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Sintesi

articoli60.jpgIl tema di matematica svolto per l'esame di stato per il liceo scientifico nelle scuole italiane all'estero, secondo il calendario australe.

Estratto del documento

Sessione ordinaria 2007 in America Latina Soluzioni di Nicola De Rosa

( ) ( ) 1

= + =

In particolare la funzione F x 2 log x 1 interseca l’asse delle ascisse in b mentre la

10 10

( ) ( )

= − + =

funzione G x 2 log x 1 interseca l’asse delle ascisse in c 10 . I grafici sono di seguito

10

presentati in un unico sistema di riferimanto cartesiano:

Punto 3

Si calcoli l’area del triangolo mistilineo di base l’intervallo [b, c] e vertice il punto

d’intersezione tra F e G e, con l’aiuto di una calcolatrice, se ne dia un valore approssimato.

( )

1

,

1 e l’area da calcolare è rappresentata in verde nella

Le due curve F e G si intersecano nel punto

figura di seguito presentata:

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Sessione ordinaria 2007 in America Latina Soluzioni di Nicola De Rosa

Tale area vale:

1 10

[ ] [ ]

( ) ( )

∫ ∫

= + + − + =

S 2 log x 1 dx 2 log x 1 dx

10 10

1 1

10

10 1 10

[ ] [ ]

( ) ( )

∫ ∫ ∫

= + − =

dx 2 log x dx 2 log x dx

10 10

1 1 1

10 10

  [ ] [ ]

( ) ( )

1 2 2

= − + − − − =

1 10

 

10 x ln x 1 x ln x 1

  1 1

  ln 10 ln 10

10 10 [ ]

{ ( ) }

 

 

   

 

[ ] [ ]

1 2 1 1 2

= − + − − − − − − − =

   

 

 

10 1 ln 1 10 ln 10 1 1

   

 

   

ln 10 ln 10

 

10 10 10  

   

1 2 1 1 2 10

  =

= − + − + + − − +

   

10 1 ln 10 1 10 ln 10

     

   

ln 10 ln 10 2

 

10 10 2 10  

     

 

1 2 1 9 10 9 10 2 11 2 10 9 10

     

= − + + − − = − =

+

   

10 10 2 ln 10

       

   

ln 10 20 10 ln 10 10

     

10 10 10

 

 

11 10 20

 

=  

5 ln 10

 

Numericamente, calcolatrice alla mano, tale area vale 1.28421.

Punto 4

( ) = 2

Sia g x x Si determini il valore di a per cui f e g hanno la stessa tangente nel punto di

.

ascissa 1. ( ) ( ) ( ) ( )

= = + = 2

P 1

,

1 per cui f x a log x 1 e g x x avranno stessa tangente in

Il punto di ascissa 1 è 10

( ) ( ) ( )

= = +

P 1

,

1 se il coefficiente angolare della tangente alla curva rappresentata da f x a log x 1 è

10

( ) = 2

uguale a quello della tangente alla parabola g x x .

Il coefficiente angolare è il valore della derivata prima nel punto di ascissa, per cui

  

a a

= =

m

  

⋅ = ⇔ =

f ⇒

 

 x ln 10 ln 10 m m a 2 ln 10

=

x 1 f g

[ ]

 = =

m 2 x 2

 =

x 1

g ( )

= − + = −

y 2 x 1 1 2 x 1

In tal caso la retta tangente ha equazione . ( ) ( )

= ⋅ +

Di seguito vengono rappresentate nello stesso grafico le funzioni f x 2 ln 10 log x 1 ,

10

( ) = = −

2

g x x e la retta tangente y 2 x 1 .

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Sessione ordinaria 2007 in America Latina Soluzioni di Nicola De Rosa

PROBLEMA 2

Si consideri la funzione f così definita: −

 2

4 x ≤

se x 1

( ) 3

= 

f x 1

 ≥

se x 1

 x

Punto 1

Si disegni il grafico di f ;

Il grafico della funzione −

 2

4 x ≤

se x 1

( ) 3

= 

f x 1

 ≥

se x 1

 x ] ]

− ∞ ,

1

è l’unione di due grafici; il primo nell’intervallo è il grafico di una parabola con concavità

  ( )

4 −

=   2

,

0

verso il basso, vertice in , mentre il secondo

e che interseca l’asse delle ascisse in

V 0

,

 

3

[ [

+∞ =

1

,

nell’intervallo è il ramo di iperbole equilatera di equazione xy 1 . Il grafico della funzione

richiesta è rappresentato in rosso nella figura seguente:

Nella figura soprastante sono stati rappresentati entrambi i grafici delle due funzioni componenti la

( )

f x

funzione ; in particolare la parte in blu rappresenta la parte di grafico di iperbole equilatera da

[ [

+∞

1

,

non considerare in quanto non facente parte dell’intervallo , mentre la parte di grafico in verde

rappresenta la parte di grafico della parabola da non considerare in quanto non facente parte

] ]

− ∞ ,

1 . Il grafico in rosso è quello che rappresenta la funzione richiesta.

dell’intervallo

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Punto 2

Si dica se f soddisfa le condizioni del teorema del valor medio [o teorema di Lagrange – da

Giuseppe Lagrange (Torino, 25 gennaio 1736 – Parigi, 10 aprile 1813)] sull’intervallo [0,2] e

quali sono, se esistono, gli eventuali valori medi in tale intervallo.

