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Sintesi


Estratto del documento

Sessione ordinaria LS_PNI 2005 Soluzione di De Rosa Nicola

− 2

4 x x

= =

Le intersezioni della parabola con la retta si trovano col sistema

y y c

4

seguente: = −

 2

4 y 4 x x − = − + = = ± −

⇒ ⇒ ⇒

2 2

 4 4 4 4 0 2 2 1

x x c x x c x c

=

 y c − 2

4 x x

=

R

L’area del segmento parabolico delimitato dalla parabola di equazione y 4

2

= dell’area del rettangolo

con la retta , sfruttando il teorema di Archimede, è i

y c 3

circoscritto, per cui si ha ( ) ( )

2 8 8 3

= − + − − + − = − − = −

S ( c ) 1 c 2 2 1 c 2 2 1 c 1 c 1 c 1 c 2

3 3 3

≤ ≤

in cui il valore assoluto è superfluo visto che . Ora imponendo che

c

0 1

( ) ( )

8 S 4 1 1

3 3

= − = = − = = −

⇒ ⇒

S ( c ) 1 c 1 c c 1

2 2 3

3 2 3 2 4

5)

La figura sottostante rappresenta alcune sezioni del solido richiesto: 4

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Il volume richiesto è calcolabile attraverso l’integrale seguente:

2

   

4 4

2 4 3

x x x

∫ ∫

= − = + − =

 

2

V x dx x dx

  

4 16 2

   

0 0

4 + −

 

3 5 4 64 1024 64 64 320 192 480 32

x x x

= + − = + − = + − = =

32 32

 

3 80 8 3 80 3 5 15 15

  0 5

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Soluzione

1) =

Per ipotesi sappiamo che , per cui affinché la funzione

f ( 0

) 1 =

 f ( 0 ) 1

 2 ( )

x

= − + >

f ( x ) 3 2 ln x 1 x 0

 2  

2 ( )

x − + =

= lim 3 2 ln x 1 1 . Ed in effetti

sia continua in , dobbiamo provare che

x 0  

+

→ 2

 

x 0

ricordando il teorema di De l’Hospital si ha che

1  

2

ln x x

H x

= = = − =

 

2 per cui

lim x ln x lim lim lim 0

 

1 2

+ + + +

→ → → → 2

 

x x x x

0 0 0 0

2 3

x x

   

2 2

( )

x 3 x

− + = − + = − + =

2

lim 3 2 ln x 1 lim lim x ln x 1 0 1 1 1

   

+ + +

→ → →

2 2

   

x x x

0 0 0

= .

Quindi la funzione considerata è continua in x 0 2 ( )

x

= − +

Vediamo ora la derivabilità, calcolando la derivata di per

f ( x ) 3 2 ln x 1

2

> .

x 0 6

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Si ha: = − − = −

f ' ( x ) 3 x x 2 x ln x 2 x 2 x ln x

da cui [ ]

− = − = − =

lim 2 x 2 x ln x lim 2 x lim 2 x ln x 0 lim 2 x ln x

+ + + +

→ → → →

x 0 x 0 x 0 x 0

1

H

ln x x

= − = − = =

lim 2 x 0

lim lim

+ + +

1 1

→ → →

x 0 x 0 x 0

− 2

2 x 2 x =

per cui la funzione presenta anche la derivata destra in pari al valore di quella

x 0

− +

= =

sinistra e cioè e ciò dimostra la derivabilità della funzione stessa.

f f

' ( 0 ) ' ( 0 ) 0

Inoltre ricordando che per funzioni di una sola variabile reale la derivabilità implica la

= implica anche la continuità della

continuità, la dimostrazione della derivabilità in x 0

=

funzione in .

