@Seneca: intanto grazie per la risposta. Il problema (mi pare di capire, anche in relazione alle abitudini comuni a me e @theras) sia che di definizioni di continuità se ne trovano differenti, oltre a quella (se non sbaglio dovuta a Cauchy) che tu indichi come vera e propria. Sul Geymonat (analisi I) il problema viene di fatto aggirato definendola in termini analoghi (cioè con $epsilon, delta$ ) ma specificando che il punto $x_0$ deve appartenere ad un intervallo non ridotto ad un solo punto, evitando quindi di dire alcunchè nel caso di punti isolati e quindi lasciando aperto il dubbio; in parecchi casi la definizione che si trova richiama il limite per $x rightarrow x_0$, il che (in questo divergo rispetto all'opinione di @marcus112) impedisce di definire continua una funzione nel caso che $x_0$ sia isolato e pertanto non esista il limite. E' peraltro la definizione, quella che fa riferimento al limite, che molti libri di testo delle superiori adottano (penso ad esempio al Dodero)
@marcus112: la definizione che io ricordo di limite uguale ad $l$ per $x rightarrow x_0$ prevede che la disuguaglianza (1) $|f(x)-l|<epsilon$ sia verificata in un opportuno intorno $U(x_0)$ da cui dev'essere escluso il punto $x_0$ stesso (qualcuno lo chiama intorno bucato) ; inoltre è richiesto, sempre per la definizione, che $x_0$ sia un punto di accumulazione del $Dom(f)$: ciò nel caso che $x_0$ sia isolato porta all'impossibilità di verificare la (1) in quanto in un "intorno bucato" di ampiezza opportunamente piccola $f(x)$ non è definita.
Saluti a tutti