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Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: Il cellulare in tasca fa male
Autore: Pieroni Maria chiara
Descrizione: breve indagine sulle onde elettromagnetiche e i loro rischi.
Materie trattate: Fisica, Biologia, Chimica, Scienze Della Terra
Area: scientifica
Sommario:
Lo spettro elettromagnetico
Lo spettro elettromagnetico è l'intervallo di tutte le possibili Nota: da questo punto in
frequenze delle radiazioni. Le varie parti dello spettro rappresentano avanti, i termini onda
intervalli di lunghezza d’onda e quindi di frequenza che si e
elettromagnetica
raccordano con continuità fra loro; praticamente è impossibile in quanto
radiazione
circoscrivere in modo univoco sia i limiti delle componenti sia il sinonimi verranno
limite inferiore e superiore dello spettro. I nomi utilizzati per utilizzati con il
differenziare le radiazioni hanno origine storica e rappresentano i medesimo significato.
campi di lunghezza d’onda, per i quali esiste qualche comune tecnica
di produzione e di rilevazione.
Onde ionizzanti
Onde non ionizzanti
Bisogna distinguere però fra due grandi tipologie di onde elettromagnetiche: quelle ionizzanti e
quelle non ionizzanti; le prime, corrispondenti a frequenze superiori ai 300 GHz, sono in grado di
modificare la struttura degli atomi, sino ad interagire con il Dna delle cellule. In virtù quindi delle
loro differenze, queste diverse tipologie di onde verranno trattate separatamente.
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Discutiamo ora le caratteristiche generali delle componenti dello spettro, considerando prima le
radiazioni elettromagnetiche di maggiore lunghezza d’onda (e minore frequenza), passando
successivamente a energie dei fotoni via via più elevate.
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Le onde non ionizzanti
La parte di spettro che corrisponde alle onde non ionizzanti comprende:
Onde radio
• Microonde
• Infrarosso
•
Verranno analizzate innanzitutto le caratteristiche generali dei vari tipi di onde, per poi affrontare
nello specifico i vantaggi e le problematiche relative all’uso di questo tipo di onde in ambito sia
commerciale che di utilizzo in medicina.
Diversi tipi di radiazioni non ionizzanti
Le onde radio frequenza inferiore a circa 10 Hz e
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Sono così chiamate le radiazioni elettromagnetiche di
lunghezza d’onda non inferiore a qualche metro. Sono chiamate anche onde hertziane e vengono
essenzialmente adoperate per le radio-trasmissioni, cioè per la trasmissione dei suoni a distanza. Per
la loro notevole lunghezza hanno la proprietà, come i suoni, di superare gli ostacoli; sono quindi
essenzialmente onde di superficie; nel senso che si diffrangono sulla superficie terrestre,
seguendone, fino a un certo punto, la curvatura. Per trasmettere
queste onde a sufficiente distanza occorre generalmente, a
causa dell'assorbimento da parte dei corpi materiali situati sulla
Terra, una notevole potenza. Talvolta è possibile aumentare
notevolmente la distanza di trasmissione, sfruttando la
proprietà riflettente della ionosfera cioè di uno strato
fortemente ionizzato che circonda la Terra al di sopra dell'
atmosfera. Una caratteristica relativa alla denominazione delle
radiazioni elettromagnetiche è che, quanto più evidenti sono i
fenomeni di diffrazione, tanto meno evidente risulta la
propagazione rettilinea associata al concetto di raggio. Esempi delle diverse tipologie
di trasmissione delle onde
Per questo motivo parliamo comunemente di onde hertziane e radio
non di raggi hertziani, riservando la parola raggio alle
radiazioni di piccola lunghezza d' onda.
Questo tipo di radiazione elettromagnetica pervade tutto l'ambiente: onde radiotelevisive a tutte le
frequenze (comprese quelle della telefonia mobile) da antenne trasmittenti (comprese quelle dei
cellulari) e ripetitrici, campi elettrici e magnetici alternati della rete elettrica originati da d.d.p.
alternate comprese tra 220 V e decine di migliaia di volt, emissione di onde dalle antenne radar in
prossimità di aeroporti e basi militari, generatori di corrente elettrica alternata e dispositivi simili
impiegati nell'industria.