x 0

2) [ [

+∞

=

Per dimostrare che l’equazione ha un’unica radice reale in 0

, ricordiamo la

f x

( ) 0

2 ( )

x

= − + >

derivata della funzione per :

f x x

( ) 3 2 ln 1 x 0

2

= − = − ≥ − ≥ < ≤

⇒ ⇒

f x x x x x x x x e

' ( ) 2 2 ln 2 (

1 ln ) 0 1 ln 0 0

< ≤

per cui nell’intervallo la funzione è crescente ed assumerà certamente valori

x e

0 [ [

+∞

= > e

positivi essendo , mentre in , la funzione è decrescente. Inoltre

f ( 0 ) 1 0

 

2 2

( ) ( ) ( )( )

x x

− + = + − = + + ∞ − ∞ = − ∞ = −∞

x x

lim 3 2 ln 1 1 lim 3 2 ln 1 1

 

→ +∞ → +∞

2 2

 

x x

2 [ [

( )

x +∞

= +∞ − = −∞ e

. Questo significa che in ,

dal momento che x

lim , lim 3 2 ln

→ +∞ → +∞

2

x x

∃ = . Questo valore lo si trova applicando il teorema degli zeri. Ad esempio

x f x

! : ( ) 0 ( )

25

= − + > = − + < per cui questa unica radice reale

f f

( 4 ) 8

(

3 4 ln 2

) 1 0

, (

5

) 3 2 ln 5 1 0

2

si troverà certamente nell’intervallo [4,5], e può essere calcolata con uno dei metodi

numerici a disposizione, come il metodo di bisezione. 7

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[ ]

Applichiamo il metodo di bisezione all’intervallo accettando di fermarci quando

4

,

5

l’ampiezza dell’intervallo considerato ad ogni iterazione è minore di 0.001. Per fare ciò

riportiamo di seguito i dati ricavati tramite tabella excel:

( ) ( ) − − <

+ +

 

a #

f a f b

( ) ( )

b b a b a 0

. 001

a b a b

f   bisezioni

 

2 2

4 5 4.5 2.8192 -1.73595 0.91743 1

9

4.5 5 4.75 0.9174 -1.73595 -0.31189 0.5 no 1

3

4.5 4.75 4.625 0.9174 -0.31189 0.32670 0.25 no 2

3

4.62 4.75 4.6875 0.3267 -0.31189 0.01344 0.12 no 3

5 0 5

4.68 4.75 4.7187 0.0134 -0.31189 -0.14771 0.06 no 4

75 5 4 25

4.68 4.71 4.7031 0.0134 -0.14771 -0.06676 0.03 no 5

75 875 3 4 125

4.68 4.70 4.6953 0.0134 -0.06676 -0.02656 0.01 no 6

75 313 1 4 563

4.68 4.69 4.6914 0.0134 -0.02656 -0.00654 0.00 no 7

75 531 1 4 781

4.68 4.69 4.6894 0.0134 -0.00654 0.00346 0.00 no 8

75 141 5 4 391

4.68 4.69 4.6904 0.0034 -0.00654 -0.00154 0.00 no 9

945 141 3 6 195

4.68 4.69 0.0034 -0.00154 0.00096 0.00 stop 10

945 043 6 098 ≅

Quindi un valore approssimato con due cifre significative è x 4

. 69

3)

Studiamo ora la funzione =

 f ( 0 ) 1

 2 ( )

x

= − + >

f x x x

( ) 3 2 ln 1 0

 2

> =

Dominio: anche se abbiamo visto che essa è prolungabile per continuità in

x x

0 0

[ ]

∃ =

Intersezioni asse delle ascisse

: come gia notato e si ha x e

,

5

x f x

! : ( ) 0 8

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Intersezioni asse delle ordinate

: l’unica intersezione è nel punto di prolungabilità per

continuità e cioè (0,1).

Positività: come notato dallo studio della derivata prima, e dall’identificazione dell’unico

< ≤ = >

zero reale presente la funzione è sempre crescente (con ) e

x e f

0 ( 0 ) 1 0

[ [

+∞

decrescente , per cui la funzione è positiva in e negativa altrove.

e x

, [ 0

, ) =

Asintoti verticali

: non ce ne sono vista la prolungabilità per continuità in x 0

 

2 ( )

x − + = −∞

Asintoti orizzontali x

: non ce ne sono visto che lim 3 2 ln 1 come già

 

→ +∞ 2

 

x

evidenziato.

