Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 29
Il genocidio armeno Pag. 1 Il genocidio armeno Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Il genocidio armeno Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Il genocidio armeno Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Il genocidio armeno Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Il genocidio armeno Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Il genocidio armeno Pag. 26
1 su 29
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi

Il tema affrontato è il genocidio armeno perpetrato dall'impero ottomano a partire dal 1915, dall'ideazione allo svolgimento, fino alla situazione odierna dell' Armenia e dei suoi rapporti con la Turchia. In italiano e nelle lingue straniere, ...

Materie trattate: Storia, italiano, tedesco, francese, inglese.

Estratto del documento

T ’ J R

ESINA D ESAME ESSICA UGNONE

L “G. M ” A 2006-2007

L ICEO INGUISTICO AZZINI NNO SCOLASTICO

I L GENOCIDIO ARMENO

-24 1915-

APRILE

1

Indice

_________________________________________________________________________

Introduzione …………………………………………………………… 3

• Prefazione ………………………………………………..…...……….. 4

• Il genocidio armeno; ……………………………………..……………. 6

• Storia, geografia e attualità Armenia;

Sentimento “revanchista” dell’Impero Ottomano;

La grande Turchia, processo di “turchizzazione”;

Sterminio del popolo armeno.

Henry Morgenthau’s life; …………………………………………….... 9

• Summary of “Ambassador (1919).

Morgenthau’s story”

La scrittura per non dimenticare; …………………………………...… 13

• Antonia Arslan; libro

“La masseria delle allodole”,

(paragone con “La di Cesare Pavese);

casa in collina”

film dei fratelli Taviani.

“La masseria delle allodole”,

Interview von Christina Tilmann mit den Tavianis Bruder; ………..… 20

• Ein Reisebericht;

Tagesschau von 13.05.2007;

Armeniens Geschichte und Kultur.

L’Année de l’ Arménie; ………………………………………………. 23

• Article de Bernard-Henry Lévy "Arménie:loi contre le négationnisme";

Assassinat de Hrant Dink;

Webgrafia. …………………………………………………………….. 29

• 2

Introduzione

Il tema che ho deciso di affrontare nell’approfondimento per l’esame è stato il

genocidio armeno perpetrato dall’impero ottomano a partire dal 1915. Avevo deciso di

affrontare un tema che non fosse troppo lontano dai temi di attualità, ma che

consentisse di comprendere meglio il mondo contemporaneo. Era una sorta di

pregiudizio perché, poi, nel corso dell’anno mi sono resa conto che più comprendiamo

il passato meglio possiamo affrontare l’analisi del presente.

La mia ricerca è stata soddisfatta, quando ho affrontato in classe la questione armena. Il

tema aveva una sua angosciante attualità come ha dimostrato l’assassinio di Hrant Dink,

giornalista armeno. Infatti, questo evento tragico ha risollevato la questione armena,

dato che Dink era di origine armena e lavorava in Turchia.

Inizialmente mi sono dedicata all’aspetto storico inquadrando l’Armenia e ricercando

le origini del genocidio. Successivamente le mie professoresse mi hanno proposto la

lettura del libro “La della scrittrice di origine armena Antonia

masseria delle allodole”

Arslan al quale ho potuto associare l’omonimo film dei fratelli Taviani uscito proprio

quest’anno.

Naturalmente, ho voluto trattare il tema nelle lingue straniere che studio. Nell’ambito

della lingua inglese ho trovato il libro dell’ambasciatore Morgenthau che ha vissuto

proprio il periodo dal 1913 al 1916 all’ambasciata americana a Costantinopoli. Su

internet ho trovato un’intervista ai fratelli Taviani di una giornalista tedesca, e altri

documenti riguardanti la politica e l’assetto odierno dell’Armenia in tedesco. Per

quanto riguarda francese, invece, in Francia da settembre 2006 è partita un’iniziativa

che prende il nome di “Anno dell’Armenia” e, inoltre il giornalista francese Bernard

Henry Lévy ha scritto un articolo circa il negazionismo accusando l’attitudine turca.

Gli aspetti che mi hanno colpito in primo luogo, sono stati l’atteggiamento negazionista

turco che, ancora persiste legittimato dal governo, ma soprattutto il fatto che questo

genocidio sia stato quasi nascosto, “insabbiato” per decenni.

