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Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: come tenere un segreto

Autore: Venco Nicoletta

Descrizione: Il termine Crittografia deriva dal greco "kryptòs"="nascosto" e "grà¡phein"="scrivere", assume quindi il significato di "Scrittura Nascosta". È la disciplina che studia i metodi necessari per rendere un messaggio comprensibile solamente ai destinatari della comunicazione. Assieme alla crittografia nasce anche il desiderio di scoprire i messaggi apparentemente incomprensibili. La scienza che studia come decriptare le informazioni allo scopo di ricavarne il contenuto originario è la Crittoanalisi, parola che deriva dal greco "kryptòs" e "nalýein"= "risolvere". Crittografia e Crittoanalisi appartengono ad una stessa scienza, la "Crittologia". La crittografia ha per un'informazione lo stesso valore che ha una cassaforte per un bene materiale. Oggi la crittografia ha la sua più ampia diffusione in campo informatico, dove vengono trasmesse molte informazioni anche delicate grazie all'efficienza dei sistemi crittografici informatici attuali. Il primo utilizzo di sistemi crittografici risale al 1500 a.C. quando un antico vasaio si servì di un codice per tenere segreta la sua formula della ceramica invetriata. Nel V secolo a.C. gli Spartani utilizzarono un cilindro di legno chiamato Scytala per cifrare i loro messaggi. La crittoanalisi, invece, fu inventata dagli Arabi soltanto nel VIII - IX secolo d.C., dopo duemila anni di uso di sistemi per crittografia. Nel 1587 Maria Stuarda, regina di Scozia era convinta che il suo codice fosse indecifrabile ma non fu così e pagò con la vita il suo errore. Nel XVII secolo Antoine Rossignol e suo figlio inventarono il Grande Cifrario di Luigi XIV, che restò inviolato per duecento anni. Nel XVIII secolo Vienna divenne famosa per l'abilità  dei suoi crittanalisti, che lavoravano nella Camera Nera. Nel 1812 l'invasione della Russia da parte di Napoleone fallì per il freddo dell'inverno e per l'abilità  dei crittanalisti russi. Nel 1844 fu inventato il codice Morse, utilizzato nella trasmissione dei messaggi al telegrafo. Durante le elezioni presidenziali americane del 1876 si spedirono telegrammi in codice nel tentativo di manipolare il voto. I telegrammi vennero pubblicati su un giornale e furono decifrati soltanto due anni dopo. Durante la Grande Guerra (1914-18) l'uso della radio per inviare messaggi li rese facili da intercettare, perciò i codici divennero sempre più importanti. Questo aiutò i crittanalisti offrendo loro un gran numero di messaggi da studiare. Ebbero un'enorme importanza nel corso del conflitto, infatti la decifrazione di un telegramma segnò l'entrata in guerra degli Stati Uniti d'America nel 1917. Nella Seconda Guerra Mondiale un grande apporto fu dato dalla macchina appena inventata dai Tedeschi, Enigma, la cui forzatura contribuì alla vittoria degli Alleati. Nel 1948 vennero inventati i codici a barre, oggi comunemente usati, da parte di Norman Woodland e Bernard Silver, prima ancora che esistesse la tecnologia per utilizzarli. Oggi, infine, tutti noi usiamo continuamente codici segreti, a volte senza neanche accorgercene: ad esempio per mantenere segrete le informazioni della carta di credito quando si eseguono acquisti on line.

Area: tecnologica

Materie trattate: informatica: crittografia simmetrica e assimetrica, matematica: dimostrazione dell'algoritmo RSA, storia: l'utilità  della crittografia nelle due guerre mondiali

Estratto del documento

Cos'è la Crittografia?

“kryptòs”=“nascosto” e “gráphein”=“scrivere”, assume

Il termine Crittografia deriva dal greco

quindi il significato di “Scrittura È la disciplina che studia i metodi necessari per

Nascosta”.

rendere un messaggio comprensibile solamente ai destinatari della comunicazione.

Assieme alla crittografia nasce anche il desiderio di scoprire i messaggi apparentemente

incomprensibili. La scienza che studia come decriptare le informazioni allo scopo di ricavarne il

“kryptòs” e “nalýein”=

contenuto originario è la Crittoanalisi, parola che deriva dal greco

“risolvere”. la “Crittologia”.