Asintoti obliqui: non ce ne sono poiché

 

2 ( )

x − +

3 2 ln x 1

   

2

  ( )

x

= − + = −∞

lim lim 3 2 ln x 1

 

 

→ +∞ → +∞

x 2

x x

: lo studio della derivata prima comporta che la funzione è

Crescenza e decrescenza [ [

+∞

< ≤ >

e decrescente , mentre la derivata seconda per è

sempre crescente e

,

x e x

0 0

 

5

= − − = − = =

⇒  

pari a la funzione ha un

per cui in

' ' ( ) 2 2 ln 2 2 ln 0 1 1

,

f x x x x  

2

 

2

e +

= − <  

flesso; inoltre è un massimo relativo ed

per cui il punto e

, 1

f e

' ' ( ) 2 0  

2

 

assoluto per la funzione.

Il grafico è sotto presentato: 9

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 

5 5

= − +

 

Nel punto la tangente ha equazione con

1

, y m ( x 1

)

 

2 2 1

= = − = = +

m f x x x per cui la tangente ha equazione :

' (

1

) ( 2 2 ln ) 2 y 2 x

=

x 1 2

4)

Si consideri la figura seguente che è uno zoom della regione di interesse della figura

precedente: 10

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L’area richiesta è

   

1 1

 

2 2

( )

x 1 3 x 1

∫ ∫

= − + − + = − + −

  2

A 3 2 ln x 1 2 x dx 2 x x ln x dx

   

n  

2 2 2 2

   

1 1

n n

Ricordando l’integrazione per parti si ha:

( )  

3 3 3 3

x x x x

1

∫ ∫

= − = − +

2  

x x dx x dx x k

ln ln ln

 

x

3 3 3 9

per cui    

1 1

 

2 2

( )

x x

1 3 1

∫ ∫

= − + − + = − + − =

2

 

A 3 2 ln x 1 2 x dx 2 x x ln x dx

   

n  

2 2 2 2

   

1 1

n n

1 1

   

3 3 3 3 3

x x x x 11

x x x

= − + − + = − + − =

2 2

x ln x x ln x

   

2 2 3 9 18 2 3

   

1 1

n n

 

11 1 11 1 1 1 1

= − + − + − + =

 

1 ln

3 2 3  

18 2 2 n n

n n n

18 3

1 11 1 1 ln( n )

= − + − −

3 2 3

9 2 n

18 n n 3

n

5)

Va calcolato il seguente limite:

     

1 11 1 1 ln( n ) 1 11 1 1 ln( n )

= − + − − = + − + − −

   

lim A lim lim lim

 

n 3 2 3 3 2 3

     

→ +∞ → +∞ → +∞ → +∞

9 2 n 9 2 n

18 n n 3

n 18 n n 3

n

n n n n 11

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       

11 1 1 11 1 1

− + − = − + + − =

       

Ora essendo i tre

lim lim lim lim 0

3 2 3 2

       

→ +∞ → +∞ → +∞ → +∞

2 n 2 n

18

n n 18

n n

n n n n

limiti banalmente nulli.

Inoltre applicando de l’Hopital si ha per l’altro limite:

1

 

ln( ) 1

n H n

= = =

  per cui

lim lim lim 0

3 2 3

 

→ +∞ → +∞ → +∞

3

n 9 n 9 n

n n n

     

1 11 1 1 ln( n ) 1 11 1 1 ln( n ) 1

= − + − − = + − + − − =

   

lim A lim lim lim

 

n 3 2 3 3 2 3

 

   

→ +∞ → +∞ → +∞ → +∞

9 2 n 9 2 n 9

18 n n 3

n 18

n n 3

n

n n n n 1

=

→ +∞ la retta

Questo risultato lo si interpreta geometricamente col fatto che se x

n n

tende all’asse delle ordinate, per cui rappresenta l’area compresa tra il grafico della

A

∞  

5

 

funzione, l’asse delle ordinate e la sua tangente inflessionale in .

