_antoniobernardo
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Monopolio od oligopolio? Questo è il problema. E' preferibile il primo oppure il secondo? Risposta unanime: " Né l'uno né l'altro. Vogliamo la libera concorrenza!" Tuttavia è noto che a rigore la libera concorrenza non esiste. Una buona approssimazione, secondo i testi di microeconomia, è data dai prodotti agricoli.

Ad esempio si suppone che la produzione di mele sia fatta da un numero grandissimo di piccoli/medi produttori nessuno dei quali ha dimensione e potere tali da imporre le proprie condizioni commerciali.

In questo caso il prezzo è, o meglio sarebbe, stabilito dal mercato.

Tutti noi sappiamo che prezzo e quantità di un prodotto si formano, in linea di principio, dall'incontro di due curve: domanda (consumatori) e offerta (produttori).

Torniamo alla domanda iniziale: Monopolio o oligopolio?

In numerose situazioni ci sono motivi solidi e convincenti perché il numero dei produttori debba essere molto piccolo: 2, 3, 4 produttori. In questo caso si parla di Oligopolio (da oligo = poco, pochi). Il caso limite avviene quando il produttore è uno solo: monopolio (da mono = uno solo).

Oligopolio e monopolio avvengono per decisione dello Stato, che stabilisce per legge quanti produttori devono fornire un prodotto o servizio particolare. Oppure per motivi tecnologici: si tratta di un prodotto a tecnologia particolarmente innovativa che ha richiesto complesse/costose ricerche ed ha dato luogo a brevetti e/o know-how a protezione dei risultati per molti anni futuri. Conta anche la dimensione dell'investimento: in certi casi sono richiesti enormi capitali che poche società possono mettere insieme. Esempio di oligopolio: Boeing ed Airbus nel segmento grandi aerei.

E' piuttosto evidente che quando i produttori sono pochi, essi sono in grado di fare mercato. Ossia di avere notevole forza per influenzare il prezzo. La microeconomia ha lungamente studiato monopolio e oligopolio. La teoria del primo è ormai consolidata. Mentre l'oligopolio, che pure ha dato luogo a notevoli sviluppi applicativi, è ancora oggetto di studi, data la variabilità dei casi e dei possibili comportamenti competitivi. Di esso si occupa anche le Teoria dei Giochi.

Proviamo a sviluppare un esempio di monopolio/oligopolio.

Stati Uniti, far west, due grandi città in notevole espansione, distanti fra loro 110 miglia (circa 180 km). Le loro economie sono complementari. Entrambe possiedono importanti industrie e sono sedi di grandi società. In una di queste sono situati uffici governativi. Esiste un intenso traffico di persone nei due sensi: impiegati, operai, imprenditori, professionisti, commercianti, insegnanti, politici, lobbisti, ... tutti in auto.

Il turnpike (autostrada a pedaggio) che unisce le due metropoli è prossimo alla saturazione. Il Dipartimento Statale dei Trasporti è stato incaricato di proporre al Governatore una soluzione adeguata per i prossimi decenni. Si potrebbe costruire una nuova autostrada parallela a quella esistente, ma ciò aggraverebbe il problema dell'inquinamento, al quale è sensibile una vasta fetta dell'elettorato. Soluzione alternativa: una linea ferroviaria alta velocità che colleghi i due centri in 45 minuti, senza fermate intermedie.

Il Dipartimento dopo analisi accurate redige un progetto della nuova linea e decide di indire una gara per l'appalto e l'esercizio della stessa. Si invitano, su base federale, tutti i gruppi del settore a presentare una dichiarazione di interesse, corredata da un business plan preliminare.

Dopo alcuni mesi tre gruppi, attivi nel business ferroviario sulla costa dell'est, inviano la loro proposta. Ognuno propone di formare una società ad hoc, finanziata interamente con emissione di azioni che saranno quotate a Wall Street. Il dipartimento, dopo un attento esame delle dichiarazioni e ulteriori valutazioni, formula una serie di proposte alternative da sottoporre ai decisori.

Si potrebbe stabilire di affidare tutto il business a una sola società (monopolio) oppure a due o tre (oligopolio). In caso di oligopolio la linea ferroviaria potrebbe essere costruita in consorzio mentre il servizio ferroviario sarebbe gestito separatamente, in concorrenza (non certo perfetta).

Un primo passo fondamentale è cercare di capire la dimensione del mercato lato domanda. Per questo serve la curva di domanda. Essa esprime il legame tra la quantità q che i consumatori desiderano acquistare in funzione del prezzo p offerto dai produttori:

p = a - kq

In essa a e k sono due parametri positivi determinati per regressione.