Crittografia e Crittoanalisi appartengono ad una stessa scienza,

La crittografia ha per un’informazione lo stesso valore che ha una cassaforte per un bene

materiale.

Oggi la crittografia ha la sua più ampia diffusione in campo informatico, dove vengono

grazie all’efficienza dei sistemi crittografici

trasmesse molte informazioni anche delicate

informatici attuali.

Il primo utilizzo di sistemi crittografici risale al 1500 a.C. quando un antico vasaio si servì di un

codice per tenere segreta la sua formula della ceramica invetriata.

Nel V secolo a.C. gli Spartani utilizzarono un cilindro di legno chiamato Scytala per cifrare i

loro messaggi.

La crittoanalisi, invece, fu inventata dagli Arabi soltanto nel VIII - IX secolo d.C., dopo duemila

anni di uso di sistemi per crittografia.

Nel 1587 Maria Stuarda, regina di Scozia era convinta che il suo codice fosse indecifrabile ma

non fu così e pagò con la vita il suo errore.

Nel XVII secolo Antoine Rossignol e suo figlio inventarono il Grande Cifrario di Luigi XIV, che

restò inviolato per duecento anni. famosa per l’abilità dei suoi crittanalisti, che lavoravano

Nel XVIII secolo Vienna divenne nella

Camera Nera.

Nel 1812 l’invasione della Russia da parte di Napoleone fallì per il freddo dell’inverno e per

l’abilità dei crittanalisti russi.

Nel 1844 fu inventato il codice Morse, utilizzato nella trasmissione dei messaggi al telegrafo.

Durante le elezioni presidenziali americane del 1876 si spedirono telegrammi in codice nel

tentativo di manipolare il voto. I telegrammi vennero pubblicati su un giornale e furono decifrati

soltanto due anni dopo. l’uso della radio per inviare messaggi li rese

Durante la Grande Guerra (1914-18) facili da

intercettare, perciò i codici divennero sempre più importanti. Questo aiutò i crittanalisti offrendo

loro un gran numero di messaggi da studiare. Ebbero un’enorme importanza nel corso del

la decifrazione di un telegramma segnò l’entrata in guerra degli Stati Uniti

conflitto, infatti

d’America nel 1917.

Nella Seconda Guerra Mondiale un grande apporto fu dato dalla macchina appena inventata dai

Tedeschi, Enigma, la cui forzatura contribuì alla vittoria degli Alleati.

Nel 1948 vennero inventati i codici a barre, oggi comunemente usati, da parte di Norman

Woodland e Bernard Silver, prima ancora che esistesse la tecnologia per utilizzarli.

Oggi, infine, tutti noi usiamo continuamente codici segreti, a volte senza neanche accorgercene:

ad esempio per mantenere segrete le informazioni della carta di credito quando si eseguono

acquisti on line. 2

L’importanza della crittografia nelle due guerre mondiali

La I Guerra Mondiale fu la prima grande guerra dopo l'invenzione del telefono e della radio;

questi mezzi di comunicazione, se da una parte consentirono una velocità di trasmissione dei

messaggi praticamente istantanea, dall'altra furono irrimediabilmente esposti all'intercettazione

da parte del nemico.

I primi a rendersi conto di questa nuova situazione furono i Francesi che, allo scoppio della

guerra, disponevano già di un ben organizzato ed efficiente Ufficio cifra presso il Gran Quartier

in grado di decrittare i messaggi radio tedeschi sin dall’ottobre 1914.

Generale dell'esercito

Altrettanto ben preparati gli Austriaci che già nell'agosto 1914 riuscivano a decrittare i

radiomessaggi russi che per la verità erano solo in parte cifrati.

Negli altri paesi, veri e propri Uffici cifra furono organizzati solo dopo l'entrata in guerra.

Assolutamente impreparati erano soprattutto i Russi che, all'inizio della guerra, non si

preoccuparono neanche di cifrare i loro messaggi radio, come avvenne durante la battaglia di

Tannenberg nell'agosto 1914 quando persino gli ordini operativi vennero trasmessi in chiaro: un

formidabile regalo ai Tedeschi che intercettarono tutto.