Dunque l'ambiente è costantemente permeato da queste radiazioni che non sono ionizzanti, che cioè
non hanno energia sufficiente per estrarre gli elettroni dagli orbitali atomici; hanno effetti biologici
solo in caso di intensità di campo elettrico particolarmente elevate. Per ciascun tipo di onde è stato
definito un limite per l' esposizione espresso in watt/m² e variabile a seconda delle sorgenti.
Microonde
Si chiamano microonde quelle radiazioni comprese nello spettro elettromagnetico fra le radio-onde
frequenza compresa fra 10 Hz e 10 Hz e lunghezza d’onda che varia dai
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e l'infrarosso di
decimetri ai millimetri. Si ottengono quasi esclusivamente per mezzo di speciali tubi elettrici
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(klystron, magnetron, ecc.) in cui si sfruttano le interazioni tra un fascio elettronico e l'onda
elettromagnetica emessa da un generatore, in modo che la corrente elettrica incrementi la potenza
dell'onda da inviare.
Le microonde sono principalmente adoperate per radio-trasmissioni direzionali, atte cioè a inviare
segnali in una data direzione. Diminuendo infatti la lunghezza d'onda, incominciano a divenire
meno evidenti i fenomeni di diffrazione; le microonde, come la luce, non girano per così dire
intorno agli ostacoli, in genere troppo grandi rispetto alla loro lunghezza d'onda, ma vengono
fermate e in parte riflesse da essi. L' onda emessa dall' emittente, generalmente confinata in un
piccolo angolo di apertura, si propaga quasi in linea retta, fino alla cosiddetta portata ottica.
Visualizzazione
della portata
ottica di un
antenna
trasmittente
Per accennare molto sommariamente a qualche notevole applicazione delle microonde, si può
citare: il radar, la televisione, i servizi telegrafici e telefonici.
La tecnica utilizzata presenta alcuni notevoli vantaggi rispetto agli altri tipi di trasmissione. Infatti
l'energia chiesta per la trasmissione è generalmente minima, in quanto, trattandosi di onde
direzionali, esse non vengono disperse in tutte le direzioni dello spazio. Inoltre il costo d'impianto è
molto minore, non solo rispetto alla trasmissione a filo (si risparmiano i fili di conduzione), ma
anche rispetto alle potenti stazioni trasmittenti di radioonde. Infine si ha il vantaggio della
segretezza, poiché il messaggio è intercettabile solo lungo il percorso del raggio. L'unico
inconveniente è che le microonde hanno un raggio d' azione limitato alla portata ottica; si rende
quindi necessaria, per coprire una notevole distanza di trasmissione, una successione di stazioni a
visibilità geometrica fra loro (tecnica dei ponti radio).
Infrarosso
Sono dette infrarosse le radiazioni di frequenza compresa
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fra 10 Hz e 10 Hz, corrispondenti a lunghezze d’onda
variabili da qualche millimetro a qualche micron.
Queste radiazioni sono prodotte in notevole misura dai
corpi caratterizzati da temperatura nell’ordine di qualche
centinaio di gradi Kelvin e sono spesso generati dalla
rotazione e dalla vibrazione delle molecole, che ruotando e
vibrando più vigorosamente comportano un aumento di
temperatura. Reciprocamente, la loro frequenza è adatta a
mettere in vibrazione le cariche dei corpi che esse Termografia a infrarosso
investono e, pertanto, questo tipo di radiazione si trasforma,
con grande efficienza, in energia termica dei corpi investiti
solidi e liquidi.
A causa della loro lunghezza d’onda relativamente grande, sono invece sono poco assorbite
dall’atmosfera e persino dalle particelle di nebbia e smog.
Questa caratteristica le rende molto adatte a essere impiegate per indagini che sarebbero impossibili
con la normale luce visibile, e consentono la visione notturna. Infatti, molte creature, tra cui alcuni
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tipi di vipere, hanno recettori specializzati che consentono loro di “vedere” i raggi infrarossi emessi
dalle prede a sangue caldo, anche nel buio più completo.
