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Sintesi

Estratto del documento

Sessione ordinaria 2007 LS_ORD Americhe Soluzione di De Rosa Nicola

2)

I punti di intersezioni tra la parabola ed il luogo geometrico trovato sono:

= −

 2

y 1 x −

 x 1 3

− = + − = = = −

⇒ ⇒ ⇒

2 2

A

, D : 1 x 2 x x 3 0 x 1

, x

x 1 A D

= 2 2

y

 2  

3 5

= = − −

 

Quindi i punti di intersezione sono come sotto presentato:

A (

1

, 0 ), D ,

 

2 4 3

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Sessione ordinaria 2007 LS_ORD Americhe Soluzione di De Rosa Nicola

L’area richiesta è allora: − −

( )

   

1 1

   

x 1 3 x

∫ ∫

= − − = − =

2 2

   

Area 1 x dx x dx

   

 

 

   

2 2

3 3

− −

2 2

( ) 1

 

− 2    

3

3 x x 1 81 9 4 63 125

= − − = − − − − + = − + =

   

  1

   

4 3 3 16 8 3 16 48

  3

− 2

Un modo alternativo per calcolare l’area è sfruttare il teorema di Archimede per cui l’area di un

2

segmento parabolico è pari ai dell’area del rettangolo circoscritto.

3

Costruiamo allora il rettangolo circoscritto.

− 1

x x

= = +

La generica retta parallela alla retta y è y q ed affinchè tale retta sia tangente alla

2 2

parabola dobbiamo imporre che il discriminante dell’equazione di secondo grado

x 17

− = + + + − = − − = =

⇒ ⇒

2 2

1 x q 2 x x 2 ( q 1

) 0 sia nullo e cioè q q per cui la

1 16 ( 1

) 0

2 16

x x

1 17

= = +

retta tangente alla parabola e parallela alla retta y è la retta y . Tale retta

2 2 16

 

17

= −

 

interseca l’asse delle ascisse nel punto .

F , 0

 

8 =

Calcoliamo ora l’intersezione tra la retta tangente alla parabola in A (

1

, 0 ) di equazione

x 17

+ − = = +

t : 2 x y 2 0 e la tangente di equazione y :

2 16  

x 17 3 5 3 5

− = + = = → =

⇒  

2 2 x x , y E ,

 

2 16 8 4 8 4

Sono stati così determinati i 4 vertici del rettangolo circoscritto:

=

A (

1

, 0 )

 

3 5

=  

E ,

 

8 4

 

17

= −

 

F , 0

 

8

 

3 5

= − −

 

D ,

 

2 4 4

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25 25 5 5

= + =

EA

Ora l’altezza del rettangolo è , mentre la base è

64 16 8

25 25 5 5 125

= + = =

AD , per cui l’area del rettangolo circoscritto è A , per cui l’area

R

4 16 4 32

2 125

= =

richiesta sarà Area A come già trovato, ma senza utilizzare gli integrali.

R

3 48

La figura seguente mostra il procedimento seguito:

3) 1 1

= =

g ( x )

Studiamo la funzione − 2

f ( x ) 1 x { } ( ) ( ) ( )

− ≠ ≠ ± = − ± ⇔ ∈ − ∞ − ∪ − ∪ +∞

⇒ ⇒

2

Dominio: 1 x 0 x 1 C . E R 1 C . E : x , 1 1

,

1 1

, ;

Intersezione asse delle ascisse: non ce ne sono;

= → =

Intersezioni asse delle ordinate: x 0 y 1 ; 1 1

− = = =

Eventuali simmetrie: è una funzione pari, infatti g ( x ) g ( x ) ;

( ) −

− − 2 2

1 x

1 x

( )

1

= > ∈ −

Positività: g ( x ) 0 x 1

,

1 ;

− 2

1 x

Asintoti verticali:

