0

, lim f ( x ) lim f ( x )

: +

+ −

→ → 0

x 0 x 0 = +∞

Asintoti orizzontali : non ce ne sono , infatti lim f ( x )

→ ±∞

x

Asintoti obliqui : è unico ed è come da traccia y = x - 2

Crescenza e decrescenza :

( )

− − + −

2

3

x 3 x 2 x 1 ( x 2 )

= = > < ∪ >

I

y ( x ) 0 x 0 x 2

3 3

x x

( )

+

2 3 x 3

= = = −

II

y ( x ) 0 x 1

4

x

9

= >

II

y ( 2 ) 0

8 < ∪ >

Quindi la funzione è crescente per x 0 x 2 , decrescente altrimenti, ha un minimo relativo in

  ( )

7 − −

  1

, 5

ed un flesso in

2

,

 

4

Il grafico è sotto presentato:

L’iperbole equilatera con asintoti riferiti agli assi coordinati ha equazione generica

=

xy k

e dovendo passare per (1; 3) avrà allora equazione

=

xy 3

Calcoliamo allora i punti di intersezione tra le due curve:

− + +

 3 2

x 2 x 3 x 1

=

y

 − + +

 3 2

x 2 x 3 x 1 3

2

x =

⇒ ⇒

 2 x

x

3

 =

y

 x

− + + = − + =

3 2 3 2

x 2 x 3 x 1 3 x x 2 x 1 0 − +

3 2

Ora applicando la regola di Ruffini componiamo il polinomio ( x 2 x 1 ) ottenendo:

− + = − − −

3 2 2

x 2 x 1 ( x 1

)( x x 1

) per cui ±

1 5

− + = − − − = = =

⇒ ⇒

3 2 2

x x x x x x x

2 1 0 ( 1

)( 1

) 0 1

, 2

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