E' dunque una retta a pendenza negativa. Tanto minore è il prezzo, tanto maggiore è la quantità che il consumatore comprerebbe. Si vede facilmente che: 0

Nel caso in esame il Dipartimento, ha costruito la curva di domanda sulla base di dettagliate ricerche di mercato, ottenendo: a = 170 (USD/biglietto) , k = 4 (USD/biglietto/Mbiglietti). Dove p è il prezzo del biglietto one way (unidirezionale) espresso in dollari (USD/biglietto), mentre la quantità q è il numero(in milioni) di biglietti venduti in un anno. Notiamo incidentalmente che la ferrovia AV venderà un servizio (il trasporto del passeggero), non certo un prodotto.

Il Dipartimento ha calcolato che l'investimento totale (comprensivo della costruzione della linea AV completa della segnalazione, dell'acquisto del materiale rotabile e dei costi necessari alla costituzione della società, incluso il capitale circolante) sia 85 M USD/miglio (M sta per Mega = milioni).

La ferrovia è un business complesso ed economicamente rischioso, perciò lo Stato si rende disponibile a finanziare a fondo perduto metà dell'investimento.

DOMANDA 1. La prima alternativa considerata dal Dipartimento prevede che costruzione ed esercizio dalla linea AV sia data in monopolio al gruppo più solido ed importante dei tre, che costituirà una società denominata FASTRACK. Essa sarà creata emettendo azioni per creare il Capitale Sociale pari al 50% dell'investimento (mentre il restante 50% sarà erogato dalla Stato). Si stima che il Costo Marginale (MC) (il Costo Marginale è la derivata del costo rispetto alla quantità, nel nostro caso la derivata del Costo di esercizio annuo rispetto al numero di biglietti.) di esercizio del business di FASTRACK (incluso ammortamenti) sia di 58 USD/biglietto. In tal modo il Costo di esercizio è dato da:

C = MC*q

Facendo uso della Teoria del Monopolio trovare prezzo e quantità di monopolio che saranno, prevedibilmente, determinati e usati da FASTRACK. Calcolare anche Costo, Ricavo (il Ricavo è dato, ovviamente dal prodotto di prezzo e quantità: R = pq) e Risultato Economico lordo (Risultato Economico lordo, vale a dire ante imposte, EBT = R - C, EBT = Earning Before Tax) conseguiti dalla società.

Assumendo infine che il Risultato Economico lordo sia tassato con un'aliquota del 40% si determini l'Utile.

Infine ipotizzando che gli azionisti siano compensati con un dividendo annuo che, per semplicità, supponiamo sia esprimibile come interesse del 5,50% sul Capitale Sociale, determinare quanto ricevono (in totale) gli azionisti e quanto rimane disponibile come utile non distribuito.

DOMANDA 2. La seconda alternativa prevista dal Dipartimento prevede che si crei un oligopolio costituito da due società (FASTRACK e HSTRACK). In questo caso la linea AV sarà costruita in consorzio dividendo a metà l'investimento richiesto ai privati. In definitiva lo Stato metterà il 50%, mentre i due oligopolisti metteranno il 25% ciascuno. Si stima che i Costi Marginali siano diversi. Per FASTRACK assumere quello a DOMANDA 1, mentre per HSTRACK si stima MC = 61 USD/biglietto. Come si determina l'equilibrio di mercato nel caso del duopolio? Nella realtà esistono diverse teorie, ma il Dipartimento ritiene che la più aderente alla realtà, per questo tipo di oligopolio, sia quella di Cournot. Facendo uso della teoria di Cournot determinare il prezzo del biglietto (unico) di oligopolio, che sarà applicato da entrambe le società e la quantità (vale a dire il numero di biglietti) che ciascuna venderà. Anche in questo caso calcolare Ricavo, Costo, Risultato lordo, Utile. Assumendo che HSTRACK prometta di pagare agli azionisti un interesse del 5,75%, mentre FASTRACK paghi l'interesse di DOMANDA 1, determinare infine, per ciascuna società, quanto ricevono( in totale) gli azionisti e quanto rimane disponibile come Utile non distribuito.

DOMANDA 3. Infine il Dipartimento ha preso in considerazione l'alternativa, meno probabile, di un tripolio. Le società sarebbero FASTRACK, HSTRACK e SFTRACK. Il capitale sarebbe versato per il 50% dallo Stato, mentre il rimanente 50% sarebbe diviso in parti uguali fra i tre oligopolisti. Il Costo Marginale e l'interesse pagato agli azionisti sarebbero rispettivamente:

Società MC (
[math]/bigliet o)
Interesse agli azionisti
FASTRACK 58 5,50%
HSTRACK 61 5,75%
SFTRACK 63 6,00%

Applicando ancora la teoria di Cournot calcolare le stesse variabili di cui a DOMANDA 2.

Nota: i nomi delle tre società FASTRACK (binari veloci), HSTRACK (binari ad alta velocità), SFTRACK(binari super-veloci) sono di pura fantasia.


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