_stan
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Dato un rettangolo, con la base e l'altezza di misura rispettivamente

[math]b[/math]
ed
[math]h[/math]
, individuare il triangolo rettangolo circoscritto ad esso (con il vertice dell'angolo retto coin-cidente con un vertice del rettangolo) di area minima; trovare poi la relazione fra
[math]b[/math]
ed
[math]h[/math]
in modo che tale triangolo sia la metà di uno equilatero.

Figura triangolo rettangolo circoscritto a un rettangolo

I segmenti

[math]AB[/math]
e
[math]CD[/math]
misurano
[math]b[/math]
, i segmenti
[math]AD[/math]
e
[math]BC[/math]
misurano
[math]h[/math]
; indichiamo con
[math]x[/math]
la misura di
[math]BE[/math]
(deve essere
[math]x>0[/math]
).
Dalla similitudine dei triangoli
[math]BCE[/math]
e
[math]CDF[/math]
risulta che
[math]DF : BC = CD : BE[/math]
, da cui, passando alle misure, si ha ( overline{DF} : h = b : x ), da cui ( overline{DF} = bh/x ). I segmenti
[math]AE[/math]
ed
[math]AF[/math]
misurano quindi rispettivamente
[math]b+x[/math]
, (h + (bh/x)) e l'area del triangolo
[math]AEF[/math]
(che è quella da minimizzare) risulta [ y = (b+x) cdot Big(h + frac{bh}{x} Big) ] da cui [ ag{*} y = hx + frac{b^2h}{x}+2bh ext{, con } x > 0 ].

La derivata di tale funzione è

[math] dot{y} = h - frac{b^2h}{x^2} = frac{hx^2-b^2h}{x^2} [/math]
che esiste per ogni
[math] x != 0 [/math]
, si annulla per
[math] x = +- b [/math]
(interessa solo
[math]x = b[/math]
), è negativa se
[math]-b , è positiva se
[math]x b[/math]
, la funzione
[math]y[/math]
ha quindi, nell'intervallo
[math](0; +oo)[/math]
minimo relativo ed assoluto in
[math]x = b[/math]
.

Il triangolo di area minima cercato ha quindi i cateti

[math]AE[/math]
ed
[math]AF[/math]
di misura rispettivamente
[math]2b[/math]
e
[math]2h[/math]
.

Per minimizzare la funzione

[math]y[/math]
si poteva anche evitare di ricorrere al calcolo differenziale utilizzando il "metodo delle proprietà note1". Osservando
[math]y[/math]
nella (*) si nota che, essendo il terzo addendo costante, ci si può limitare a minimizzare la somma dei primi due addendi; questi sono positivi con prodotto costante (uguale a
[math]b^2h^2[/math]
), pertanto, in base a una delle "proprietà note", la loro somma è minima quando essi sono uguali, il che accade se
[math]x = b[/math]
.

Affinchè un triangolo rettangolo sia la metà di uno equilatero, occorre e basta che uno dei suoi angoli acuti abbia ampiezza

[math]60°[/math]
; nel triangolo in questione si deve quindi imporre che tale ampiezza sia quella dell'angolo in
[math]E[/math]
o dell'angolo in
[math]F[/math]
.

Deve quindi risultare:

(overline{AF} = overline{AE} cdot an 60° ) ossia

[math]2b = 2h cdot \sqrt{3}[/math]
da cui
[math]b = h \sqrt{3}[/math]

oppure

(overline{AE} = overline{AF} cdot an 60° ) ossia

[math]2h = 2b cdot \sqrt{3}[/math]
da cui
[math]h = b \sqrt{3}[/math]
.

Note: 1. Cfr. ad esempio M. Dedò, Matematiche elementari , vol. I, parte III, cap. I, Liguori Editore (1962)