1 1 1 1

= = −∞ = = +∞

lim , lim

− +

− −

2 2

+ −

→ →

1 x 0 1 x 0

x 1 x 1

1 1 1 1

= = +∞ = = −∞

lim , lim

+ −

− −

2 2

+ −

→ − → −

1 x 0 1 x 0

x 1 x 1

= ±

per cui le rette x 1 sono asintoti verticali;

1 = =

Asintoti orizzontali: 0 per cui la retta y 0 è asintoto orizzontale;

lim − 2

→ ±∞ 1 x

x 5

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1

=

Asintoti obliqui: essendo g ( x ) una funzione razionale fratta, la presenza degli

− 2

1 x

asintoti orizzontali esclude la presenza di asintoti obliqui (e viceversa); ( ) ( )

2 x

= > ∈ ∪ +∞

Crescenza e decrescenza: la derivata prima è g ' ( x ) 0 x 0

,

1 1

,

( )

2

− 2

1 x

( ) ( )

∪ +∞

0

,

1 1

, e decrescente altrove; la derivata seconda

per cui la funzione è crescente in

( )

+ 2 ( )

2 1 3 x

= = >

g ' ' ( x ) g ' ' ( 0

) 2 0 0

,

1

è per cui è un minimo relativo;inoltre,poiché

( )

3

− 2

1 x

la derivata seconda non si annulla mai, la funzione non presenta flessi. Il grafico è sotto

presentato:

4) 1

= − = = − = −

2

Mettiamo insieme i grafici di f ( x ) 1 x e g ( x ) con le rette y 1

, y 2 e si ha:

− 2

1 x 6

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Calcoliamo i punti F,M: ( ) ( )

= −

 2

y 1 x − = − = ± = − − = −

⇒ ⇒ ⇒

2

F , M : 1 x 2 x 3 F 3 , 2 , M 3 , 2

= −

 y 2

Calcoliamo i punti G,I:

 1

=    

 y 1 1 3 3 3

   

= − − = − = ± = − − = −

⇒ ⇒ ⇒ ⇒

− 2

2

G , I : 2 1 x x G , 2 , I , 2

1 x    

− 2 2 2 2 2

1 x    

 = −

y 2

Calcoliamo i punti H,L: ( ) ( )

= −

 2

y 1 x − = − = ± = − − = −

⇒ ⇒ ⇒

2

H , L : 1 x 1 x 2 H 2 , 1 , L 2 , 1

= −

 y 1

Poiché i due domini richiesti sono simmetrici, viste le simmetrie delle due funzioni in gioco,

allora basta calcolare l’area di uno solo di essi: 7

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[ ]

2 3

 

1

∫ ∫

= + + − + =

2

S dx x dx

2 1 2

 

− 2

x

1

3 2

2 [ ]

2 3

 

1 1 1 1

∫ ∫

= + + + − +

2

dx x dx

2 1 2 ?

 

+ −

 

x x

2 1 2 1

3 2

2 3

2

+  

  3

x x

1 1

= + + − =

x x

ln 2 3

 

 

 

x

2 1 3 

3 2

2

 

 

3

 

+

 

1 ( )

   

 

+  

1 1 2 1 3 2 2

 

2

   

= + − + + − − − =

 

ln 2 2 ln 2 3 3 3 3 2

   

 

 

−  

2 2 2 3

 

1 2 3

   

 

 

1

 

 

2

 

( ( ) ) ( )

 

   

3 7 2

 

= + + − + + + − =

   

ln 2 1 2 2 ln 2 3 2 2 3

 

 

2 3

   

 

 

+

2 1 3 2

 

= + − −

ln 2 3 2

 

+ 2 3

 

2 3 8

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Soluzione

1) = + +

2

L’equazione generica di una parabola con asse parallelo all’asse delle ordinate è y ax bx c e,

<

dovendo volgere la concavità verso il basso, dovrà essere 0

a . Il passaggio per i punti

= =

A ( 0

, 2 ), B ( 2

, 0 ) impone due condizioni e rispettivamente:

= =

c 2 c 2

⇒ 

 + + = = − +

 4 a 2

b c 0 b ( 2 a 1

) a

L’equazione della famiglia di parabole, in funzione dell’unico parametro rimanente sarà allora:

γ = − + +

2

: y ax ( 2 a 1

) x 2

γ = − + +

2

La famiglia di parabole : ( 2 1

) 2

y ax a x interseca l’asse delle ascisse in due punti distinti:

+ ± −

( 2 a 1

) ( 2 a 1

) 1

= = =

x x 2

, x

1

, 2 1 2

2 a a

   

1 1

= = =

   

Per cui le intersezioni con l’asse delle ascisse sono . Il punto ,

B ( 2

, 0 ), D , 0 D , 0

   

a a

<

dovendo essere a 0 , si troverà sul semiasse negativo delle ascisse.. Inoltre la famiglia di parabole

+

2 a 1 >

=

x

ha come ascissa del vertice 0 per cui il vertice si troverà nel primo quadrante.

V 2 a

Il grafico sottostante evidenzia una realizzazione della famiglia di parabole di equazione

γ = − + +

2

: y ax ( 2 a 1

) x 2 : 9

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a

Per calcolare l’altro parametro , dobbiamo imporre che l’area della regione delimitata dalla

10

parabola e dai segmenti OA ed OB sia pari a , cioè

3

[ ]

2 10

∫ − + + = ⇒

2

ax ( 2 a 1

) x 2 dx 3

0 2

+

 

3

x ( 2 a 1

) 10

− + = ⇒

2

a x 2 x

 

 

3 3

2 0

8 a 10

− + + = ⇒

2 ( 2 a 1

) 4

3 3

4 a 10

− − = ⇒

2

3 3

4 a 4

− = ⇒

3 3

= −

a 1

γ = − + +

2

Quindi l’equazione della parabola sarà : y x x 2

2) γ = − + + = +

2

Calcoliamo le intersezioni A e C della parabola : y x x 2 con la retta y mx 2 :

= − + +

 2 [ ]

y x x 2 − + + = + + − = = = −

⇒ ⇒ ⇒

2

 x x mx x x m x x m

2 2 ( 1

) 0 0

, 1

= + A C

 y mx 2 ( )

= = − − + +

2

Per cui i punti di intersezione sono A ( 0

, 2 ), C 1 m

, m m 2 . 10

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3) ( ) ( )

( ) ( )

2

= = − + − = − +

2 2

2 2 2

f ( m ) AC 1 m m m 1 m m 1

( )

( )

= − +

2 2

Studiamo la funzione f ( m ) 1 m m 1 ( )

( )

= − +

2 2

Dominio: R essendo la funzione f ( m ) 1 m m 1 un polinomio di quarto grado;

( )

( )

= − + = =

2 2

Intersezione asse delle ascisse: f ( m ) 1 m m 1 0 m 1 ;

= =

Intersezione asse delle ordinate: m 0 f ( m ) 1 ;

Eventuali simmetrie: la funzione non è né pari né dispari;

( )

( ) ( ) ( )

= − + > ∈ − ∞ ∪ +∞

2 2

Positività: f ( m ) 1 m m 1 0 m ,

1 1

, ; ( )

( )

= − +

2 2

Asintoti verticali: non ce ne sono essendo la funzione f ( m ) 1 m m 1 un polinomio

di quarto grado; ( )

( )

− + = +∞

2 2

Asintoti orizzontali: non ce ne sono, infatti lim 1 m m 1 ;

→ ±∞

m

Asintoti obliqui: non ce ne sono;

Crescenza e decrescenza: la derivata prima è

( ) ( ) ( )

( ) ( ) ( ) ( )

= − − + + − = − − − + − = − − +

2

2 2 2 2

f ' ( m ) 2 1 m m 1 2 m 1 m 2 1 m m 1 m m 2 m 1 2 m m 1

per cui la derivata prima sarà positiva se e solo se

( ) ( )

( ) ( )

= − − + > ⇔ > = − +

2

2 2

f ' ( m ) 2 m 1 2 m m 1 0 m 1 per cui la funzione f ( m ) 1 m m 1 è

( )