I Tedeschi comunque riuscirono a decrittare i messaggi russi anche dopo che questi ultimi

iniziarono a cifrare le loro comunicazioni radio; qualche successo lo ottennero anche nei

confronti dei Francesi.

In Inghilterra Sir Alfred Ewing, capo dell'Ufficio crittologico della Marina Britannica, organizzò

“Room

la cosiddetta 40” dove si decrittavano migliaia di radiomessaggi della marina tedesca.

Il più noto di questi messaggi fu il "telegramma Zimmermann" con il quale i Tedeschi offrivano

un'alleanza ai Messicani in chiave anti-USA. Letto al Congresso degli Stati Uniti questo

messaggio fu uno dei fattori che spinsero gli USA a entrare in guerra nel 1917.

Del tutto impreparati in campo crittologico erano gli Italiani che dovettero in un primo tempo

appoggiarsi all'Ufficio cifra francese; solo in un secondo tempo fu costituito un Ufficio cifra

autonomo sotto la guida di Luigi Sacco, che riuscì a forzare il cifrario campale austriaco, quello

diplomatico e quello navale.

Paradossalmente però ci volle la disfatta di Caporetto del 1917 perché Sacco riuscisse a

convincere gli alti comandi italiani ad abbandonare i vecchi cifrari che, come poi si seppe,

venivano facilmente decrittati dagli Austriaci, e ad adottare quei nuovi più sicuri sistemi che

avevano fino allora rifiutato perchè troppo complicati. Unica attenuante per questa incredibile

leggerezza il fatto che gli alti comandi italiani, a differenza di quelli di altri paesi, evitarono

sempre di trasmettere per radio i messaggi più importanti.

La possibilità di intercettare e decrittare i messaggi austriaci ebbe un'importanza non trascurabile

nel 1918 per fronteggiare l'offensiva austriaca del Piave.

In definitiva fu proprio la Grande Guerra a far scoprire a molti Stati l'importanza della

Crittografia, il cui ruolo risultò fondamentale nella II Guerra Mondiale.

Lo strumento crittografico più noto utilizzato durante la guerra fu la macchina Enigma, usata dai

tedeschi e considerata a torto inattaccabile; solo molti anni dopo la fine della guerra si seppe che

in effetti già nel 1932, prima ancora che Hitler arrivasse al potere, l'Ufficio cifra polacco aveva

trovato il modo di forzare l'Enigma. Durante la guerra gli inglesi del progetto ULTRA

continuarono a forzare sistematicamente i messaggi cifrati con l'Enigma e dal 1941 anche quelli

cifrati con la più sofisticata macchina Lorenz.

Molte vittorie alleate ebbero alla base questa superiorità crittografica. I casi più noti sono la

Battaglia di capo Matapan (marzo 1941), dove la disfatta della flotta italiana pare abbia avuto

origine dal fatto che gli Inglesi avevano decrittato alcuni messaggi cifrati della Marina tedesca

che fornivano l'esatta posizione della flotta italiana; lo Sbarco in Normandia (5-6 giugno 1944):

Eisenhower e Montgomery erano in grado di leggere tutti i messaggi degli alti comandi tedeschi,

che usavano la macchina Lorenz; ebbero così conferma che Hitler aveva creduto alla falsa

notizia di un imminente sbarco Alleato nei pressi di Calais e aveva concentrato le sue migliori

3

truppe in quella zona. Poterono, quindi, ordinare lo sbarco in Normandia sicuri che avrebbero

incontrato ben poca resistenza.

Sul fronte del Pacifico gli Americani, sin dal 1940, avevano realizzato Magic, una macchina in

grado di decrittare i messaggi giapponesi cifrati con la macchina Purple.