Le applicazioni delle radiazioni non ionizzanti
Il wireless e i cellulari
Tutte le tecnologie di comunicazione senza fili oggi utilizzate a WiMAX: è una tecnologia di
partire dalle trasmissioni radiotelevisive, passando per la trasmissione senza fili d'accesso
telefonia cellulare sino ad arrivare ai nuovi sistemi Wi-Fi e a banda larga. Ha la possibilità,
WiMAX rientrano nello spettro delle onde non ionizzanti. al pari di altre tecnologie
La maggior parte delle tecnologie di comunicazione wireless si wireless, di essere utilizzato su
molti tipi di territorio per un
concentrano tra 1 MHz e 10 GHZ, e per confronto: ampio raggio (teoricamente su
l'emissione radiofonica opera tra i 500 e i 1.600 kHz per
• un raggio di 50 Km). Da una
le modulazioni di ampiezza (AM) e a circa 100 MHz per sperimentazione della
quanto concerne la modulazione di frequenza (FM); fondazione Ugo Bordoni
le trasmissioni televisive terrestri occupano invece la
• condotta in Italia tra il 2005 e il
2006 è risultato che le
gamma dei 300-400 MHz; prestazioni sono accettabili per
salendo ancora lungo lo spettro elettromagnetico,
• distanze di qualche chilometro.
troviamo le onde sfruttate dalle reti cellulari Gsm, le
quali possono operare a 900, 950, 1800 e 1900 MHz;
il sistema Umts agisce invece sui 2 GHz;
• le tastiere e i mouse senza fili, cosi come i monitor audio e video per bambini possono
• spaziare dai 20 MHz ai 2,4 GHz;
le reti Wi-Fi sfruttano i 2,4 GHz (come Bluetooth) o i 5 GHz;
• i nuovi impianti WiMAX possono infine operare sino a 66 GHz.
• Microonde
Onde Radio
500 kHz 1 MHz 1 GHz 5 GHz 10 GHz 66 GHz
GSM
Radio AM Radio FM UMTS Wireless e WiMax
TV Bluetooth
Tastiere/Mouse senza fili
Monitor audio e video per bambini
Tutti i campi elettromagnetici interagiscono con il corpo umano: i meccanismi principali di
interazione sono l'accoppiamento con campi elettrici e magnetici e il trasferimento di energia
(ricordando che con valori di frequenza maggiori, sarà maggiore anche l’energia in
trasferimento). Tralasciamo le problematiche associate alle "scosse elettriche" e ai rischi di
accoppiamento con dispositivi elettromedicali (pacemaker) per concentrarci essenzialmente
sulla relazione tra salute e campi EM associati alle principali tecnologie Wireless dal punto di
vista dell'assorbimento di energia. 11
La normativa attuale
La normativa internazionale sui campi elettromagnetici non ionizzanti si basa sulle linee
guida dell'Icnirp istituto non
(International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection),
governativo riconosciuto dall'Organizzazione Nazionale della Sanità. L'Icnirp stabilisce dei
valori limite per l'esposizione ai campi EM, espressi in termini di intensità del campo elettri-
co (espressa in volt/metro). Al di là dei valori numerici, è importante sottolineare come
queste valutazioni siano state riprese sin dal 1999 dalla Raccomandazione di Commissione
Europea (Rce), la quale non ha però imposto alcuna legge ai singoli stati membri, limitandosi
a consigliare opportune misure cautelative.
In Italia l'attuale regolamentazione non prevede norme vincolanti, ma una serie di
raccomandazioni emerse dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (in seguito
stato
Dpcm) dell'8 luglio 2003. Per salvaguardare la popolazione dagli effetti acuti accertati, è
definito un limite di esposizione, fissato nel caso delle bande utilizzate da telefonia mobile e
Wi-Fi a 20 V/m. è
Confrontando questi valori con i limiti definiti dall'Icnirp e dagli alti paesi possibile
l'Italia sia stato una delle nazioni con limiti più bassi per l'esposizione ai
verificare come
campi EM. La misurazione dell'intensità di campo è efficace per controllare l'emissione dei
ripetitori Gsm e Umts. Gsm e Utms:
Analizzando invece la telefonia cellulare dal punto di Il Global System for Mobile
vista dei terminali, l'unita di misura più adatta per la Communications (GSM) è attualmente
definizione di limiti di sicurezza è il Sar (Specific lo standard di telefonia mobile più
tasso specifico di assorbimento) che si
Absorption Rate, diffuso del mondo. Il GSM si basa sul
fatto che sia il canale di identificazione
misura in watt per chilogrammi di massa corporea che quello di conversazione sono digitali
(W/Kg). Il Sar permette di stimare gli effetti termici e ciò comporta la possibilità di
della radiazione elettromagnetica sui tessuti, evitando scambiare dati, oltre che conversazioni.
un eccessivo surriscaldamento. Per i telefoni cellulari Per questo motivo il nuovo standard è