1

,

 

2 12

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Soluzione

1)

Si consideri la figura seguente:

= °

L’angolo in essendo la decima parte dell’angolo piatto, mentre il lato AB del

36

triangolo ABC è evidentemente il lato del decagono inscritto, mentre AH è la bisettrice

riferita al lato BC. In questo modo si ha:

= = ° = = = ° =

ˆ ˆ ˆ ˆ

⇒ ⇒ . In questo modo il

H

A

B H

A

C 36 AH HC , A

B H A H

B 72 HA AB

triangolo AHB risulta essere simile al triangolo di partenza ABC per cui vale la seguente

uguaglianza: −

CH HB CB CH

= =

CB AB CH

= = =

Ora detto l’uguaglianza si riscrive:

CH HA AB x

− − ±

x r x 1 5

= + − = =

⇒ ⇒

2 2

x rx r 0 x r

r x 2 15

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− +

1 5

= = = =

di cui la soluzione accettabile è essendo il lato del

x r CH HA AB x

2 − +

1 5 è

decagono e quindi una quantità strettamente positiva. Per cui, ricordando che 2

la sezione aurea dell’unità, si ha che il lato del decagono è sezione aurea del raggio.

Ora per il teorema dei seni applicato al triangolo AHB si ha:

° ° °

AB HB AB sin( 72 ) 2 sin(

36 ) cos(

36 )

= = = = °

⇒ ⇒

2 cos(

36 )

° ° ° °

HB

sin( 72 ) sin(

36 ) sin(

36 ) sin(

36 )

− +

1 5 ( )( )

r − + − +

AB AB AB 5 1 3 5 5 1 5 1

2

° = = = = = = =

( )

cos(

36 ) ( ) ( )

− − −

 

− +

HB CB CH CB AB

2 2 2 8 4

2 3 5

1 5

 

r

2 1 2

 

2

   

+ +

5 1 6 2 5 1

   

° = − ° = − = − = −

2

sin(

36 ) 1 cos (

36 ) 1 1 10 2 5 mentre

Ora    

4 16 4

    2

   

° + −

2

 

sin(

36 ) 5 1 5 5

AB    

° = ° = − ° = − = − =

2  

sin(

18 ) cos( 72 ) 1 sin ( 72 ) 1 1    

  2 8

HB    

 

 

+ − + − −

3 5 5 5 10 2 5 6 2 5 5 1

 

 

− = − = =

1 1

 

 

2 8 16 16 4

 

2)

Affinché due curve siano tangenti nel medesimo punto di ascissa deve

x

f x g x

( ), ( ) 0

aversi che =

 ( ) ( )

f x g x

0 0

 =

' ( ) ' ( )

f x g x

 0 0 = =

La prima condizione per le curve comporta

f x x x g x x

( ) sin( ), ( )

π π + =

= = +

⇒ , mentre la seconda impone sin( ) cos( ) 1 ,

x x x

sin( ) 1 2

x x k

0 0 0 0 0

2 16

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π π

= +

equazione quest’ultima soddisfatta da . Ecco per cui è stato dimostrato che

2

x k

0 2

= = =

sono tangenti quando

le due curve .

( ) sin( ), ( ) sin( ) 1

f x x x g x x x

= = −

Analogamente il discorso vale per per le quali la prima

f x x x g x x

( ) sin( ), ( )

π

3 π

= − = +

⇒ , mentre la seconda impone

condizione impone 2

sin( ) 1

x x k

0 0 2 π

3 π

+ = − = +

sin( ) cos( ) 1 , equazione quest’ultima soddisfatta da 2 . Ecco

x x x x k

0 0 0 0 2

= = −

per cui è stato dimostrato che le due curve sono tangenti

f x x x g x x

( ) sin( ), ( )

= −

quando .

x

sin( ) 1

3)

Nella teoria delle trasformazioni geometriche, una traslazione corrisponde alla

σ

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