Il teorema di Lagrange (o del valor medio) afferma che se una funzione reale di variabile reale è

continua in un intervallo [a; b] e derivabile in (a; b), esiste almeno un punto interno all'intervallo in

cui la tangente al grafico della funzione è parallela alla retta che congiunge i punti del grafico

corrispondenti agli estremi dell'intervallo [a;b]. Questa è l’interpretazione geometrica del teorema di

Lagrange.

In modo più formale:

[ ] →

• f : a , b R

Sia

• continua in [a, b]

• derivabile in (a, b) −

( ) ( ) f (

b ) f ( a )

∃ ∈ =

'

allora in queste ipotesi c a , b : f c .

b a

Dopo aver enunciato il teorema di Lagrange ed averlo interpretato geometricamente, mostriamo

come esso sia applicabile alla funzione −

 2

4 x ≤ 1

x

 3

= 

( )

f x 1

 ≥ 1

x

 x

=

La funzione è continua in x 1 ; infatti 1

= =

lim f ( x ) lim 1

+ +

→ → x

x 1 x 1 −

 

2

4 x

= =

 

lim f ( x ) lim 1

 

− −

→ → 3

 

x 1 x 1

Inoltre la derivata della funzione è  x

2

− ≤

x 1

 3

= 

f x

' ( ) 1

 − ≥

x 1

 2

x

per cui

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 

1

= − = −

 

f x

lim ' ( ) lim 1

2

+ +  

→ → x

x 1 x 1  

x

2 2

= − = −

 

f x

lim ' ( ) lim

− −  

→ → 3 3

x 1 x 1

=

da cui si ricava la non derivabilità in f (x ) è continua [0,2] e non

x 1 . Quindi la funzione

( )

=

x 1∈ 0

, 2

derivabile in ; ergo ad essa non è applicabile il teorema di Lagrange.

Punto 3

Il dominio piano del II quadrante delimitato dal grafico di f e dagli assi coordinati è la base di

un solido S le cui sezioni, ottenute tagliando S con piani perpendicolari all’asse y, sono tutte

quadrati. Si calcoli il volume di S.

− 2

x

4 = ± −

= x 4 3 y

g x

( )

La funzione può essere espressa in forma implicita nel modo seguente:

3

e la determinazione negativa è quella che a noi interessa in quanto facente parte del secondo

quadrante. 4

= − − ≤ ≤

l ( y ) 4 3 y con 0 y e la cui area è

La sezione piana del solido è il quadrato di lato 3

( ) ( ) 4

2

= − − = − ≤ ≤

A

( y ) 4 3 y 4 3 y con 0 y , per cui il volume del solido richiesto è:

3

4 4

 

3 2

( ) y

3 16 16 8

3

= − = − = − =

V y dx y

4 3 4

 

2 3 6 3

 

0 0

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QUESTIONARIO

Quesito 1

Si traccino i grafici delle seguenti funzioni di R in R:

+ −

→ → + → →

x

x 1 x x

f : x 3 ; g : x 3 1

; h : x 3 ; k : x 3 = x

y 3 sotto presentato:

I grafici da disegnare si possono tutti ricondurre al grafico della funzione

Studiamo i 4 grafici.

+

= = ⋅ = =

x 1 x x

1. f ( x ) 3 3 3 3 y per cui il grafico lo si ricava dal grafico di y 3 moltiplicando

ogni ordinata per 3 :

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= + = + =

x x

2. g ( x ) 3 1 y 1 per cui il grafico lo si ricava dal grafico di y 3 traslandolo

rigidamente verso l’alto di una unità, cioè aggiungendo una unità ad ogni ordinata del

= x

grafico di y 3 : ≥

 x

3 x 0 −

=

= =

x x

3. . Ora la funzione k ( x ) 3 non è altro che la funzione pari

h ( x ) 3 − <

 x

3 x 0 −

= = =

x x x

della funzione y 3 , per cui il grafico di k ( x ) 3 lo si ricava da quello di y 3

rendendolo simmetrico rispetto all’asse delle ordinate come sotto presentato:

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= =

x x

4. k ( x ) 3 : come detto nel punto 3 tale grafico lo si ricava da quello di y 3

rendendolo simmetrico rispetto all’asse delle ordinate:

Quesito 2 59

Quante cifre ha il numero nella rappresentazione decimale? Motiva esaurientemente la

5

risposta.