Sui libri di storia il genocidio viene solamente menzionato e, per saperne di più, il solo

modo è la ricerca. A mio avviso bisognerebbe sensibilizzare maggiormente le persone

circa questo soggetto perché mi sono accorta, parlando con amici, ma anche all’interno

della mia famiglia, che non si sa pressoché nulla di quello che è realmente successo.

Per ricordare la Shoah abbiamo un giorno della memoria, numerosi convegni e gite

vengono organizzate proprio nei luoghi che hanno ospitato queste tragedie, molti

monumenti sono stati eretti, uno proprio nel giardino della scuola; inoltre sono state

proposte borse di studio per sensibilizzare i giovani e comunque troviamo moltissimi

libri che possono testimoniare quanto accaduto.

Per quanto riguarda l’Armenia, invece, esistono pochissimi riferimenti al genocidio, e

anzi chi ne parla in Turchia rischia la prigione, o peggio ancora la vita a causa di gruppi

estremisti che inneggiano alla violenza.

Nel 2007 trovo inaccettabile questa realtà e penso fortemente che sia necessario

attivarsi per diffondere la verità storica.

Con questo mio approfondimento non penso assolutamente di compiere chissà quale

gesto, vorrei soltanto suscitare l’interesse soprattutto di coloro che non hanno mai

affrontato queste pagine della storia. 3

Prefazione

Prima di approfondire questa pagina nera della prima storia del’900, trovo necessario

chiarire il termine e inquadrare lo stato dell’Armenia

genocidio, nell’ambito storico,

geografico, religioso e d’attualità.

Genocidio

In Diritto internazionale il termine genocidio denota il crimine commesso da chiunque

partecipi alla distruzione di un gruppo nazionale, etnico, religioso o razziale, come

definito dalla Convenzione sulla prevenzione e la punizione del reato di genocidio,

adottata dall’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1948.

Il primo genocidio di cui si ha traccia nel XX secolo è proprio quello armeno, mentre il

più noto del secolo è stato quello perpetrato contro gli ebrei, gli omosessuali, gli

zingari e tutti gli oppositori del regime nazista ad opera della Germania.

Nel 1946 con l’adozione della Convenzione delle Nazioni Unite contro il reato di

genocidio, fu stabilito che fosse considerato genocidio qualunque sterminio commesso

in tempo di guerra o di pace e che dovessero essere perseguiti tutti i responsabili (dai

governanti ai semplici cittadini).

Fu inoltre stabilito che le nazioni firmatarie della Convenzione stessa, si impegnassero

a non indicare il genocidio fra i delitti politici e quindi a negargli ogni forma di

immunità.

Purtroppo altre forme di sterminio furono perpetrate anche dopo il 1948: nel 1969

vediamo la Guerra del Biafra ai danni di nigeriani e biafrani; nel parliamo del

1975

Tra il

genocidio cambogiano da parte del regime dispotico dei kmer rossi. 1992 e il

parliamo della che vide il massacro di serbi, croati e

1996 Guerra Civile Iugoslava,

musulmani di Bosnia nell’ex Iugoslavia. Nel assistiamo al conflitto in

1995 Ruanda:

più di 500.000 uomini di etnia tutsi vennero sterminati dagli hutu. Uno dei più recenti è

quello del regione dell’Africa nel Sudan occidentale.

Darfur,

Storia e geografia

L’Armenia è una regione montuosa d’origine vulcanica a sud del Caucaso. Nel I secolo

a.c. costituiva un impero regionale che si estendeva dalle coste del Mar Nero al Mar

Caspio e al Mar Mediterraneo.

Tuttora è confinante con la Turchia, la Georgia, l’Azerbaijan, l’Iran e con l’exclave in

territorio azero del Nakhchivan, ma a causa delle continue guerre, i confini non sono

definiti perfettamente.

Il nome ufficiale dello stato è Repubblica di Armenia, mentre il

nome originario del paese era Haya, diventato poi Hayastan in

onore di Haik. Quest’ultimo era, secondo la leggenda, un

4

discendente di Noé e secondo la tradizione cristiana, l’antenato di tutti gli armeni.

Il termine fu coniato dai popoli confinanti a partire dal nome della più potente

Armenia

tribù presente nel territorio (gli armeni appunto) e deriva da Aramun, discendente di

Haik.

Fonti pre-cristiane riportano la derivazione, invece, dal termine “terra dei fiumi”.

nairi,

Religione

Nel 301 il re Tiridate III proclamò il cristianesimo religione ufficiale del suo popolo

precedendo anche l’impero romano; ciò contribuì notevolmente alla disgregazione

dell’impero bizantino. La conversione era stata favorita da Gregorio Loosavorich (detto

l’Illuminatore dal fatto che unì due liturgie: quella di Giovanni Crisostomo e di

Giacomo).

