Una game form in forma strategica, a due giocatori, è:
$(X,Y,E,h)$
Dove:
- $X,Y,E$ sono insiemi
- $h$ è una funzione definita su $X \times Y$ ed a valori in $E$
Interpretazione (per ubermensch e non solo):
- $X$ rappresenta l'insieme delle scelte disponibili per il primo giocatore (che indicherò come giocatore "I"); idem per $Y$ rispetto al giocatore "II"
- $E$ rappresenta un insieme che contiene tutti gli esiti possibili del gioco in considerazione
- $h$ è la funzione che dice quale esito si otterrà, date le scelte dei giocatori. Più precisamente, se I sceglie $x$ e II sceglie $y$, si otterrà l'esito $h(x,y)$
Per passare a un gioco, occorre conoscere le preferenze dei giocatori rispetto ai vari elementi di $E$.
Un modo "spiccio" per descrivere tali preferenze è quello di utilizzare "funzioni di utilità".
Ad esempio, per il giocatore I assumeremo che sia data una funzione $u$ definita su $E$ ed a valori in $RR$. Interpreteremo $u(e') \ge u(e'')$ come espressione del fatto che egli preferisce l'esito $e'$ all'esito $e''$.
Quindi, se abbiamo una game form $(X,Y,E,h)$ e una coppia di funzioni di utilità (una per ognuno dei giocatori) $(u,v)$, abbiamo un gioco:
$(X,Y,E,h,u,v)$
Definendo $f=u \circ h$ e $g = v \circ h$, otteniamo $(X,Y,f,g)$. Ovvero un gioco a due giocatori in forma strategica, come definito nel post "teoria 1"
Domanda: le regole degli scacchi, del bridge, di rubamazzetto, del backgammon, del gioco dei fiammiferi, etc., definiscono un gioco o una game form?
Possiamo parlare, ai sensi delle definizioni sopra viste, del gioco dei fiammiferi come di un "gioco"?
PS: corretto errore di stampa segnalato da Stepper