In generale il numero di cifre K di un numero N nella rapprersentazione in base M è pari a

[ ] ( )

{ ( ) }

= + ⋅

K 1 int log N int

dove la funzione è la funzione parte intera di un numero. Nel caso di

M [ ]

{ ( ) } [ ] [ ]

{ ( ) } { }

= = = + = + ⋅ = + = + =

59

59

N M K 1 int log 5 1 int 59 log 5 1 int 41 . 2 1 41 42 .

5 , 10 si ha 10 10

Quesito 3

Si consideri una sfera di volume V e superficie S. Si dimostri che il tasso di variazione di V

rispetto al raggio è uguale a S. π 3

4 R π

= = 2

Il volume di una sfera di raggio R è V e la superficie è 4 . Ora il tasso di variazione

S R

3

del volume V rispetto al raggio, matematicamente non è altro che la derivata prima del volume

π

 

3

dV d 4 R π

= = =

  2

4 R S c.v.d

rispetto al raggio, per cui  

dR dR 3

 

Quesito 4  

m

 

Si illustrino il significato e l’ambito di utilizzo del simbolo e si risolva l’equazione:

 

 

n

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   

x x 1

= ∈

   

2 3 con x N

   

   

2 2

   

m

m !

m

≥ =

   

Il coefficiente binomiale con è definito come ed è utilizzato per il

m n

    ( )

⋅ −

   

n

n ! !

n m n

calcolo dello sviluppo di un binomio, mediante la formula di Newton, ma soprattutto nel calcolo

combinatorio. A tale scopo, può convenire osservare che il coefficiente binomiale è anche il rapporto

tra il numero delle funzioni iniettive da un insieme di cardinalità in uno di cardinalità (ovvero il

n m

numero delle disposizioni semplici di oggetti di classe ) ed il numero delle permutazioni di

m n n

oggetti. ≥

 x 2

    

1

x x − ≥ ∈ ≥

=

    ⇒

 x 1 2 x N | x 3

Per l’equazione bisogna innanzitutto imporre ; inoltre

2 3

   

   

2 2  ∈

x N

( ) ( ) ( )

− ⋅ − ⋅ −

   

1

x x

1 2 1

x x x x

= =

   

ricordando che si ha:

,

   

   

2 2

2 2

( ) ( ) ( )

− − ⋅ − ⋅ −

        Dividendo

1

x x ( )

1 2 1 3

x x x x ( )

>

= ⇔ = 

 

→ = − =

    ⇒

per x-

1 0

2 3 2 3 2 6 che è

x x x

       

   

   

2 2 2 2 2

∈ ≥

accettabile in quanto soddisfa la condizione x N | x 3 . Effettuiamo la prova:

( )

− ⋅

   

6 6 1 6

⋅ = ⋅ =

 

2 30

,

2

   

 

2 2

( ) ( )

− ⋅ −

   

5 6 2 6 1

⋅ = =

 

3 3 30 c.v.d

   

 

2 2

Quesito 5

La capacità di un serbatoio è la stessa di quella del cilindro circolare retto di volume massimo

inscrivibile in una sfera di 2 metri di diametro. Quale è la capacità in litri del serbatoio?

Si consideri la figura seguente che mostra la geometria del problema:

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= < <

Poniamo OH x , con 0 x 1 . )

( ( ) ( )

( ) 2 2

π

= ⋅ ⋅ = − 2

V x HB OH HB x

Il volume del cilindro è 2 con 1 per cui

)

( ( ) [ ]

( )

( ) 2

π π

= ⋅ ⋅ = ⋅ − < <

2

V x HB OH x x

2 2 1 con 0 x 1 Massimizziamo il volume attraverso il

.

calcolo delle derivate prima e seconda:

[ ]

( )

( ) π

= ⋅ − 2

V ' x 2 1 3 x

( ) π

= − ⋅

V ' ' x 12 x

Ora  

[ ]

( )

( ) 3 3

π  

= ⋅ − > < <

⇒ ⇒

2

V ' x 2 1 3 x 0 0 x V strettamen

te crescente in 0,

 

3 3

 

 

[ ]

( )

( ) 3 3

π  

= ⋅ − < < <

⇒ ⇒

2

V ' x 2 1 3 x 0 x 1 V strettamen

te decrescent

e in ,

1

 

3 3

 

[ ]

( )

( ) 3 3

π

= ⋅ − = = =

⇒ ⇒

2

V ' x 2 1 3 x 0 x x è l' ascissa di massimo relativo

3 3

  [ ]

3 π π

  = − ⋅ = − <

V ' ' 12 x 4 3 0

3

  =

x

3

  3 3

=

x

Dalle considerazioni di cui sopra deduciamo che il volume è massimo per e vale

3

 

 

2 π π

      [ ] [ ]

( ) 3 3 3 4 3 4000 3

 

π  

   

= = ⋅ − = =

3 3

V x V 2 1 m dm . Poiché

     

 

max  

3 3 3 9 9

 

   

 

 

π [ ] [ ]

( ) 4000 3

= = =

3 V x

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