Nel 303 Gregorio fondò ancora oggi sede del il principale capo

Etchmiadzin catholics,

della chiesa armena.

La religione rappresenta un’importante fonte di cultura nelle sue espressioni letterarie,

artistiche e architettoniche. Il 95% degli armeni appartiene alla Chiesa Apostolica

(cristianesimo ortodosso), mentre il restante 5% appartiene a diverse

Armena

minoranze di protestanti (evangelici, cattolici).

Attualità

La popolazione armena è fortemente in declino a causa dell’emigrazione e del tasso di

natalità molto basso.

L’emigrazione cominciò nel 1375 con la caduta del Regno d’Armenia di Cilicia

fondato dal principe Ruben, occupato poi dai mameluchi d’Egitto,

“Piccola Armenia”,

e proseguì a causa del genocidio.

8 milioni di Armeni vivono all’estero in Francia, Russia, Iran, Libano e negli Stati

Uniti.

Dal 1989 è scoppiata la guerra con il vicino Azerbaijan per il controllo dell’ enclave

armena in territorio azero (Nagorno-Karabach dell’Artzak) conclusosi con la conquista

dell’indipendenza della provincia armena.

I rapporti, però, sono ancora tesi a causa delle rivendicazioni azere del neonato stato di

Artzak e per le rivendicazione armene su una provincia affidata all’Azerbaijan dal

Trattato russo-turco del 1921.

Oggigiorno, oltre a questi problemi, troviamo il dibattito storiografico sul genocidio.

5

-Il genocidio armeno

Il genocidio armeno trova le sue fondamenta nei sentimenti dell’impero

revanchisti

ottomano che, impreparato, venne presto sbaragliato nel gennaio 1915 dalle forze russe.

La Turchia, infatti, si era posta nelle mani dell’imperialismo tedesco nella prima guerra

mondiale, alla conquista dei territori azeri.

Gli armeni russi, inoltre, si arruolarono nei corpi volontari che servivano da esploratori

all’esercito zarista. I turchi considerarono questa scelta una forma di tradimento nei

loro confronti, l’espressione di un potenziale tradimento, che sarà una costante della

propaganda anti-armena. Gli armeni assunsero il ruolo di capro espiatorio, colpevoli

delle disfatte turche.

Il movente fondamentale, era da riscontrarsi in ogni modo, all’interno dell’ideologia

panturchista che ispirò l’azione di governo dei Giovani Turchi (triumvirato formato da

Enver Pasha, Talaat Pasha e Ahmed Jemal, che dopo aver stabilito un sistema

costituzionale, si dimenticarono ben presto degli ideali liberali e parlamentari)

determinati a riformare lo stato su base nazionalista e quindi sull’omogeneità etnica e

religiosa.

Il partito avviò un capillare processo di dell’impero ottomano e fu

“turchizzazione”

allora che emersero atteggiamenti di grave intolleranza contro le minoranze etniche che

vivevano in Turchia ,soprattutto nella regione orientale.

La popolazione armena, di origine cristiana, aveva assorbito gli ideali dello stato di

diritto di stampo occidentale, e con le richieste di autonomia avrebbe potuto costituire

un ostacolo ed opporsi al progetto governativo. La motivazione principale del

genocidio è stata, quindi, di tipo politico.

Nella primavera del 1914 la giunta dei Giovani turchi iniziò a programmare quello che

fu definito il “primo genocidio” del secolo.

La persecuzione non scaturì soltanto dall’ideologia scopertamente razzista del partito,

ma trasse origine dall’innata diffidenza e insofferenza dei musulmani ottomani e curdi

di Anatolia nei confronti di una minoranza cristiana portatrice di valori religiosi e

culturali semplicemente diversi.

Tra il dicembre 1914 e il febbraio 1915, il comitato centrale del partito Unione e

Progresso ( ala più intransigente del comitato centrale), con l’aiuto di consiglieri

tedeschi, decise la totale soppressione degli armeni, attraverso una struttura

paramilitare, l’Organizzazione Speciale (O. S.), diretta da due medici Nazim e Chakir.

L’ O. S. dipendeva dal Ministero della Guerra e attuò il genocidio con la supervisione

del Ministero dell’Interno e la collaborazione del Ministero della Giustizia.

Dettagli
29 pagine