+∞ = − +

2

1

,

crescente in e decrescente altrove. La derivata seconda è f ' ' ( m ) 4 (

3

m 3

m 1

)

( )

( )

= − +

2 2

per cui, non annullandosi mai, la funzione f ( m ) 1 m m 1 non presenterà flessi;

= >

inoltre f ' ' (

1

) 4 0 per cui il punto (1,0) è di minimo relativo ed assoluto vista la

positività della funzione stessa. ( )

( )

= − +

2 2

Il grafico sottostante mostra l’andamento della funzione f ( m ) 1 m m 1 : 11

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4) = = +

In corrispondenza di m 1 la retta s avrà equazione y x 2 , cioè i due punti A e C

coincideranno, per cui la retta s non secherà la parabola in due punti ma sarà tangente ad essa

= = = =

nel punto A C ( 0

, 2 ) . Infatti la tangente alla parabola in A C ( 0

, 2 ) avrà equazione

( )

= + = = − + = = +

y mx 2 con m y ' ( 0 ) 2 x 1 1 e cioè la tangente sarà y x 2 come sotto

= 0

x

rappresentato: 12

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Soluzione

1)

Lo si può risolvere in tre modi differenti, facendo uso della trigonometria, dei teoremi di Euclide

oppure con semplici considerazioni geometriche.

1. Approccio trigonometrico:

Si consideri la figura seguente:

L’area di un triangolo rettangolo è pari a : AC * CB

=

A 2

Ora 13

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π 

 ( )

ϑ ϑ

= − =

 

AC AB sin AB cos

 

2

( )

ϑ

= sin

CB AB π

 

2 2

( ) ( ) ( ) ( )

AB AB

ϑ ϑ ϑ ϑ ϑ

= = ∈  

per cui A sin cos sin 2 , 0,

 

2 4 2 π π

( )

ϑ ϑ π ϑ π

= = + = +

⇒ ⇒

Ovviamente l’area sarà massima quando sin 2 1 2 2 k k

2 4

π

π

  ϑ

ϑ =

∈  

E nell’intervallo la soluzione accettabile è , cioè gli angoli alla base sono uguali

0,

  4

2

ed il triangolo è isoscele e l’area risulterà: π

  2

AB

ϑ = =

 

A

 

4 4

Approccio con i teoremi di Euclide: si consideri la figura sottostante:

2.

L’area del triangolo è in generale: AB * CH

=

A 2

Ora essendo AB=a una costante ed assegnata allora la massimizzazione dell’area la si ha se viene

massimizzata l’altezza CH. In particolare sfruttando i teoremi di Euclide si ha:

( ) ( ) ( )

= − ∈

CH x x a x , x 0

, a

Calcolandone la derivata si ha:

( ) a 2 x a

> < <

= ⇒

I

CH x 0 0 x

( )

− 2

2 x a x

( ) −

( ) ( ) a 2 x

− − − −

2 2 x a x a 2 x ( ) ( ) ( )

− − − − − 2 2

x a x

( ) ( )

4 x a x a 2 x a

= = = − < ∀ ∈

II

CH x 0 x 0

, a

( )

− [ ] [ ]

( ) ( )

3 3

4 x a x − −

4 x a x 4 x a x

2 2 14

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a

=

per cui x massimizza l’area del triangolo, ed in particolare in tal caso le parti in cui l’altezza

2

divide la base sono uguali e questo assicura che il triangolo è isoscele.. Anche in tal caso allora

l’area sarà: AB

AB * 2

AB * CH AB

2

= = =

A 2 2 4

3. Approccio puramente geometrico.

Essendo il triangolo rettangolo esso è inscrivibile in una semicirconferenza con ipotenusa assegnata.

In tal caso come nel caso 2., la massimizzazione dell’area è equivalente alla massimizzazione

dell’altezza visto che l’ipotenusa è assegnata. Ma l’altezza massima la si ha quando l’l’altezza

coincide con il raggio (vedi figura sotto) e quindi quando il triangolo è isoscele.

2)

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