Tipper ha scritto:Un elettrone inizialmente in quiete viene accelerato in un tubo a raggi X da una differenza di potenziale di $V = 2 \cdot 10^5 V$. Determinare la velocità finale dell'elettrone e la quantità di moto.
Secondo la fisica classica, per determinare la velocità finale basterebbe risolvere $e V = \frac{1}{2} m v^2$. Tenendo invece conto della relatività, va bene l'equazione impostata in questo modo?
$e V = (\gamma - 1) m_0 c^2$
Sì, è così l'energia cinetica relativistica. Questo è l'esperimento di William Bertozzi del 1963, che è l'esperimento sulla velocità limite.
Interessante è vedere la curva (con $(v/c)^2$ come ordinata e $(E_c)/(mc^2)$ come ascissa) che si "stabilizza" verso l'1.0 (avendo scelto unità di misura in modo tale che le velocità siano frazioni di quella della luce) all'aumentare dell'energia.
Nel limite non relativistico si avrebbe una retta, e quindi $c>1$.
Aggiungo: occhio con il termine massa a riposo $m_0$! Dal momento che la massa è un'invariante in relatività, anche la massa a riposo è un termine che cade...
Ciao.