Un importante episodio fu la Battaglia delle Midway. L'ammiraglio Yamamoto, comandante

della flotta giapponese, nel maggio 1942 preparò un piano per attaccare a sorpresa le isole

Midway a est delle Haway. Gli Americani intercettarono i piani di Yamamoto e l'Ammiraglio

Nimitz, comandante della flotta USA, fu in grado di preparare la battaglia conoscendo già fin

nei dettagli i piani del nemico; fece, inoltre, trasmettere falsi piani americani usando un cifrario

che sapeva essere stato forzato dai Giapponesi. L'effetto sorpresa si trasformò in un boomerang

e la vittoria USA alle Midway fu quindi in buona parte dovuta alla superiorità crittologica.

Diversi storici, inoltre, tra cui il noto scrittore americano Gore Vidal, sostengono che gli

Americani sapessero in anticipo, grazie a Magic, anche dell'attacco di Pearl Harbour e decisero

di non impedirlo. Avevano infatti bisogno di un motivo forte per convincere la riluttante

opinione pubblica americana della necessità di entrare in guerra e quell'attacco a tradimento dei

fu ideale per questo scopo. Un’altra teoria più prudente sostiene che gli Americani

Giapponesi

sapessero che il Giappone stava per attaccare, ma non sapessero dove. Certo è che, al momento

dell'attacco nella baia di Pearl Harbour, non ci fosse nemmeno una portaerei e in definitiva

furono affondate solo alcune navi vecchie e di importanza non fondamentale per la guerra. 4

La crittografia classica

I primi metodi utilizzati per assicurare la segretezza dei messaggi sono decisamente insoliti.

Un esempio è il metodo scelto da Istico il quale, per incoraggiare Aristagora di Mileto a ribellarsi

al re persiano, decide di far radere i capelli ad un suo servo, tatuargli il messaggio sulla testa e

inviarlo una volta che gli siano cresciuti i capelli. Al suo arrivo basta soltanto raderlo di nuovo.

Le prime notizie sull’invio sicuro di messaggi risalgono ad Erodoto che racconta di metodi che

vengono di solito indicati con l’espressione di steganografia, cioè scrittura nascosta. Demeratus

scrive un messaggio su una tavola di legno e la invia ricoperta di cera. In questo modo può

superare le sentinelle e basta sciogliere la cera per leggere il messaggio.

steganografia si trovano nell’uso dell’inchiostro simpatico (succo di limone)

Altri esempi di

oppure nei “micro punti”, tecnica che consiste nel fotografare un documento segreto e ridurlo

alle dimensioni di un punto stampato.

Tuttavia la sola steganografia non è in grado di garantire la reale segretezza di un messaggio.

Esistono due tipi di scrittura segreta:

 i codici, che sostituiscono intere parole con altre parole o gruppi di lettere

 i cifrari, che sostituiscono ciascuna lettera o ciascun suono con altre lettere o simboli,

oppure cambiano l’ordine delle lettere.

Un famoso cifrario è il cifrario di Cesare che trasla tutte le lettere del messaggio di un certo

numero prestabilito. Per esempio la A diventa D, la B si trasforma in E, C in F e così via. È una

sostituzione monoalfabetica.

Il più semplice cifrario a sostituzione polialfabetica è il cifrario di Vigenere pubblicato nel 1586.

Può essere considerato una generalizzazione del codice di Cesare. Scelta una parola chiave trasla

tutte le varie lettere nell’alfabeto con la lettera di partenza della lettera della parola chiave

corrispondente al posto occupato dalla lettera del messaggio.

Ad esempio:

Testo chiaro A R R I V A N O I R I N F O R Z I

Verme V E R M E V E R M E V E R M E V E

Testo cifrato V V I U Z V R F U V D R W A V U M 5

La crittografia moderna

La storia della crittografia moderna inizia con la stesura del De Cifris di Leon Battista Alberti,

che per primo insegnò a cifrare per mezzo di un disco cifrante con un alfabeto segreto da

spostare a piacere ogni due o tre parole. È una trasformazione del quadrato di Vigenere in disco.

Lo sviluppo della crittografia moderna procede di pari passo con lo sviluppo informatico.

Nel ventesimo secolo vengono create macchine cifranti e decifranti, tra cui la più celebre è

Enigma.

Enigma è una macchina simmetrica inventata nel 1918 dal tedesco Arthur Scherbius. Al suo

interno ha tre rotori, o più nelle macchine successive; quando un operatore preme un tasto un

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30 pagine