Se pensi le radici come esponenti frazionari, mi pare che tutto diventa molto più chiaro. Per esempio: $sqrt(x)$ lo puoi scrivere $x^(1/2)$ (infatti, $x^(1/2) * x^(1/2) = x^(1/2 + 1/2) = x$) Allora $sqrt(x^6) = (x^6)^(1/2) = x^(6 * 1/2) = x^3$ e così via per gli altri Insomma, l'esponente della x, sotto radice quadrata, si dimezza, così, se l'esponente è pari, la radice scompare
Non mi pare che $ sqrt(x^6)=x^3 $ sia corretta, a meno di limitare i possibili valori di $ x $. Ciao
Stephen Wolfram non mi è simpatico, anche perché il malefico Wolfram|Alpha non mi permette di credere che $ e^\pi=(640320^3+744)^(1/\sqrt(163)) $. "Sono venticinque secoli che la filosofia inquadra i problemi, ma non scatta mai la foto.” - Edoardo Boncinelli, L'infinito in breve.